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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
admin
Inserito il - 18/08/2010 : 12:20:30 Corso di gravidanza 1
di Bianca
(parte prima)
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<Breve introduzione al Corso di Gravidanza>
Quando nasce in voi il desiderio di avere un figlio, è bene pensare a un’informazione di base, esattamente come quando si intende svolgere una professione o affrontare un compito importante: in ogni situazione si rende necessaria un’adeguata preparazione.
La nascita di un figlio è un momento determinante nella vita di ogni Donna e di ogni Uomo, momento che merita una profonda conoscenza di ciò cui si va incontro. Mi auguro che questo “CORSO DI INTRODUZIONE ALLA GRAVIDANZA” sia di grande aiuto per voi, futuri genitori. Io non vi presento un trattato scientifico sul tema, ma soltanto quelle informazioni di base che ogni donna, ogni coppia, deve conoscere per seguire con consapevolezza ciò che avviene nei nove mesi di gestazione.
Non posso che augurare di cuore a voi tutti, futuri genitori che, fatto tesoro di quanto apprenderete, possiate ottenere il migliore risultato a tutti i livelli per il bene vostro e del vostro bambino, bene che si ripercuoterà sulla società del domani.
Grata dei suggerimenti e delle domande che vorrete farmi pervenire, vi auguro di vivere in serenità la vostra avventura verso una gioiosa maternità.
Con tanto amore
Bianca.
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LA VITA PRENATALE E’ uno spunto questo che dà adito allo sviluppo in tante direzioni. Quello che qui interessa maggiormente è prendere in considerazione la fase prenatale, periodo determinante per tutto il resto dell’esistenza, ma del quale si parla ancora troppo poco. Per dare un esempio: quando si parla di bambini, si intendono sempre solo i bambini già nati. I bambini in gestazione non vengono quasi mai considerati, se non per aspetti puramente medici, aspetti che riguardano però soprattutto le mamme. Invece ora è venuto il momento di dedicare tutta l’attenzione al bambino in gestazione, il quale, sulla base di ricerche fatte in tutto il mondo nel campo della vita intrauterina, non è affatto un essere passivo ma va visto da subito come una persona, bisognosa e degna di tutte le cure, ma soprattutto, di tanto Amore. L’Amore è cibo per i bambini in gestazione; infatti, per loro, tutto il benessere parte dall’Amore.
Bambini non desiderati sono a rischio sin dal primo momento. Uno psicoanalista tedesco, Ludwig Janus di Heidelberg, nel suo libro intitolato “Bambini non voluti” (Ungewollte Kinder) illustra numerosi casi di persone venute da lui in analisi perché tormentati da sensazioni alle quali non erano in grado di dare una spiegazione. Poi, nel corso dell’analisi è risultato che erano tutti figli non voluti o rifiutati in partenza da uno o da entrambi i genitori. Situazioni come queste creano la premessa per esistenze infelici e, non da ultimo, malattie.
Questo spiega con quanta consapevolezza tutte le donne dovrebbero vivere la loro gravidanza quale evento straordinario che arricchisce profondamente la loro vita, dando solo il meglio di sé alla nuova creatura che si affaccia sul mondo.
L’evoluzione non solo fisica ma anche psichica del bambino inizia sin dal momento del concepimento. I risultati delle numerose ricerche iniziate circa 40/50 anni fa mostrano qual è la vera identità del bambino in gestazione, affermando che il nascituro è dotato di capacità sensoriali, reagisce alle condizioni ambientali, è capace di provare sentimenti ed emozioni ed è felice quando si sente in stretta relazione con i genitori. Infatti il legame con i genitori è determinante, specialmente con la madre, ed è alla sua voce che il bambino è particolarmente sensibile. Ora anche alla figura del padre viene attribuita un’importanza sempre maggiore. Entrambi i genitori sono indispensabili, ognuno con un compito diverso ma uniti nel dare Amore al figlio atteso. Legame questo che darà i suoi frutti anche durante l’infanzia, l’adolescenza e oltre. I figli hanno bisogno di un punto di riferimento saldo in cui riporre la massima fiducia, e le basi di questo rapporto si possono gettare già durante la vita prenatale.
Michel Odent, noto ginecologo francese che ora vive e lavora a Londra, convinto pioniere della psicologia prenatale, afferma che la salute dell’individuo inizia nel grembo materno. Egli afferma anche che “Non si potrà mai cambiare la società se non si cambia il modo di far nascere i propri figli”. Questa frase fa capire che anche nel mondo della ginecologia e dell’ostetricia ci sarebbe molto da rinnovare, da aggiornare, da rendere più in armonia con i valori che le nuove conoscenze mediche e psicologiche richiedono a favore del percorso prenatale. Infatti, è venuto il momento di dare grande valore all’aspetto psicologico del processo. E’ vero e va riconosciuto che da quando la medicina si è impossessata del ‘percorso nascita’, la mortalità di donne e bambini è sensibilmente diminuita, e molti disturbi specifici della gravidanza sono diventati curabili, ma è vero anche che si sono persi tanti aspetti che in passato davano alla nascita di un figlio un senso di sacralità, aspetti e valori che ora vanno ripristinati.
Se entrambi i genitori sono profondamente consapevoli del compito che stanno svolgendo e della responsabilità che si sono assunti nel preparare un nuovo individuo da dare non soltanto alla famiglia ma alla società, essi dovranno essere in grado di rinunciare a tutto ciò che potrebbe danneggiare il bambino (fumo, alcolici, alimenti inadatti, ecc.) per dare al figlio il meglio di loro stessi a tutti i livelli e vivere in funzione del loro momentaneo ruolo controllando anche pensieri e sentimenti in modo che giungano al bambino i migliori modelli, quelli che rimarranno per sempre indelebili nella sua coscienza. Molte volte questo compito richiede un’auto-educazione. Infatti, il bambino prenatale vive tutto ciò che vive la madre, in quanto madre e figlio durante la gravidanza sono un corpo solo, anche se entrambi portano avanti un proprio progetto di vita.
Il bambino, già nella fase prenatale, è un essere profondamente relazionale, in grado di dare e ricevere amore. Se una relazione amorevole con la madre, ma anche con il padre, inizia già durante la gestazione, ciò dà adito a un’impronta psicologica profonda che condiziona lo sviluppo fisico e psichico del bambino in modo positivo. Tutto questo serve a formare nel profondo la memoria cellulare del bambino, creando le premesse per la sua salute fisica e mentale. Le nuove conoscenze che ci vengono date dalla scienza e dalla psicologia ci informano quindi che la salute fisica e psichica delle future generazioni dipende dal comportamento e dai sentimenti che nutrono i genitori verso il nascituro.
Ne deriva che la coppia attuale possiede uno straordinario strumento di formazione e di trasformazione della società, strumento questo che dovrebbe essere presentato ai giovani nel periodo scolastico, in modo che, da adulti, siano già in possesso delle basi necessarie per dare a sé, alla famiglia e alla società una migliore qualità di vita.
Va da sé che una gravidanza improntata all’amore rappresenta uno straordinario strumento di prevenzione non solo contro la malattia, ma anche contro la violenza, la criminalità, e tutto ciò che attualmente turba così tanto il mondo.
In sintesi, va ribadito che l’Amore è il migliore elemento per forgiare una società sana e amante della Pace. ---===oooOooo===---
LETTERA APERTA A TUTTE LE DONNE
Care Amiche,
Oggi vi voglio svelare un segreto. Lo sapete chi siete voi ? Non ve lo ha mai detto nessuno ? No ? Allora ve lo dico io. Voi siete le Madri dell’umanità. Si parla tanto di Pace. Tutti vorrebbero che nel mondo regnasse la Pace. Si indicono Giornate della Pace. Tutti auspicano di vivere in un mondo dove regni la Pace. Ma, invece di ottenere un po’ di Pace, la violenza, la criminalità e tanti altri aspetti negativi aumentano a macchia d’olio. La Polizia arresta, i Tribunali puniscono, si fa tanto per cercare di frenare questo aspetto negativo che non lascia spazio alla Pace non solo fra le Nazioni, ma persino fra le persone. Infatti, la Pace non è soltanto l’assenza di guerre. La Pace è il risultato di una vita impostata sulle cose giuste, chiare, sincere, oneste, sulla collaborazione, sulla tolleranza, in sostanza sull’AMORE. La Pace è insita nel genere umano, è Amore in azione.
Ma allora, come si spiega che a noi donne venga detto che siamo le Madri dell’umanità ? Lo siamo perché a noi donne è dato il privilegio di mettere al mondo i nostri figli. Se trascorriamo la gravidanza facendo giungere ai nostri piccini in formazione flussi di Amore, parlando con loro di cose belle, cantando per loro, facendoli crescere nella gioia di essere attesi, amati, accompagnati in questo loro cammino da mamma e papà, entrambi protesi verso la nuova creatura che porterà la gioia nella loro famiglia, saranno le nuove generazioni a portare la Pace nel mondo. Basterà mettere al mondo i nostri figli con tanto Amore, concependoli nell’Amore e impregnandoli di Amore. E se tutti i bambini nasceranno impregnati di Amore, a mano a mano che cresceranno, l’Amore che diventerà parte della loro indole, si trasformerà in rispetto dell’altro, in tolleranza, in tutte quelle qualità di cui attualmente sentiamo la mancanz a e che consentiranno una convivenza pacifica.
La Pace ha inizio nell’utero materno. Questo lo ha detto Gandhi e tanti altri filosofi. Il segreto per migliorare l’avvenire dell’umanità sta proprio nella vita prima della nascita. Da quasi mezzo secolo, numerosi scienziati e ricercatori, grazie a strumenti resi possibili dalla biotecnologia, hanno iniziato a sondare il mondo intrauterino, ed è così che è stato possibile conoscere la vera identità del bambino in utero. Una volta si credeva che il bambino in gestazione fosse soltanto una massa di cellule totalmente insensibile. Oggi invece si sa per certo che il bambino vive in simbiosi con la madre partecipando a ogni suo pensiero, a ogni suo sentimento e comportamento.
Quindi, la madre deve impostare il suo modo di vivere in funzione del compito che sta svolgendo: la creazione di un nuovo individuo, che dovrà portare nel mondo soltanto cose positive. E questo dipende per la maggior parte dalla madre, ma anche dal padre e dall’ambiente circostante. La madre, è in grado di compiere miracoli, poiché è lei che detiene la chiave delle forze della vita. E’ così che si può forgiare un’Umanità rinnovata. Vi sembra poco ? Non è questo un compito meraviglioso ? Essere noi donne quelle che ripuliranno il mondo da tutto il negativo ?
Naturalmente, tutto questo è, per un certo verso,- almeno per ora – soltanto un sogno, ma se ci pensate bene, se ci mettiamo tutte di buona lena e comprendiamo il senso di quello che vi sto dicendo, dovrete ammettere voi stesse che tutto potrebbe cambiare. Le Madri, dopo aver generato i loro figli, dovranno continuare l’educazione al rispetto, alla rettitudine, al Bene in generale, e allora gli uomini guarderanno le loro donne con altri occhi e vedranno in loro delle creature che meritano tutta la fiducia, la collaborazione e l’appoggio. E se quello che vi sto dicendo vi convince, passate l’informazione alle vostre figlie, alle sorelle, alle amiche, ma anche agli uomini della famiglia, perché tutti devono sapere. Riuscite a immaginare come sarebbe un mondo in cui nascano soltanto bambini improntati all’Amore ? Non sarebbe una cosa meravigliosa ? Dipende soltanto da noi donne, affiancate dai nostri uomini, naturalmente, ma siamo noi donne che dobbiamo portare avanti questo nuovo modo di far nascere i nostri figli. Lo dice anche un noto ginecologo francese, Michel Odent: “Non si potrà mai cambiare la società se prima non si cambia il modo di far nascere i nostri figli.”
Vi abbraccia tutte con fiducia la vostra Bianca
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QUELLO CHE TUTTE LE DONNE DOVREBBERO SAPERE
Lo scopo e l’importanza dell’informazione è quello di trasmettere alla futura madre tutte quelle indispensabili e utili informazioni sulla vita prenatale che le potranno servire per vivere la gravidanza con maggiore consapevolezza e serenità, per il bene suo ma soprattutto del bambino.
I vantaggi sono: far nascere il proprio figlio in un’atmosfera di amore, di attesa e di attenta partecipazione alla sua formazione, in modo da dargli da subito le basi per una vita sana e serena, contribuendo così allo sviluppo delle sue straordinarie potenzialità innate fisiche e psichiche.
Infatti, una cosa da tenere presente durante tutta la gestazione è che, sin dall’inizio, non si forma soltanto il corpo fisico del bambino, ma anche la sua psiche e, di conseguenza, il suo carattere. Questo è il perno attorno al quale si muove questo nuovo sapere.
L’accompagnamento prenatale è compito dei genitori i quali, con continue manifestazioni di amore e di attenzione, trasmettono al bambino quei valori umani e spirituali di cui egli ha bisogno per impostare bene la propria vita e anche per sviluppare le sue straordinarie doti innate.
Mentre fino a pochi anni fa, la nascita di un bambino era in massima parte un evento che sembrava legato unicamente alla fisicità del parto, ora gli studi in questo campo dimostrano che il bambino, durante tutta la sua vita prenatale non è affatto un essere passivo. I risultati delle recenti ricerche dimostrano che il nascituro è bene equipaggiato di capacità sensoriali, è reattivo alle situazioni ambientali, è in grado di provare sentimenti ed emozioni ed è intimamente coinvolto nel mondo affettivo e relazionale dei genitori.
Per esempio, se fra i genitori si scatena una lite violenta, il bambino può essere colto da un attacco di tachicardia tale da protrarsi per diversi giorni prima di ritornare alla normalità. Il ripetersi di casi analoghi darebbe adito a pesanti traumi che l’individuo si porterebbe appresso per tutta la vita.
Questo dimostra la grande sensibilità e partecipazione del piccolo essere in via di formazione, sensibilità a tutto ciò che lo turba come rumori sgradevoli, musiche rock, voci disarmoniche, ecc., ma anche alle cose piacevoli come la voce della mamma e del papà e di tutte le persone care che lo circondano. Il bambino in utero segue tutto ciò che avviene nell’ambiente circostante, sviluppando così le sue innate capacità di apprendimento e stimolando nel contempo la funzione dei suoi organi sensoriali.
Durante la gestazione, non è sufficiente seguirne il buon andamento soltanto mediante esami ecografici, analisi cliniche e controlli medici per accertarsi del perfetto stato di salute di madre e bambino. Occorre preoccuparsi anche di alimentare correttamente la relazione madre-padrebambino sul piano affettivo, affinché possa davvero nascere una creatura completa, non soltanto sana di corpo ma anche di mente.
Allora, che cosa fare ? Trasmettere al bambino sentimenti ed emozioni positive e soprattutto tanto amore ed accettazione gioiosa della sua esistenza. L’amore è cibo per il bambino. L’amore lo aiuta nella sua crescita. Entrambi i genitori dovranno parlare con lui, cantare per lui, giocare con lui, fargli ascoltare fiabe, canzoncine e melodie dolci. Fra le musiche classiche, Mozart e Vivaldi sono quelle preferite, specialmente le composizioni giovanili.
Dopo la nascita, il bambino riconoscerà tutti i suoni già uditi e comprenderà che la nascita era solo un momento di passaggio dal ‘prima’ al ‘dopo’ e che in tutto ciò che già conosceva c’è una continuità. Si può affermare, quindi, che tutto quanto il bambino vive durante la vita prenatale si riflette sul resto della sua esistenza formandone le basi. E, se la prima fase è positiva a tutti i livelli, questa costituirà il fondamento per tutte le fasi successive, che potranno a loro volta pure evolvere positivamente. Ogni cenno di attenzione e di tenerezza che si dà al bambino non si limita al solo fatto in sé, ma serve da stimolo dei corrispondenti organi sensoriali in formazione. Sono queste le esperienze che egli vive in simbiosi con la madre. Questo ci fa capire quanto sia importante intrattenersi in tanti modi col bambino, il quale, alla nascita, porterà con sé nove mesi di esperienze.
Ecco perché, durante la gravidanza, la futura madre, nel periodo in cui è intimamente coinvolta nella funzione più importante del suo ruolo di donna, dovrà adeguarsi sin dai primi istanti al proprio compito di formatrice, cercando di controllare i propri pensieri, i sentimenti nonché il proprio comportamento. Le osservazioni psicologiche e psicoanalitiche dimostrano che il bambino percepisce le emozioni della madre e registra i sentimenti, i pensieri e gli ideali che ne occupano il cuore e lo spirito.
La voce della futura mamma riveste un ruolo strutturante nei confronti dello psichismo del bimbo. Tutto questo viene trasmesso in parte per via ormonale, ma anche grazie all’empatia che sta alla base del legame madre/bambino. Quindi, la futura madre può offrire all’embrione prima e al feto poi, gli elementi migliori e le condizioni più favorevoli affinché il bambino sviluppi al meglio tutte le straordinarie potenzialità contenute nel suo capitale genetico.
Anche il padre, che condivide l’attesa con la madre e che deve creare attorno a lei un’atmosfera di rispetto, di amore, di sostegno, di protezione e di serenità, comunicando con il bambino attraverso la propria voce e col tatto, crea il primo legame, legame che andrà successivamente consolidandosi sempre più. Ora non si parla più soltanto di legame Madre/Bambino ma di Madre/Padre/Bambino. Infatti, la presenza e il coinvolgimento del padre è di estrema importanza per lo sviluppo del bambino in tutti i sensi. E se anche il padre segue consapevolmente tutte le fasi di sviluppo del bambino in gestazione, si crea già in partenza nella triade quel “bonding”, ovvero quel legame empatico che rappresenta per il nuovo essere la prima esperienza d’amore e per la coppia il consolidamento della loro unione.
Per il bambino, l’assenza della relazione affettiva equivale a paura, e la paura è fonte di molti traumi che si manifesteranno nel corso della vita dell’individuo, generando molta sofferenza.
E’ sulla base di tutti questi elementi che gradualmente si diventa genitori. Purtroppo la genitorialità è un ruolo per il quale la società non ci prepara affatto. Ma l’informazione su tutto quanto concerne “La Vita Prenatale” sta creando anche a questo riguardo nuovi modelli.
L’accompagnamento alla nascita non costa nulla; esso richiede semplicemente una presa di coscienza da parte dei futuri genitori e di tutti coloro che sono loro vicini: ginecologi, ostetriche, psicologi, operatori, familiari, la società in generale. Il concetto dell’accompagnamento prenatale dovrebbe, infatti, entrare nella coscienza della collettività. E’ importante cogliere ogni occasione per diffondere questa informazione. Proviamo a immaginare un mondo in cui nascano soltanto bambini desiderati, in cui la creatura che deve nascere sia amata ancor prima di essere concepita, in cui la nascita di un figlio sia considerata un evento sacro, nel rispetto della donna che partorisce e del bambino che viene alla luce…. Se ciò potesse realizzarsi, vivremmo in un mondo certamente migliore. Ed è proprio a ‘quel mondo migliore’ che aspiriamo, per la felicità dei nostri figli, nipoti e di tutti coloro che arriveranno in futuro.
L’accompagnamento prenatale fisico ed affettivo è importante, quindi, da vari punti di vista:
- fisiologico, perché aspira a far nascere individui fisicamente sani
- psicologico, perché mira alla formazione sana della psiche dell’individuo e di caratteri forti ed equilibrati;
- antropologico, perché di capitale importanza per la vita dell’umanità e della sua evoluzione;
- della prevenzione, in quanto una gravidanza trascorsa felicemente, serenamente e amorevolmente facilita il parto, evita traumi psichici e nascite pre-termine. L’azione preventiva si estende anche a impedire che si creino tendenze alla violenza e alla criminalità.
In sostanza, lo scopo finale dell’Accompagnamento Prenatale è quello di assicurare una migliore qualità della vita al bimbo, alla famiglia, alla società e di conseguenza al mondo intero. E’ meglio mettere al mondo un bimbo psicologicamente e fisicamente sano, anziché dover ricorrere ai ripari dopo.