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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
admin
Inserito il - 03/01/2006 : 12:49:48 Allarme depressione
redazione ECplanet.net
In Italia sono almeno 800 mila i giovani depressi: manifestano intenzioni di suicidio e soffrono di disturbi della personalità, di tipo ansioso o maniaco-depressivo. E il fenomeno sembra essere in aumento.
A lanciare l'allarme è l'Associazione dei docenti cattolici, preoccupata per gli effetti che le pressioni sociali o i problemi familiari possono provocare sui ragazzi. “Gli ultimi dati forniti dagli istituti di psichiatria - spiega il professor Alberto Giannino, presidente dell'Associazione - indicano un forte aumento della depressione fra i giovani: l'8% dei giovani soffre di nevrosi d'ansia e il 5% di depressioni gravemente limitanti. Inoltre, per sette ragazzi su cento, che hanno oggi fra i 18 e i 24 anni, la malattia è cominciata prima della maggiore età”.
Lo stress da competizione, i ritmi di crescita accelerati, la solitudine, gli ambienti relazionali più complessi, le minori occasioni di gioco (gli psicofarmaci, ndr): sono tutti sintomi che intaccano la vita quotidiana dei bambini e degli adolescenti e che, secondo i docenti, finiscono per avere pesanti ripercussioni sulla loro salute mentale.
“Questa sofferenza - commenta Giannino - non sempre è colta dalla famiglia, anzi ci risulta che spesso venga nascosta e non curata per vergogna o pregiudizio. Anche per questo probabilmente sono ancora pochi i casi che vengono diagnosticati in modo corretto e ancora meno quelli trattati correttamente. Dal manifestarsi dell'ansia alla cura del giovane sofferente passa molto, troppo tempo. In media da nove mesi a cinque anni, con un 30% di pazienti che non riceve cure adeguate e un 40% che non assume alcuna terapia”. E ciò non fa che aggravare la malattia.
“Uno dei motivi per cui non si riconosce la depressione - precisa il professor Mario Di Pietro, psicoterapeuta e autore di numerose ricerche sulla prevenzione del disagio giovanile - è perché si associa il problema a un umore triste (presente negli adulti) mentre nei ragazzi il malessere si manifesta soprattutto con un umore collerico e irritabile e il forte calo di interesse per attività che prima li coinvolgevano”. I comportamenti anomali, l'ostilità, l'aggressività possono dunque essere avvisaglie da non sottovalutare e da prevenire, secondo Di Pietro, con screening scolastici e programmi di educazione socio-affettiva; necessari anche per distinguere i casi di depressione, da altri particolari stati d'animo pure fisiologici negli adolescenti.
“In generale, c'è un abbassamento della soglia dello stress negli adolescenti di oggi, dovuto probabilmente alle troppe ore passate davanti alla tv”, commenta la professoressa Anna Oliverio Ferraris, psicologa dell'età evolutiva. “I ragazzi sono bersagliati da messaggi che li condizionano e li spingono al consumo e alla percezione di nuovi bisogni. Ci si sente inadeguati se non si è uguali al modello rappresentato”.
Che possono fare allora la famiglia e la scuola ? “Dovrebbero rendere i ragazzi più consapevoli della realtà di questi due mondi e della loro differenza - risponde la Ferraris - aiutarli a separare la vita reale da quella virtuale della tv con i suoi personaggi”.
Ma la prevenzione passa anche attraverso l'attivazione di una rete complessiva che riguardi le strutture sociali e quelle propriamente scolastiche. “In ogni scuola - ricorda Giannino - c'è una Commissione Salute e una nuova figura di docente della Funzione strumentale per la salute. Ed è importante che queste realtà lavorino per attivare tutti gli strumenti di prevenzione e cura della patologia depressiva. Serve perciò una maggiore collaborazione con le Asl e con lo sportello psicologico”. Perché in questi posti, quando serve, i ragazzi trovino l'aiuto di cui hanno bisogno.
Questa notizia è stata pubblicata da “Repubblica online” 28 novembre 2005.