Screening non autorizzati condotti in strutture sanitarie pubbliche su neonati e adulti per individuare i pazienti con rare malattie genetiche a cui poi poter vendere i medicinali prodotti dalla multinazionale Genzyme Corporation, società leader nel campo delle biotecnologie. La Guardia di Finanza di Modena ha scoperto un sistema di corruzione che la filiale italiana della multinazionale avrebbe messo in piedi fin dal 2001 con la complicità in particolare di un medico e un biologo dell' ospedale infantile Regina Margherita di Torino.
Si tratta del dottor Marco Spada, medico dell'équipe del Dipartimento 5 di Pediatria universitaria dell'ospedale torinese, e del biologo Saverio Pagliardini, membro della Società italiana per gli screening neonatali (Sisn), entrambi indagati e sospesi per due mesi dalla professione. Insieme a loro sono finiti sotto inchiesta anche quattro dirigenti della Genzyme Italia, che «fiduciosa di aver sempre operato nell'interesse dei pazienti e nel rispetto delle normative», in una nota sostiene invece la correttezza del proprio comportamento.
Le Fiamme gialle hanno scoperto un articolato sistema di corruzione ad opera di una società appatenente a una multinazionale Usa
Modena, 10 Gennaio 2006 - Un medico e un biologo italiani, con incarichi di responsabilità all'interno di un importante polo ospedaliero-universitario dell'Italia Nord Occidentale, sono stati sospesi per due mesi: secondo le indagini del Nucleo Provinciale di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Modena avrebbero effettuato test biologici senza consenso.
In particolare, dalle indagini, spiegano le Fiamme gialle, sarebbe emerso «un articolato sistema di corruzione» ad opera «di una società modenese appartenente ad un gruppo multinazionale statunitense, azienda leader internazionale nel campo delle biotecnologie farmaceutiche».
La società, che fattura oltre 60 milioni di euro l'anno, distribuisce in Italia alcuni farmaci utilizzati nella terapia di malattie rare di natura genetica,delle quali sono affetti attualmente in Italia circa 350 pazienti, nonchè altri farmaci utilizzati in terapie croniche debilitanti.
Tale settore costituisce il «core business» del gruppo multinazionale cui appartiene. Il medico e il biologo coinvolti nell'inchiesta, appartengono ai vertici in un centro di trattamento delle malattie metaboliche ed in un centro per gli «screening» in pazienti di età neonatale di un dipartimento universitario di pediatria.
Secondo la Gdf, la società modenese aveva ideato ed attuato una complessa procedura finalizzata all'esecuzione di «screenings» su scala nazionale ed internazionale, effettuati, talvolta, all'insaputa delle stesse persone interessate.
«Gli screenings -spiegano le Fiamme Gialle- avevano ad oggetto popolazioni di neonati e di adulti, ed avevano lo scopo di diagnosticare le malattie rare, mediante una particolare tecnica messa a punto dai medesimi professionisti. Questi ultimi, tuttavia, per l'esecuzione delle analisi utilizzavano le strutture pubbliche all'interno delle quali essi prestavano la propria attività professionale, a totale insaputa del Dipartimento di appartenenza».
In particolare, «nell'ambito di tale collaborazione illecita -spiegano le Fiamme gialle-, nel laboratorio del centro sugli 'screening' neonatali, al fine di ricercare nuovi pazienti affetti dalle malattie genetiche in questione, sono stati eseguiti decine di migliaia di test biologici: negli anni2003 e 2004 sono stati effettuati 'screenings' dell'intera popolazione neonatale delle regioni Piemonte e Valle d'Aosta, utilizzando i medesimi campioni di sangue normalmente prelevati per gli 'screenings' ufficiali delle malattie regionali riconosciute dalle Autorità sanitarie regionalicompetenti».
E negli anni dal 2001 al 2004, prosegue la Gdf, «numerosi 'screenings' di determinate categorie di pazienti affetti da specifiche patologie, qualinefropatie, cardiopatie ed altre, sono stati condotti mediante tests eseguiti su campioni di sangue fatti pervenire su carta bibula dall'interoterritorio nazionale ed anche dall'estero (Israele e altri stati del medioriente)».