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 Cromoterapia: I colori del benessere, Parte I

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
admin Inserito il - 21/12/2006 : 12:03:38
Cromoterapia: I colori del benessere, Parte I

di Antonella Lucato

Ogni colore possiede specifiche proprietà curative. I colori esprimono il nostro modo di pensare e si riflettono sull’ambiente, innalzando o abbassando il nostro spirito. Il colore è parte integrante della nostra vita. Ci porta gioia, allegria e, quando ne abbiamo bisogno, salute.


LE PROPRIETA' TERAPEUTICHE DEL COLORE

La definizione più breve che il dizionario ci fornisce è che si tratta di una qualità di luce. Esiste però un significato interno oltre a quello esteriore: il colore è vita, e il gioco di colori che si manifesta come luce è l’espressione visibile della mente divina.

Il colore, come dice anche il filosofo francese contemporaneo Gaston Bachelard, è una forza creatrice. E' il centro dell’energia vitale. Gli organi del nostro corpo sono colorati. Le nostre immagini sono colorate.

Le leggi fondamentali e i principi che governano l’energia cosmica che conosciamo come colore sono sempre stati presenti negli insegnamenti dell’Antica Saggezza per i maestri ed i guaritori di tutte le epoche. I manoscritti dei tempi antichi mostrano che in India, Cina ed Egitto, i sacerdoti guaritori possedevano un sistema completo di scienza del colore.

Gli antichi Egizi conoscevano il potere e l’influenza dei colori e, nei loro grandi templi come Karnak e Tebe, vi erano sale del colore in cui veniva praticata la ricerca sull’uso del colore che oggi chiamiamo Cromoterapia, ossia la tecnica terapeutica che consiste nel ripristinare l’equilibrio di mente e corpo tramite l’applicazione di raggi di luce colorata sul corpo. Come dire che, per ogni malattia, c’è una luce adatta.

La Cromoterapia non cura i sintomi ma scende alle radici dello squilibrio e non lascia, come alcuni farmaci, residui dannosi che il corpo deve faticosamente eliminare. La Cromoterapia somministra una terapia a base di raggi colorati invece che farmaci.

Non ci si deve dunque stupire se tutti gli studiosi più autorevoli di cromoterapia sono arrivati alla conclusione che i colori influenzano tanto i nostri stati emotivi quanto l’andamento del nostro stato psichico, e quindi anche le condizioni di salute e malattia.

Secondo Johannes Itten, autore del libro "L'arte del colore", ognuno di noi ha un colore privilegiato. La conformazione del nostro volto, il taglio degli occhi, il colore delle labbra, dei capelli e della pelle influenzano costantemente la nostra scelta di un gruppo di colori, rispetto ad altri.

Gli accordi cromatici sono del tutto soggettivi nella scelta delle tonalità, nel gioco dei chiari-scuri, nelle sfumature, poichè dipendono dalle esperienze, dal carattere, dalla mentalità, dalle emozioni, dal gusto e sensibilità di ogni persona.

Il colore influenza il nostro stato emotivo e la nostra energia vitale più profonda. Lo sa bene il pittore : sa quanto il colore agisca sulla materia, sa che il colore vive di un continuo scambio tra materia e luce. I nostri ricordi appartengono al colore dell’anima, perdono via via lucentezza, così come accade a certi dipinti che hanno lasciato allo scorrere del tempo la luce che li impregnava.

Spesso le immagini del passato riemergono confuse, in bianco e nero o poco colorate. Questo avviene poiché i ricordi sono "lontani" dal centro dell’energia vitale: centro che è il colore. Ecco allora le immagini nere, sfumate, senza luce della depressione o la lucentezza che impregna ogni istante dei nostri momenti felici.


IL "NOSTRO" COLORE RIVELA CHI SIAMO

Verde, giallo, rosso e blu: ogni colore esprime uno stato d’animo. Scoprirne il significato ci può aiutare a conoscerci e comprenderci meglio, a comprendere più a fondo i nostri bisogni, per stare bene, per stare meglio.

A ogni colore corrisponde uno stato emotivo. Nei colori che indossiamo, che crediamo di scegliere, ma da cui in realtà siamo scelti, disegniamo di volta in volta l’immensità del nostro spazio intimo.

Dai colori che indossiamo possiamo comprendere le tendenze del nostro inconscio. Ma non solo. Nello stato di rilassamento, ognuno di noi scopre di avere un "colore personale"; talora i conflitti, lo stress, le vicissitudini esistenziali lo modificano. Ritrovarlo ci aiuta a ritovare l’armonia psico-fisica. Così, attraverso lo studio dei colori, possiamo imparare a conoscerci meglio e a stare meglio.

Passiamo dunque in rassegna, uno per uno, i colori principali, cominciando da due colori molto importanti, anche se spesso non considerati neppure colori: il bianco e il nero.


IL NERO

Al nero, al buio, sono legati il silenzio e la passività, con la loro duplice valenza: senso di pace e di rilassamento o di angoscia. Al nero possiamo associare l’idea della notte, di buio, del nulla.

Poiché scandisce i momenti di passaggio e di trasformazione, spesso la scelta del nero può corrispondere ad una situazione emotiva transitoria, come negli adolescenti. Può segnalare il bisogno di protestare, di distruggere,

Il nero è il colore del fango, del fertile, della materia fondamentale in cui le idee vengono seminate. Il nero è anche il colore della morte, l’oscuramento della luce.

Il nero è presente negli abiti talari, è il primo passo del cammino iniziatico dell’alchimista (l’Opera del Nero) rappresenta una sorta di "morte" alla vita precedente e insieme la nascita di un individuo nuovo.

Il nero può testimoniare la scelta di una trasformazione radicale, di uno stile di vita completamente rinnovato. Il nero, in certe fasi della nostra vita, può indicare il bisogno di raccogliersi in se stessi, una sensibilizzazione dell’ascolto di sé, al silenzio, con tempi e ritmi propri a ciascuna persona, come premessa al recupero delle proprie energie e allo loro successiva espressione potenziata.

Come il seme ha bisogno di "incubare" nella terra, nel buio, nel nero prima di rigenerarsi in forma nuova, così i profondi e significativi cambiamenti necessitano di un "avvenimento interiore" , di un percorso in negativo, nell’ombra, nella morte, nel dubbio, prima di poter riemergere alla luce di una coscienza nuova.

Il nero è colore di trasformazione, di evoluzione, poiché contiene in sé tutti gli stati cromatici e quindi tutte le potenzialità


IL BIANCO

Caratterizza la ricerca di situazioni nuove e di cambiamento. E’ il colore del nuovo, del puro, dell’intatto. E’ anche il colore dell’anima libera dal corpo, dello spirito non più ingombrato dal fisico. Questo colore fa da "punto e a capo" per nuove esperienze emotive

Bianco e… rinnovamento

Bianco e… nascita di una nuova coscienza

Bianco e… creatività

L’uso del bianco segnala spesso una situazione in cui si va incontro a un radicale cambiamento della propria vita : l’abito da sposa bianco, oltre ad essere simbolo di candore e purezza rappresenta proprio l’inizio di una "nuova vita". Il senso di nuovo può essere associato all’idea di una pellicola fotografica vergine pronta ad essere impressionata.

Profondo desiderio di cambiamento, fertile e delicata creatività è il profilo di chi fa del bianco il suo colore. "Ciò che è nuovo sa di bianco". Chi sceglie di vestirsi prevalentemente di bianco segnala in atteggiamento estremo, come succede anche per il nero, però in senso opposto.

Il bianco rappresenta una "fuga estrema" invece dell’estremo ritiro del nero. Dal punto di vista emotivo, il bianco simboleggia il desiderio di liberarsi dagli ostacoli, dagli impedimenti, dai vincoli quotidiani e voler iniziare una fase nuova.
Il bianco è infatti utilizzato per i neonati che sono agli inizi della vita.

Il bianco è nei riti di passaggio e di inizio di qualcosa di nuovo: è dunque utilizzato nel battesimo, nella cresima, nel matrimonio. Al contrario del nero, il bianco si collega alla creatività, al desiderio di abbandonarsi all’inconscio.

E’ il colore del nutrimento essenziale, del latte materno. Con il bianco c’è per un momento la "tabula rasa", la pagina bianca. Il bianco è la promessa di sufficiente nutrimento perché le cose ricomincino. Il bianco accompagna spesso il periodo della gravidanza, come colore del "nuovo", del nascituro. Così il bianco può far capolino anche quando partoriamo idee nuove

Mentre il nero denota un atteggiamento di chiusura in sé, il bianco dà adito ad un’apertura, al desiderio di incominciare qualcosa animati da una grande energia. Chi sceglie sempre il bianco accostato al nero rivela un atteggiamento contraddittorio estremo.

Unito al verde, il bianco prende una connotazione di perseveranza, di affermazione del proprio io.

Per gli antichi, il bianco rappresentava il colore iniziatico, di purificazione. Nei rituali c’era un imbiancamento della pelle con la farina bianca, lo spargimento di calce e gesso nel Tempio, il versamento del latte per terra. Raggiunta la purificazione, colui che aveva ricevuto la luce, ed era ammesso alla vita sacra, indossava una veste candida, segno del raggiungimento della condizione cui aveva aspirato.


Copyright © 2000 Antonella Lucato


L'AUTRICE

Antonella Lucato.

Specializzata in comunicazione, linguaggi espressivi, non verbali, dinamiche di comunicazione e relazione.

Guidata dal cuore, dal percorso personale e professionale e da una lunga e approfondita formazione multidisciplinare ha sviluppato una metodologia di Comunicazione per Corpo Mente e Spirito.

Crea e Conduce PerCorsi formativi per la Crescita Personale e Professionale, lo sviluppo di Potenzialità e Talenti.

Integra Discipline occidentali e orientali. Autrice di testi ed articoli collabora con testate, Radioreporter ed altri media.


Vuoi approfondire lo studio della cromoterapia o "terapia dei colori"? Ecco i libri consigliati sull'argomento:

"Terapia dei colori" di A. Wauters e G. Thompson, Armenia ed.

"I colori dell'aura" di Barbara Bowers, Armenia ed.

"Riflessologia e terapia dei colori" di Pauline Wills, Armenia ed.

"Aura Soma, la medicina dei colori" di Philippa Merivale, Armenia ed.





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