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Inserito il - 01/10/2009 : 10:24:17 Coltivare una piantina
di Beatrice Lista
Alcuni anni fa mi è stata regalata, da una persona a me molto cara, una pianticella grassa in uno di quei vasetti così piccoli che pensi non durerà al lungo. Prima di allora non avevo mai avuto una pianta mia perché mi riusciva difficile prendermene cura, ma nel momento in cui ho ricevuto questo dono, poiché stavo vivendo un momento molto delicato e importante della mia vita - avevo da poco iniziato un cammino spirituale e lentamente stavo prendendo contatto con aspetti di me che non conoscevo e che a tratti mi spaventavano molto - pensai che quella pianticella così piccola e fragile poteva rappresentare me. Ho iniziato a curarla dapprima in modo impacciato, annaffiandola solo quando me ne ricordavo.
Poi un giorno mi sono resa conto che cominciavano a spuntare nuove foglioline e per un certo periodo in modo quasi 'ossessivo' continuavo a contare i nuovi germogli, come se da questi dipendesse lo sbocciare di nuove situazioni nella mia vita, fino a che giunse il momento di comprare un vaso più grande che potesse contenere la pianta ormai troppo cresciuta per continuare a stare nel suo vasetto.
Sembrava che la pianta seguisse proprio il corso della mia vita e mi stupii nel vedere i suoi rami volgere verso il basso in un momento in cui io ero in una fase di 'discesa', di profondo scoraggiamento. Stavo così male che finii col credere davvero che la pianta fosse l'espressione dei miei stati d'animo e cominciai a pensare che non sarei più riuscita a risalire.
Ma ben presto ho smesso di piangermi addosso per la mia sfortuna e ho iniziato a sentire che tutto ciò che stavo vivendo, per quanto doloroso fosse, era necessario per la mia crescita.
Guardai la pianta e vidi che i suoi rametti, oramai diventati tanti, prendevano direzioni diverse e mutavano di giorno in giorno: alcuni perdevano delle foglioline, altri avevano nuovi germogli e… finalmente capii che non si può decidere di dirigere o fermare il continuo mutare delle cose e degli stati d'animo, e che è solo nel momento in cui riesci a osservare e rispettare il corso degli eventi che cogli la straordinarietà della vita.
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