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Inserito il - 02/10/2009 : 11:01:52
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Psoriasi, le unghie il primo campanello d'allarme
Fonte: salute.agi.it
Attenzione alle unghie. Proprio li, infatti, si possono manifestare i primi segnali anticipatori di alcune forme di psoriasi.
L'allarme viene lanciato a seguito di recenti studi che denunciano la poca attenzione di medici di medicina generale e dermatologi nel valutare anomalie a livello dell'apparato ungueale; segnali spesso sottovalutati che potrebbero invece favorire una diagnosi precoce della malattia, con migliori effetti terapeutici.
Emerge nel corso dell'incontro 'Psoriasi, l'unghia può dare l'allarme', promosso a Roma da Schering-Plough per presentare i dati raccolti da un'indagine GfK Eurisko che conferma come i pazienti giungano in ritardo alla corretta diagnosi e alla corretta terapia di una malattia che in Italia colpisce circa 2 milioni di pazienti. “Dermatologi, non trascurate l'unghia”, questo l'appello lanciato da Patrizio Mulas, Direttore dell'U. O. Dermatologia presso l'Ospedale A. Businco di Cagliari e Presidente dell'Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (ADOI). “Il coinvolgimento ungueale nella malattia psoriasica è frequente - ha dichiarato Mulas - studi statistici riportano percentuali che giungono fino al 50 per cento nei pazienti con psoriasi e fino all'80 per cento nei pazienti con psoriasi artropatica”.
Ma quali sono i segnali che devono preoccupare? “Certamente le piccole depressioni cupoliformi e gli ispessimenti. Le alterazioni del colore della lamina - continua l'esperto - accompagnano spesso lesioni cutanee psoriasiche e talora rappresentano un utile indizio diagnostico nel caso in cui le lesioni cutanee non siano univoche. Spesso poi tali lesioni si accompagnano a dolore (51,8 per cento dei casi) e a limitazioni delle attività quotidiane nel 58,9 per cento dei casi”.
Manifestazioni tutt'oggi sottovalutate, probabilmente perché rappresentano un elemento relativamente nuovo. “Non è lontano il tempo in cui le unghie, insieme ai capelli, erano considerate semplicemente degli annessi cutanei, mentre oggi sappiamo che l'unghia è strutturalmente e funzionalmente collegata all'apparato muscoloscheletrico - continua Mulas - Inoltre la sede ungueale risulta difficile da trattare, la guarigione è lenta e le terapie tradizionali spesso dolorose e poco efficaci. È quindi auspicabile una maggiore attenzione: i medici devono includere la valutazione di questa sede nella quotidiana pratica clinica”.
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