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 PETROLIO: le ALTERNATIVE ci sono
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Inserito il - 14/10/2009 : 11:20:05  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
PETROLIO: le ALTERNATIVE ci sono

da scienzaeconoscenza.it

Ne ha parlato anche il Times nel 2008 della Transition Initiative, iniziativa oltre l'utilizzo del petrolio, un movimento nato pochi anni fa in Gran Bretagna, e che si sta attivando per dimostrare al mondo che si può vivere senza petrolio, una risorsa che presto finirà: in 700 città, paesi e villaggi in tutto il mondo, diceva il Times, gli aderenti a Transition stanno creando progetti volti a fornire cibo ed energia, senza l'ausilio del petrolio

Anche ad Ischia, più alla nostra portata, Agostino De Siano, ingegnere ambientalista, ora promette di far sparire il petrolio dalla vita dei suoi concittadini di Barano d'Ischia, uno dei comuni dell'isola del golfo di Napoli.

Siano, si definisce l'ingegnere che farà scomparire la necessità di usare il petrolio visto che per lui è già scomparsa.

La trovata che gli consente di essere autosufficiente dal punto di vista energetico è un impianto innovativo che garantisce l'energia alla propria abitazione. Per gli spostamenti, invece, si serve di un'auto elettrica cui ha aggiunto dei pannelli solari.

«Sono pienamente autosufficiente sia dalla rete elettrica che dai petrolieri - spiega De Siano - Da 15 anni non ho l'energia elettrica, provvedendo con l'impianto ad energia fotovoltaica e con gli accumulatori. Negli ultimi anni ho anche, drasticamente, eliminato la necessità di approvvigionamento della fornitura di carburante utilizzando una macchina elettrica».

E come si vede dal video sopra, lo sanno anche Cuba, dove più semplicemente la necessità si è trasformata in ingegno.

vivono senza petrolio da anni, da quando la Russia ha smesso di spedire tutta una serie di derivati del petrolio e da quando l'embargo costringe i cubani a farsi bastare quel che possono produrre da soli.

Nel 1990 il PIL di Cuba è crollato dell'85% e il consumo di petrolio del 50%. Inizialmente le calorie di cibo disponibili a testa calarono del 30%. La gente dimagrì, altro che variegate e maniacali diete contro l'"obesimento".

L'agricoltura, che in precedenza assomigliava a quella del resto del mondo e utilizzava fertilizzanti, pesticidi, macchinari e sistemi di allevamento industriali, ha dovuto essere rimodellata in modo sostenibile. Il biologico è diventato la norma. I bovini, più che essere allevati per la carne, sono usati per il lavoro dei campi.

La gente oggi mangia molta frutta e verdura e chi può se la coltiva da solo. Certo, la carne piace ancora (il BBQ è stato inventato a Cuba!) ma produrla costa, quindi la si mangia in media due volte a settimana. La gente si ingegna per ottimizzare le risorse occupando i giardini e le aiuole davanti agli edifici pubblici per farne degli orti urbani.

Allevare galline o un maiale nel balcone di un condominio è abbastanza comune. Si danno loro gli scarti, quando ci sono, e si cerca di non sprecare nulla.

Prima della crisi Cuba scambiava una tonnellata di zucchero per una di petrolio. Adesso che non si può più scambiare bene a prezzi vantaggiosi tra Paesi Comunisti, la produzione di zucchero è crollata e molte comunità che vivevano di indotto intorno agli zuccherifici sono sparite.

Si vive male? Non credo. Oggi la produzione di cibo è al 90% dei livelli pre-crisi, ma il consumo di energia è molto, molto al disotto dei consumi pre-crisi. La gente gode di buona salute, Cuba ha un sistema sanitario migliore di quello degli USA (quando passò l'urgano Katryna, Castro offrì di mandare medici e paramedici). A Cuba si punta molto sulla prevenzione e la mortalità infantile è più bassa che negli USA.

Il sistema scolastico funziona bene. Cuba ha solo il 2% della popolazione dell'America Latina, ma l'11% degli scienziati di quel continente sono cubani. Gli uomini vanno in pensione a 60 anni, le donne a 55. L'età media si sta allungando, per cui anche queste soglie dovranno essere spostate in avanti.

Certo, sarebbe bello che si arrivasse a stili di vita sostenibili per libera scelta, non forzatamente, ma intanto mi piace pensare che sopravviveremo anche noi alla fine del petrolio e che gli aspetti sociali e culturali potrebbero addirittura migliorare.

La testimonianza su Cuba: http://www.ecoblog.it/

la testimonianza su Ischia: http://www.blitzquotidiano.it/tag/de-siano/

http://www.youtube.com/watch?v=X04HWLTBfj4&feature=player_embedded


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