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Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli
24690 Messaggi |
Inserito il - 13/08/2010 : 11:23:28
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La misteriosa Piramide di Astana
12 agosto 2010
da freeskies.over-blog.com
Non parliamo qui di nuove scoperte archeologiche ma torniamo sulla modernissima Piramide di Astana perché è il monumento moderno più “sfacciato” che ci sia.
Esso infatti, oltre che essere costituito da un involucro piramidale, simbolo accettato di conoscenze misteriche ed esoteriche, indica grazie alla sua nitida distribuzione interna, la linea guida per la città futura e la società degli uomini che la abiteranno. Alla base della Piramide infatti (il progetto è dell’Architetto inglese Sir Norman Foster) è presente una sala per rappresentazioni teatrali e concerti.
Il significato di questa sala è che alle masse popolari viene elargita una rappresentazione della realtà, uno scenario ricco di luoghi e simboli entro il quale poter vivere la propria vita spirituale e non, organizzato in tal modo che tutti gli aspetti della vita di una persona considerata “normale” possano essere rappresentati e quindi gestiti con particolare riferimento al mondo emozionale. Gestendo questa Architettura simbolicamente, e realmente come in questo caso, il potere assoluto si appropria della sfera intima dei suoi sottoposti che in cambio, ricevono un “luogo” in apparenza comodo ed esaustivo in cui pascere, vivere e morire.
Il gioco del calcio nella società contemporanea ad esempio (e qui ci attireremo le antipatie di molti) è un valido strumento di dirottamento dell’animosità popolare dalle piazze e da motivazioni quantomeno accettabili (come forse avveniva negli anni settanta) a teatrini di violenza e fenomeni di machismo collettivo del tutto pilotati quanto sterili ed in più confinati in luoghi predisposti e controllati. Vediamo stati in fallimento che non rinunciano però alla costruzione di enormi stadi costosissimi pur di effettuare questo controllo diretto della popolazione.
All’ingresso degli stadi, così come nei foyer dei teatri, un senso di estraneamento ed irrealtà ci assale, che sia questa la premessa per una buona programmazione mentale?
Nel piramidone di Astana (parola dal facile anagramma! Non abbiamo trovato infatti nessuna spiegazione sulla formazione del nome “astana” e quindi la consideriamo di etimologia quanto meno incerta) al secondo livello c’è la sala delle religioni.
Gli esponenti di tutte le religioni possono incontrarsi attorno ad un tavolone rotondo, proprio sopra i loro fedeli.
Che cosa si devono comunicare le religioni diverse così tanto frequentemente? A che scopo è stato costruito questo spazio?
A noi sembra del tutto inutile a meno che il suo scopo ultimo ed occulto non sia altro…e preferiamo lasciarlo alla fantasia dei lettori. All’ultimo entusiasmante (si fa per dire) livello c’è il tavolino degli eletti. Sotto il sole accecante di un enorme lucernario (ogni religione vuole i suoi sacrifici!) i veri pa-droni del luogo si incontrano sotto i potenti raggi del loro dio sole e qui lo scopo dei loro incontri è più comprensibile: al di fuori di ogni protocollo, decidono le sorti di questo bel mondo artificiale. Il tutto è confezionato con abbondanza di simboli e aggeggi vari in cui predomina il cattivo gusto: l’impressione generale infatti che colpisce l’osservatore è quella di un insieme ridondante e seguace di una estetica tanto confusa e cristallizzata quanto poco piacevole e superata.
Costruita nelle steppe euro-asiatiche dalle condizioni climatiche impossibili, (si va dai -40° ai +40°!) Astana è la concreta presenza nel mondo di una governance occulta che decide così di palesarsi…ma forse, era meglio se rimaneva nascosta! Abbiamo bisogno di queste rappresentazioni? Che cosa indicano in verità? Indicano che il mondo con cui interagiamo è un insieme di accadimenti pilotati dall’alto dei quali è inutile cercare di coglierne il significato perché così facendo potremmo fare il loro gioco.
Cerchiamo di ignorare tanto nefasto scintillio ed occupiamoci del nostro mondo interiore, prima che invadano anche quello (se non è già accaduto...). Ai cittadini di Astana, va il nostro appoggio ma non cadiamo nell’errore di considerarci immuni da tale processo di piramidizzazione del mondo: ogni luogo vede la crescita di tali manufatti sia fisici che “legali” o programmatici. Nessuno si senta escluso così come nessuno si senta solo ma l’opera di estraneamento degli animi non durerà per chi è arrivato a comprenderla.
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