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 Corso di gravidanza 3
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Inserito il - 23/08/2010 : 10:47:20  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Corso di gravidanza 3

di Bianca

(parte terza)

°°°

L’ALIMENTAZIONE

- Consigli pratici -

Sarà bene sfatare prima di tutto il mito secondo cui “la gestante deve mangiare per due”. Essa dovrà piuttosto badare a due cose importanti:

1) la qualità del cibo, che dovrà essere privo di conservanti, provenire possibilmente da culture biologiche ed essere integrale;

2) raggiungere giornalmente un totale di circa 2000/2500 calorie.

In gravidanza, l’apporto calorico non dovrà essere inferiore a 1600 calorie giornaliere, per non provocare un rallentamento nella crescita del bambino. Ciò va osservato scrupolosamente specialmente durante l’ultimo trimestre. Quando subentrerà l’allattamento, sarà necessario integrare l’alimentazione con ulteriori 200 calorie sotto forma di latte, yogurt e frutta di stagione. Va tenuto presente che la dieta più adatta per una donna in gravidanza deve iniziare molto prima del concepimento, per continuare anche durante l’allattamento. Si getteranno così le basi per la salute futura del bambino.

La gestante deve quindi sapere che cosa si deve o non si deve mangiare nei nove mesi della gravidanza. Ciò è importante, in quanto una cattiva alimentazione può influire negativamente sia sulla salute della mamma che su quella del bambino. Le regole da osservare sono semplici. Non sarà necessario modificare le proprie abitudini alimentari; ma sarà importante seguire una dieta il più possibile varia ed equilibrata.

La dieta potrà includere: pasta, cereali, carne, pesce, pollame, verdura, latticini e frutta. Se assunti in quantità ragionevole, questi alimenti forniranno il giusto apporto di proteine, vitamine, carboidrati, lipidi (grassi) e sali minerali necessari per assicurare il benessere di mamma e bambino. La dieta non dovrà essere monotona per non togliere il piacere del pasto, ma non dovrà nemmeno essere ricca di cibi elaborati, come fritti e intingoli difficili da digerire.

Per quanto riguarda l’aumento del peso in gravidanza, una donna in buone condizioni di salute, con un peso che rientra nella norma, dovrebbe ritrovarsi alla fine della gravidanza con 9/12 Kg. in più, così distribuiti: 1 Kg. al mese per i primi tre mesi e 1/1,5 Kg. al mese per il resto del tempo. Diverso è il discorso se già in partenza vi è un sovrapeso. In questo caso sarà meglio seguire i consigli del medico.

Naturalmente sarà necessario osservare l’apporto di proteine, grassi, carboidrati, vitamine, sali minerali, ferro, magnesio e calcio nella giusta proporzione.

Tutto questo riguarda il benessere fisico, che deve essere osservato per offrire al bambino in formazione le sostanze e gli elementi necessari più puri affinché cresca sano di corpo. Ma oltre tutto questo dobbiamo occuparci anche della mente. Si dice sempre “sano di corpo e di mente”. Allora, che cosa si deve fare ?

Gli scienziati hanno dedicato molto tempo alla nutrizione e hanno scoperto che il cibo, così come ci viene presentato dalla natura, contiene elementi magici, capaci di mantenere o di ristabilire la salute non solo fisica ma anche psichica. Non si può negare che il problema ‘cibo’ non sia alla base di tutto. Un tale atteggiamento nei confronti del cibo non è altro che un istinto che gli uomini hanno in comune con gli animali. Purtroppo, però, gli uomini non hanno ancora compreso l’importanza spirituale del cibo e di come assumerlo; infatti, essi lo ingeriscono in modo meccanico, pensando ad altro, chiacchierando o a volte persino litigando. Un pasto consumato in un tale stato d’animo non può che provocare pesantezza e sonnolenza.

Ma allora, come bisogna mangiare ? La maniera ideale sarebbe: prima di mettersi a tavola, calmare la mente e poi mangiare in silenzio. Quando si è preso il primo boccone, masticarlo a lungo con consapevolezza, fino a renderlo liquido. Non dimenticare che il momento più importante di ogni azione è l’inizio, perché dà il segnale per la messa in moto di determinate energie. Quindi, se si inizia in uno stato armonioso, anche il seguito avverrà armoniosamente.

E’ bene mangiare lentamente e masticare a lungo non solo per facilitare l’opera dello stomaco, ma anche perché la bocca, che è la prima a ricevere il cibo, è un laboratorio importante in quanto compie anche una funzione più elevata, più sottile, si può dire quasi spirituale. Su un piano più elevato, la bocca non elabora e trasforma solo la parte materiale del cibo – l’amido in zucchero,ecc.- ma preleva anche le particelle eteriche, cioè le energie più sottili e potenti, quelle che ci danno forza, che ci danno vita, quelle che vanno ad alimentare immediatamente il sistema nervoso.

Si tratta delle sostanze eteriche, quelle che danno vita a tutto. Le piante, la terra, l’acqua, l’aria, tutto le contiene ed è grazie a tali particelle che tutto vegeta e vive, persino i sassi. E, se le assorbe la mamma, le riceve anche il bambino.

Per chi non ha mai approfondito questo campo, sappia che la funzione biologica avviene comunque, però sarà molto più efficace se accompagnata dalla nostra consapevolezza e dalla nostra gratitudine. Noi non ringraziamo mai Madre Natura che pensa a tutto per il nostro bene. Proviamo a farlo ora, proprio mangiando. Ringraziare, ringraziare sempre per tutto quanto la Natura ci offre per tenerci in vita e in salute. Ringraziare per le sostanze solide e per quelle sottili contenute nel cibo, ringraziare per la varietà di forme, di colori, di sapori e di profumi, ringraziare sempre. Ne beneficerà anche il bambino che imparerà così ad amare la Natura.

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IL MASSAGGIO

L’arte del massaggio è nata con la vita e appartiene tanto al genere umano quanto a quello animale. E’ il mezzo più antico, naturale e istintivo per rigenerare il corpo e la mente. Pensiamo all’effetto anche solo di una semplice carezza !

Agli inizi del V secolo a.C., Ippocrate, padre della medicina occidentale, scrisse: “Il medico deve saper fare molte cose, ma sicuramente deve saper massaggiare.” Dallo studio degli effetti del massaggio sui pazienti, egli dedusse che “… tutti i medici dovrebbero includere il massaggio nelle loro pratiche curative come modo per favorire la salute e la longevità.”

In ogni cultura e in ogni epoca, il massaggio è stato utilizzato anche durante la gravidanza, nonché come supporto al travaglio e al parto, senza trascurare la sua estrema utilità durante il puerperio e come “linguaggio” comunicativo tra madre e bambino.

Durante la gravidanza, ogni madre, anche inconsapevolmente, massaggia il bambino e si lascia massaggiare da lui interpretando i bisogni e i desideri che egli esprime tramite movimenti e posizioni.

Il tatto è il più importante dei cinque sensi: da esso dipende la coscienza di noi stessi e la percezione della realtà che ci circonda. E’ il tatto che ci dà il senso della profondità, dello spessore e della forma delle cose che si trovano al di fuori della nostra mente e del nostro corpo. Ogni emozione, prima di penetrare in noi, viene filtrata dai sensori tattili della pelle.

Il senso del tatto è il primo a svilupparsi nell’embrione umano a sole otto settimane di gestazione; quando esso è lungo appena tre centimetri, basta un lieve sfioramento della zona dove si stanno formando le labbra perché il nascituro reagisca muovendo la testa.

Il bisogno di contatto fisico e di stimolazione – necessità primaria dell’uomo – rimane costante per tutta la vita. Crescendo, troviamo nuovi canali di comunicazione, come lo sguardo, il sorriso, la parola, ma la necessità del contatto epidermico rimane forte anche per gli adulti. Il contatto fisico è il linguaggio che usiamo istintivamente per esprimere i nostri sentimenti, per far sentire agli altri che li amiamo e li apprezziamo.

Attraverso il massaggio, non soltanto rispondiamo a un bisogno primario, ma ci “apriamo” fisicamente e mentalmente all’ascolto dell’altro, favorendo l’instaurarsi di una relazione precoce.

Il massaggio eseguito con amore riconosce il linguaggio del corpo e ne segue i ritmi naturali: il respiro, le pause, i silenzi….. Il massaggio è dunque una lezione vissuta e appresa sulla nostra pelle, massaggio che ci mette in contatto con la nostra interiorità e i nostri bisogni. Qualunque sia la nostra età, tutti abbiamo bisogno di tenerezza e di amore, e il contatto fisico è uno dei mezzi più vitali per comunicare, per dare e per ricevere.

E’ ormai comunemente riconosciuto che attraverso la riscoperta e del corpo e l’osservazione delle tensioni che lo bloccano, si riesce non solo a sviluppare la forza fisica, ma anche a migliorare la qualità della propria vita.

Sul piano fisiologico, il massaggio procura benefici evidenti, migliora la tonicità della muscolatura e la rivitalizza, allenta le tensioni anche profonde favorendo il ritorno a un normale trofismo; favorisce la circolazione del sangue e linfatica, giovando così al sistema immunitario; inoltre ha un effetto sedativo sul sistema nervoso, rilassa i muscoli e abbassa la pressione arteriosa, facilita la respirazione e la rende più ampia.

Non vanno trascurati gli effetti sul piano emozionale: il massaggio riattiva e accresce la sensibilità, l’energia e la sensazione di benessere psicofisico riducendo lo stress, alleviando i dolori originati dalle tensioni, facilitando il sonno e sviluppando i legami fra le persone. Dal massaggio nascono infatti fiducia, rispetto, comprensione, nonché un forte senso di reciproca conoscenza fisica. Non si sa ancora con certezza quali siano i meccanismi che provocano questi effetti psicofisici, ma sicuramente una parte importante è svolta dall’interazione fra massaggiato e massaggiatore.

Farsi massaggiare significa accettare l’altro e aprirci a lui, entrando in una meravigliosa sensazione di fusione che aumenta la nostra capacità di amarci e di amare.

Un ambiente sereno aiuta a vivere serenamente la gravidanza; più momenti di benessere viviamo, più ne facciamo vivere al nostro bambino, aiutandolo così a crescere in un’armonia fisica, psicologica, emotiva e spirituale.

Un’attenzione particolare può essere posta sull’uso del massaggio per la coppia che si prepara ad avere un figlio. Il massaggio reciproco prima del concepimento fa entrare in sintonia i partners e, aprendo i centri e i canali energetici (chakra e meridiani), permette all’energia fisica di scorrere in modo equilibrato.

Riscoprire il nostro corpo e quello del compagno cementa il rapporto, rafforza l’unione e eleva la vibrazione energetica di entrambi, creando la premessa necessaria per rendere magico, luminoso e unico l’atto del concepimento. Il massaggio nella preparazione al concepimento serve per accordare gli strumenti (gli organi), in modo che le loro “note” armoniose diano vita a una dolce e amorevole “melodia”, che sarà la prima culla, il primo dono per il vostro figlio. Se miglioriamo il rapporto con il nostro corpo, miglioreremo tutte le sue funzioni, compresa quella sessuale e riproduttiva. Inoltre, come si è visto, esiste una stretta relazione fra la comunicazione tattile e la capacità di esternare amore, sia nel dare che nel ricevere.

La salute e la vita affettiva del bambino, futuro adulto, si alimentano soprattutto di contatto e di carezze della madre, del padre, dei familiari e amici. Questo è il nostro primo alimento, e per tutta la vita ameremo sul modello di questo primo imprinting.

E’ importante essere consapevoli che vivere l’atto sessuale per procreare nella luce e nell’amore è il primo grande dono che facciamo ai nostri figli e all’intera umanità.

Le mani toccano, scivolano, sfiorano, accarezzano, ispezionano curiose seguendo percorsi tracciati dal sentimento e dal trasporto. Noi ci lasciamo andare, apriamo il cuore e ‘danziamo’ leggeri al suono di una melodia che noi stessi abbiamo creato. Mentre massaggiamo, percepiamo il nostro bambino interiore e quello dell'altro, riconosciamo le sue richieste e le sue difese, entriamo nel cuore dell’altro, nel suo mondo, ne ascoltiamo la voce con rispettoso silenzio. ‘Dialoghiamo’ con il nostro ‘sentire’ e con quello del nostro partner e, toccando con amore il corpo dell’altro, percorriamo la via della gioia. Il ‘sentire’ che è una qualità del cuore e della mente intuitiva, non sbaglia mai. Massaggia soltanto, metti il tuo amore e le tue mani con la loro esperienza e sensibilità, e lascia che tutto avvenga semplicemente.

A partire dal concepimento e per tutta la gravidanza, nella donna avvengono quindi molteplici cambiamenti sia sul piano fisico che su quello mentale e spirituale. Il corpo assume nuove forme, il ventre si apre per accogliere un essere in formazione, dipendente in tutto e per tutto dalla madre.

La mente sperimenta nuovi pensieri e nuove responsabilità, ritrovando un legame sottile con una mente più aperta. Ma la trasformazione maggiore avviene sul piano sensoriale energetico: la donna sta vivendo un’esperienza che la avvicina alla Creazione Divina, ed è in una condizione di completa apertura, di contatto costante con le sue dimensioni sottili. Il ‘sesto senso’ che ogni madre possiede per intuito ne è la prova. La ricettività della madre e del bambino è così totale che sembra di assistere a una sorta di ‘osmosi emotiva’, ben comprensibile se si considera la profonda unità che essi costituiscono.

Queste trasformazioni sono governate dalla parte più arcaica del cervello che agisce sul piano biochimico modificando il livello di endorfine prodotte. Recenti ricerche hanno scoperto che l’apparato cerebrale ricettore delle emozioni, il sistema libico, è già completamente sviluppato nel feto a partire dalla sesta settimana di vita: ciò significa che il bambino, a un mese e mezzo dal concepimento, è già in grado di provare tutte le emozioni. Questo spiega come l’ambiente circostante, il vissuto della madre, i suoi valori e comportamenti, i suoi pensieri e le emozioni, siano informazioni che il nascituro riceve e che influenzano la formazione e il funzionamento delle sue cellule. Nel capitale genetico del bambino è inscritto il vissuto personale dei suoi genitori.

Il ruolo del massaggio in gravidanza è di accompagnare la donna, rilassandola, all’ascolto dei suoi ricordi nel grembo materno, creando, come già detto, un ponte di collegamento fisico, emotivo ed energetico fra le sensazioni della madre e quelle del bambino. In questo modo i due protagonisti della gravidanza possono avvicinarsi, sentirsi, ascoltarsi e….. anche parlarsi. Inoltre, durante il primo trimestre, il massaggio svolge un ruolo importante sul piano fisico prevenendo e limitando i piccoli disturbi di quel periodo, come nausee, gonfiori e stanchezza.

Come il ‘bambino interiore’ di ognuno si lascia accudire da un ‘genitore affettivo’ (l’ideale sarebbe dal proprio compagno), così il bambino si lascia cullare dai suoi genitori, stabilendo con loro una relazione equilibrata e armoniosa. La coppia, dopo aver imparato e praticato il massaggio, dovrebbe dedicare uno spazio giornaliero al ‘contatto’, alle coccole e alle carezze. Non è una perdita di tempo, perché significa prendersi la responsabilità di ‘co-creare’ un nuovo essere, dedicandogli il tempo necessario per conoscerlo, crescerlo e amarlo.

Ogni tecnica di massaggio, se applicata con il cuore, aiuta i futuri genitori a vivere in pienezza e profondità i primi mesi d’attesa. Il massaggio, con le sue caratteristiche di dolcezza, è utile sia al fruitore che al praticante: ecco che in questa particolare condizione, l’uomo, mentre tocca la compagna, la ‘ascolta’ e, nello stesso tempo ‘ascolta’ se stesso e insieme ‘ascoltano’ il loro bambino. Il futuro padre ha così la possibilità di affrontare i grandi cambiamenti che si trova a vivere e che solitamente lo lasciano frastornato, confuso e qualche volta anche un po’ troppo solo.

Durante la gravidanza, è importante che la madre riceva un massaggio rilassante preferibilmente una volta alla settimana, che la aiuti a sbloccare, calmare, distendere un corpo sottoposto a cambiamenti rapidissimi. In tal modo potrà attenuare e talvolta persino evitare il dolore alla schiena, il rilassamento dei tessuti, l’affaticamento e la pesantezza delle gambe. Il secondo trimestre è il periodo migliore per approfondire la relazione madre-padrebambino.

La pancia ora è ben visibile e il padre, toccandola, accarezzandola, massaggiandola, entra in rapporto col figlio; egli non si sente un escluso come accadeva in passato, bensì, come è giusto, un protagonista diretto e attivo nella formazione psicofisica del proprio bambino. La donna, a sua volta, non si sente l’unica responsabile degli eventi, ma può condividere questa esperienza con il compagno. Entrambi provano le stesse emozioni, condividono lo stesso ‘sentire’, parlano la stessa lingua, si conoscono meglio e imparano ad accettarsi. E’ in questo periodo che il massaggio della mamma al suo bambino in utero, già iniziato sul piano mentale ed emotivo fin dalle prime settimane, diventa più ‘fisico’. Ora le sue mani ‘sentono’ il corpo ‘contenuto’ nel suo grembo. Il ‘contatto’ sia di mamma che di papà è tangibile.

La pratica del massaggio per la donna nell’ultimo periodo della gravidanza si concentra sulla zona lombare e sul ventre, che va accarezzato e coccolato con dolcezza. Utilizzando tecniche quali: digitopressione, moxa, riflessologia plantare, ecc. – a volte persino parlando al bambino nei termini giusti invitandolo ad assumere la posizione encefalica - è possibile intervenire anche sulla posizione del bambino nonché su problemi strutturali e funzionali della donna che compaiono negli ultimi mesi.

Il sistema linfatico e circolatorio nonché le ghiandole endocrine, così importanti per la buona riuscita del parto, sono stimolate e potenziate dal massaggio. La sensibilità psicofisica acquisita durante i mesi precedenti, anche grazie al massaggio, serve ora più che mai a mantenere un ‘contatto’ costante con il nascituro. Il compagno (o chi per esso) ha già imparato dove toccare per rilassare, dove premere per stimolare, dove sfiorare per alleggerire. Il rapporto fisico che si è instaurato all’interno della triade è pronto per essere vissuto.

E’ opportuno quindi mantenere un trattamento prenatale settimanale e dedicare sempre più tempo durante la giornata alla stimolazione e al contatto con il bambino e il compagno. Subito dopo la nascita, la madre dovrebbe prendere il neonato e adagiarlo sul proprio ventre. Questo primo importantissimo contatto ‘pelle contro pelle’ trova nel silenzio tutta la sua capacità di comunicare. Le mani della mamma abituate al massaggio, al tocco e al linguaggio tattile, sapranno trovare il ‘giusto ritmo’ per calmare, rassicurare e amare.

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IL FUMO E L’ALCOOL

Il fumo è sempre pericoloso per la salute, ma il danno maggiore si verifica quando la donna fuma durante la gravidanza.

Il fumo ha delle conseguenze negative sull’ambiente intra-uterino e sullo sviluppo del feto: ematomi retroplacentari, anomalie nell’inserimento della placenta, nascita pre-termine, basso peso del bambino alla nascita, ritardo nella crescita intra-uterina, anomalie comportamentali e danno vascolare alla retina. Quest’ultimo riguarda sia le arterie che diventano rigide e strette che le vene che risultano tortuose e dilatate. Un aumento della pressione arteriosa è stata osservata nei bambini maggiormente esposti al rischio di emorragie oculari. Inoltre il bambino risulta maggiormente soggetto ad ammalarsi di tumore.

Queste anomalie fanno comunque comprendere l’intensità della sofferenza fetale nel dover subire il tabagismo materno. Inoltre, ci sono più casi di aborto spontaneo. I risultati di studi fatti in Danimarca evidenziano che il fumo materno in gravidanza aumenta il rischio di coliche infantili, coliche che possono provocare agitazione e pianto per varie ore al giorno. Questo grave inconveniente scompare tuttavia nel giro di 5-6 mesi.

E’ stato dimostrato inoltre che in una madre fumatrice aumenta il rischio di mettere al mondo bambini soggetti ad asma.

Ma ancora più preoccupante è il dato secondo cui i bimbi nati da donne che hanno continuato a fumare in gravidanza hanno un alto tasso di mortalità improvvisa. Le conseguenze del fumo in gravidanza sono direttamente proporzionali alla dose giornaliera di sigarette, tenendo presente che se la madre fuma in gravidanza, il figlio sarà maggiormente esposto alla probabilità di “prendere il vizio” quando sarà cresciuto.

Per le gestanti impenitenti è consigliabile una riduzione graduale della dose giornaliera piuttosto che una sospensione drastica, per evitare ripercussioni psicologiche indesiderate e spiacevoli crisi di astinenza (irrequietezza, instabilità di umore, tremolii, insonnia, ecc.). Esistono vari metodi per aumentare la capacità di disassuefazione. Infatti, per aiutare le donne ad abbandonare la sigaretta, si può ricorrere a sostituti a base di nicotina - pastiglie, gomme da masticare, compresse - da prendersi anche durante l’allattamento.

Attenzione : anche il tabagismo passivo può essere la causa di tutti i rischi suaccennati. Malgrado ciò, due donne gravide su dieci (19,5) continuano a fumare durante tutta o gran parte della loro gravidanza….

I danni provocati dall’alcool non sono inferiori. Ora si sa che il consumo di bevande alcoliche durante la gravidanza possono essere molto dannose per la crescita del bambino. Per non turbare il suo naturale sviluppo, abolire totalmente l’alcool. Infatti, 4 bicchieri al giorno o ripetuti stati di ebbrezza sono sufficienti per turbare il decorso della gestazione. Possono verificarsi malformazioni fisiche e ritardo mentale. Ciò causerebbe al bambino un forte disagio (difficoltà di apprendimento e di socializzazione). Per la salute della mamma e del bambino l’astinenza è quindi raccomandata.

Va assolutamente tenuto presente che l’afflusso di ossigeno è indispensabile per garantire al vostro bambino una crescita intrauterina tranquilla e normale!


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