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Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli
24695 Messaggi |
Inserito il - 01/02/2006 : 11:39:35
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Anthony Elenjimittam e l'Ecumenismo Cosmico
di Anna Poletti
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O Signore, fa di me uno strumento della tua Pace: Dove è odio, fa ch'io porti l'Amore. Dove è offesa, ch'io porti il Perdono. Dov'è discordia, ch'io porti l'Unione. Dov'è dubbio, ch'io porti la Fede. Dov'è errore, ch'io porti la Verità. Dov'è disperazione, ch'io porti la Speranza. Dov'è tristezza, ch'io porti la Gioia. Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce.
O Maestro, fa ch'io non cerchi tanto: Essere consolato, quanto consolare. Essere compreso, quanto comprendere. Essere amato, quanto amare.
Poichè: è dando che si riceve; perdonando che si è perdonati; morendo che si risuscita a Vita Eterna.
San Francesco di Assisi
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Per una serie di circostanze fortuite, ho incontrato ad Assisi un uomo vestito con una lunga tunica bianca e una sciarpa arancione avvolta al collo, che gli ricade lungo il corpo. Un volto sorridente di chi è diventato un bambino di luce, due occhi indiani che emanano vibrazioni di gioia e purezza.
Ha ormai novant'anni e da lui arrivano ancora tanti pellegrini desiderosi di pace, conoscenza e introspezione che vogliono riavvicinarsi a se stessi e al divino onnipervadente. Mi ha accolta nella stanza di meditazione e la prima cosa che ho notato è stata l'immagine del Mahatma Gandhi, vicino a quella di San Francesco.
"Dimmi, dimmi" dice lui. E allora io, felicemente seduta di fronte a una fonte di luce, a un discepolo di Gandhi che si è battuto tutta la vita a diffondere, con l'esempio e attraverso le sue opere, il messaggio dell'ecumenismo cosmico, gli domando:
- Cos'è lo Yoga?
Lo Yoga è una disciplina interiore che conduce per via diretta all'autoconoscenza. Nel tempio delfico, nell'antica Grecia, furono scolpite queste parole - gnoti auton- conosci te stesso.
La nostra vita ordinaria è vissuta senza questa autoconoscenza; abbiamo un'identità superficiale, epidermica (dove sei nato, come ti chiami, che lavoro fai), ma la realtà della coscienza è un'altra e va scoperta attraverso la meditazione. Solo allora trascenderemo le esigenze dei sensi, i desideri e le passioni, e metteremo in atto un'auto-catarsi, una purificazione del cuore e della mente.
La maggior parte della gente vive ancora a livello sensoriale, soltanto pochi vivono a livello spirituale. La violenza, le guerre e la sofferenza derivano da ciò. Quando ci conosciamo e discipliniamo la mente, viene naturale voler vivere una vita intensamente introspettiva. Bisogna bloccare la tendenza all'estroversione, così comune nell'attuale società, ed equilibrarla con la tendenza all'introversione, al contatto con la voce interiore, che si raggiunge attraverso la meditazione.
Lo Yoga è la scienza dell'unione, e insegna a conoscere con disciplina l'universo della coscienza infinita dentro di noi. Immergendoci in questo universo ci liberiamo definitivamente dalla sofferenza. Conosci te stesso, purifica te stesso, realizza te stesso.
- Come si fa a restare centrati e a non disperdersi?
All'inizio non è facile, perchè ci sono certe attività e doveri che dobbiamo svolgere e che esigono estroversione. Ma possiamo vivere la vita senza perderci, questa è la differenza. L'uomo che vive a livello dei sensi si perde, uno Yogi invece fa il suo lavoro perfettamente, restando in contatto costante con la realtà coscienziale. Gandhi, ad esempio, aveva una vita interiore che gli permetteva di compiere tutti i suoi importanti doveri senza perdersi.
Basta rivolgersi al Sè universale presente in te e in tutti gli esseri -L'Uno senza secondo -, che è in definitiva l'unica realtà che esiste e la cui manifestazione è l'intero Universo.
- L'illuminazione è una grazia o una conquista?
E' entrambe. La grazia dell'illuminazione è una possibilità che tutti possediamo, ma occorre un grande sforzo da parte nostra perchè si realizzi. Dio è la Causa Prima, l'Essere Supremo, e tutto il resto dipende da Lui, ma questo non deve diventare motivo di letargia. Aiutati che il Ciel t'aiuta!
Se fai un passo verso Dio, Dio fa dieci passi verso di te. Quando manca lo sforzo interiore, la ferma volontà di migliorare, la colpa è tua, non di altri. La grazia di Dio è ovunque, così come l'ossigeno e l'aria sono ovunque. Se io rimango in una stanza chiusa e non apro le porte e le finestre, restando al buio con poca aria, la colpa è mia. Bisogna aprire quelle porte e finestre e far circolare la luce e l'aria. Dio ti ha dato l'intelligenza, la volontà, l'energia. Utilizzale per auto-realizzarti, invece di vivere in oziosità. Sii vigile giorno dopo giorno, anno dopo anno. La vita è un dinamismo e un'avventura continua, un progresso e una rivelazione senza fine.
Tu sei l'architetto del tuo destino. Tu sei il timoniere della tua barchetta. Dobbiamo fare la nostra parte e proseguire verso l'auto-realizzazione. La preghiera ha i suoi effetti, ma non basta pregare, bisogna anche fare il proprio dovere. Soprattutto, per poter vivere la vita divina e beatificante, bisogna rinunciare continuamente al proprio egoismo. E per questo bisogna sforzarsi, senza diminuire lo zelo e l'entusiamo.
Dobbiamo cercare le chiavi del regno di Dio entro le nostre tasche, e non altrove. Dovrebbe essere chiaro a chiunque aspiri alla perfezione spirituale che la salvezza, l'emancipazione o l'illuminazione - con qualsiasi nome vogliamo chiamarla- non dipende da fattori esterni, chiese di pietra, esseri umani fatti di carne e ossa, bensì solo dalla Luce Interiore, la Luce del Logos, la luce che illumina ogni uomo che viene a questo mondo. Dio aiuta coloro che si aiutano.
- Come si riconosce la missione dell'anima?
I dogmi non ci servono più, anzi impediscono l'Autorealizzazione. Dobbiamo nascere di nuovo. Ricorda le parole di Cristo: "Ciò che è nato dalla carne è carne. Ciò che nasce dallo spirito è spirito". Tutti noi abbiamo corpo (la parte psico-fisica) e anima (la parte pneumatica). Se controlliamo le tendenze negative e viviamo la parte spirituale, riusciamo a scoprire la missione dell'anima. La via dei sensi è la via più facile, e molta gente, illudendosi di trovare lì la felicità, la segue e trova invece sofferenza e malattia.
L'uomo da una parte è un animale, dall'altra è un angelo e un Dio. Quando ne sentiamo il bisogno, sviluppiamo la parte divina presente in noi. In tal modo non saremo più soli, perchè vivremo in compagnia dell'Universo invisibile, del mondo spirituale a cui si accede con la vista spirituale. Il peccato originale, il fuoco di concupiscenza che ci brucia tutti, allora svanisce.
La prima nascita è quella nel corpo, la seconda nascita è nello spirito, ed è l'Autorealizzazione, uno stato di pace, rivelazione, beatitudine e salute. Da una parte c'è il piacere sensoriale e dall'altra la gioia dello spirito. Bisogna scegliere uno o l'altra. All'inizio - finchè non si è raggiunta la perfezione spirituale- c'è conflittualità tra le due tendenze opposte. La via della gioia però illumina la tua mente, ti eleva, ed è accessibile a chi davvero vuole realizzare se stesso.
Si dice nelle Bhagavat Gita: "quella felicità che all'inizio sembra miele, poi diventa fiele; mentre quella felicità che all'inizio sembra fiele poi diventa miele". La prima felicità è quella che dipende dal mondo sensoriale, illusorio. La seconda è la felicità spirituale. E' l'ignoranza spirtuale - Avidya -che ci fa accettare e ricercare ciò che è evanescente come se fosse Permanente, ciò che è illusorio come Reale, ciò che è piacevole come fosse Beatitudine e ciò che è causa di morte come fosse elargitore di vita.
Dobbiamo instillare nei nostri cuori la conoscenza sperimentale di Dio come il Sè dentro di noi, come Dio interiore, trascendendo il nostro sè individuale. Questa conoscenza non può essere ottenuta attraverso una teologia dogmatica o pratiche liturgiche popolari appartenenti alle varie istituzioni religiose Cristiane, Indù, Mussulmane, etc. Essa può sorgere solo grazie alla visione di quei Maestri e Guide che hanno conosciuto e realizzato Dio tramite l'esperienza diretta, e che possono quindi indicare la strada a tutti i pellegrini del mondo, inviati su questa terra per acquistare Saggezza.
Solo nella consapevolezza e nell'Amore del Reale, Dio, può finalmente esserci riposo per le nostre menti inquiete. Dio non è una proposizione teologica per dividere gli uomini e metterli l'uno contro l'altro, per dividere nazioni, razze, religioni mettendole le une contro le altre, ma è Pace mentale, Calma interiore, Equilibro ed Energia. Egli è la Tranquillità del cuore, la Purezza del cuore e della mente, acquistate solo dopo aver trasceso l'ego, l'attacamento e le tempestose regioni delle passioni e delle brame.
- Cos'è la preghiera?
La preghierà è il dialogo con Dio. Non si tratta di chiederGli di soddisfare i nostri desideri, ma di ascoltare la Sua volontà e di domandarGli la forza di compierla. Le preghiere liturgiche ripetute superficialmente non servono a molto, mentre la ricerca costante del dialogo con la presenza divina in noi sì. Bisogna meditare sulle parole di Cristo: "A che ti serve conquistare tutto il mondo, se perdi te stesso?". Per trovare se stessi occorre purificare il cuore e la mente, e sorvegliare la mente, che ha in sè le impressioni psichiche del tuo passato in questa vita e delle tue vite passate. L'auto-consapevolezza comincia dall'osservazione dei pensieri.
Ci sono due forze contendenti nell'essere umano, l'egoismo e l'altruismo. Rafforza l'altruismo, che è la coscienza di essere parte del Tutto. Sei parte di tutto, sei uno fra milioni e il tuo interesse include l'interesse e il bene di tutti. Egoista è chi non segue la voce interiore, la chiamata della sua anima, e subordina tutto e tutti all'interesse della sua personalità. Estirpiamo l'egoimo presente in noi.
Siamo particelle viventi di un tutto e la forza animatrice è Dio. La tua anima e la mia anima sono particelle dell'anima universale. L'egoismo deriva dall'illusione di essere separati da Dio. Il mondo attuale vive a livello dell'ego, per questo ci sono tante lotte, uccisioni, anche in nome della religione. Viviamo in una società viziata. Dobbiamo saper rinunciare agli agi e alle comodità ottenute senza sforzo. La vita naturale, spontanea, semplice, potrebbe aiutarci a sviluppare l'altruismo. Anche il tuo discorso dovrebbe essere semplice, non complicato.
A differenza del passato, nel nuovo millennio, tutte le religioni sono nostre. Cerchiamo di prendere ciò che è valido da ognuna di essa, come le api prendono il polline da differenti fiori. Siamo nell'era globale. I dogmi che separano non servono più, e neppure le funzioni religiose. Invece, senza il controllo della mente e il dialogo con la scintilla di luce presente in noi, non si può andare avanti.
La Chiesa (religiosa) dà importanza alle pratiche di tipo liturgico e cerimoniale, mentre le religioni psicologiche come il Vedanta, lo Yoga e l'intera cultura esoterica del mondo Indo-Buddhista, le religioni mistiche di tutta la famiglia umana, all'unisono, ci insegnano la religione dello spirito; la religione dell'auto-rivelazione tramite l'auto-coscienza, l'auto-purificazione, l'auto-realizzazione. Dio è Spirito, perciò coloro che Lo adorano dovrebbero adorarLo in Spirito e Verità.
Per tutta la mia vita ho cercato di scoprire le perle presenti in tutte le religioni per far colare il succo religioso nel Tempio universale dell'Uomo, la cui realtà più nascosta dietro ai suoi sensi, mente ed ego, è Dio. Noi e il nostro Padre Celeste siamo Uno. Il concetto più alto è quello dell'Uomo-Dio, Dio-Uomo, e la realizzazione della Divinità in noi è la religione elevata al suo più alto grado.
- Come posso trasformare i pensieri negativi in pensieri positivi
Imparando a memoria pensieri positivi per combattere quelli negativi e nutrendo la mente con pensieri positivi. Non di solo pane vive l'uomo. La mente va nutrita con pensieri luminosi. Rimani vigile.
Buddha diceva: "Vigilanza è la strada per l'Immortalità (Nirvana), la pigrizia la strada per la Morte: coloro che sono vigilanti non moriranno mai, mentre i pigri mentali sono già morti. Comprendendo ciò in modo chiaro, il saggio si tiene vigile e si dedica a sfere si attività convenienti agli Elevati."
E ancora: "In qualunque modo una persona possa far male a colui che odia, o un nemico possa ingiuriare il suo nemico, più grande sarà il danno fatto da una mente male indirizzata". Se la mente è controllata e purificata diventa il tuo migliore amico, altrimenti diventa il tuo peggior nemico. E quando la mente diventa tua alleata e amica, lo sarà per sempre, e nessun altro quanto lei potrà aiutarti a migliorarti.
- Cos'è la vera umiltà?
L'umiltà: riconoscere che siamo entità non autosussistenti. Dipendiamo dall'aria, dall'acqua, etc, e per questo San Francesco si rivolgeva al Sole e alla Luna chiamandoli fratello Sole e sorella Luna. Anche la morte per San Francesco, che comprendeva di essere uno con il creato, non era più la morte, ma sorella Morte. La morte è solo un passaggio a un'altra dimensione.
La realtà immortale è l'anima. Il corpo è il tempio dell'Anima. Quando muoriamo, il dimorante (l'anima) semplicemente cambia dimora (corpo). Siamo inter-dipendenti e dobbiamo usare tutto quello che è a nostra disposizione per migliorarci, umilmente.
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ANTHONY ELENJIMITTAN
Anthony Elenjimittan, allievo del Mahatma Gandhi e padre domenicano, ha fondato nel 1957 la Welfare Society For Destitute Children al fine di aiutare i bambini emarginati di Bombay. E' anche il fondatore e il direttore della casa editrice Aquinas Publications di Bombay. Padre Anthony ha trascorso la sua vita in un continuo pellegrinaggio tra oriente e occidente intrattenendo una fitta attività in qualità di conferenziere, scrittore e guida spirituale.
Ha pubblicato numerosi libri, tra cui disponibili in italiano: La filosofia Yoga di Patanjali, Le Upanishad, Dialogando con l'Eterno, Francesco d'ssisi - lo Yogi dell'amore cosmico, la Vita di Buddha e il Dhammapada, Mahatma Gandhi - il profeta dell'Età dell'Acquario, Gnosi Vedantica, Sublimazione del Sesso, Pensieri per la meditazione giornaliera, Psicologia dell'Autorealizzazione, Ecumenismo Cosmico e, ultimamente, Il vangello della Purezza.
Amico di Papa Giovanni XXIII, dal quale rifiutò la mitra arcivescovile per continuare liberamente la sua missione, avendo ricevuto il mandato gandhiano di lavoro per l'intesa inter-religiosa. La conoscenza e l'esperienza diretta della spiritualità indiana orientale e di tutto il mondo rivela la profondità di Padre Anthony nelle molte opere scritte in inglese e in italiano.
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Nella sua autobiografia scrive: "Mentre conducevo un tipo di vita Parivrajika (la vita dei monaci itineranti) nel Bihar, avevo assunto il nome di Bhikshu Ishabhodananda, che significa - monaco mendicante la cui beatitudine (Ananda) è Isha Bhodh, la conoscenza di Dio, la cui gioia è Gesù e Buddha, Dio incarnato in un corpo umano e pienamente Illuminato. Scelsi io questo nome, Anthony è il mio nome di battesimo, mentre Antonius è il nome ricevuto quando feci la professione religiosa Domenicana. Questa lunga ed interminabile odissea della mia vita è semplicemente la storia di un uomo che ha cercato il proprio compimento nell'ideale di Isha Bhodha Ananda Bhikshu - un monaco itinerante libero che ha cercato la sua beatitudine nella realizzazione dell'Atman, il Sè Cosmico, e nella conoscenza di Dio, seguendo le orme di profeti quali Gesù e Buddha."
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