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Inserito il - 17/02/2010 : 10:19:06 Adozione a distanza, una scelta e un gesto d'amore
Help in Action http://www.helpinaction.net/italian/modalita_adozioni.htm
Adotta un bambino in TIBET
In Tibet l’Associazione opera prevalentemente nei villaggi dell’area di Shigatse, nell’altopiano del Tibet centrale, ad un altitudine di circa 4.000 metri.
Le condizioni di vita nei villaggi sono durissime perché, oltre alle necessità di base come cibo, abiti, lavoro, mancano del tutto le infrastrutture primarie.
Nei villaggi le case sono fatte di mattoni di fango, con un focolare al centro e pochissime finestre, per impedire al gelo di entrare: non c’è acqua, né elettricità, nè riscaldamento, mancano sovente anche i materassi e le coperte.
I bimbi affrontano spesso i rigori dell’inverno tibetano con pochi stracci addosso e con calzature di fortuna. Il clima è molto freddo ma arido: l’acqua manca in maniera drammatica e non ci sono acquedotti; spesso non c’è neppure una fontana nel villaggio, e non esistono i servizi igienici.
Non vi è assistenza medica, e le strutture presenti in città sono troppo lontane per la mancanza di mezzi di trasporto. Le scuole, quando vi sono, sono frequentate da pochi bambini, perché nei villaggi non circola neppure quel minimo di denaro necessario per l'acquisto dei libri e del materiale scolastico. Non esistono negozi nei villaggi, e non arriva neppure il servizio postale.
Per l’altitudine e l’aridità del clima gli alberi sono rari, e per accendere il fuoco si usano sterpi e sterco di yak; mancano inoltre coltivazioni essenziali come frutta e vegetali.
L’unica attività è l’agricoltura di montagna, ma i raccolti di questa terra arida e dura spesso bastano alle famiglie solo per 6-7 mesi: non vi è quindi nulla da vendere e le famiglie non hanno neppure disponibilità minime di denaro per vestire i loro bambini o acquistare i materiali scolastici.
Gli aiuti vengono divisi equamente tra tutti i bambini e le famiglie dei villaggi: ogni famiglia riceve scorte di cibo per l'inverno , sacchi di riso e di farina, sementi; i bambini ricevono, oltre al denaro, abiti, scarpe, materiali scolastici, sapone.
Gli aiuti sono inoltre finalizzati al miglioramento delle condizioni di vita delle comunità mediante la realizzazione delle infrastrutture di base come centri sanitari, scuole, acquedotti.
Adotta un bambino in NEPAL
In Nepal l’associazione opera prevalentemente nell’area di Kathmandu, la capitale. Il Nepal è uno degli stati più poveri al mondo , con un reddito giornaliero pro-capite di molto inferiore ad un dollaro, soglia convenzionale di povertà estrema. Nella valle di Kathmandu, la capitale, continuano ad affluire migliaia di persone dalle campagne nella disperata ricerca di un lavoro.
Ma la situazione economica del paese continua a peggiorare, crescono la disoccupazione e la fame; nella capitale il numero dei poveri è altissimo, con vaste aree di degrado in cui nelle precarie abitazioni mancano acqua, servizi igienici, elettricità, cibo, materassi, coperte.
I servizi pubblici sono a pagamento , in particolare l’assistenza medica e la scuola, e quindi i poveri ne restano totalmente esclusi. Negli ultimi anni hanno chiuso molte piccole fabbriche di tappeti con l’ulteriore perdita di posti di lavoro per molte persone.
La speranza di vita è bassa e l’alfabetizzazione scarsissima, in quanto la frequenza scolastica non è gratuita ma prevede il pagamento di rette che troppe famiglie non possono permettersi.
I bambini vengono così spesso avviati al lavoro in tenera età.
L’adozione è finalizzata al mantenimento, all’assistenza medica e all’inserimento scolastico dei bimbi negli asili e nelle scuole dell’area.
Adotta un bambino in INDIA
In India l'associazione opera soprattutto in alcune remote zone Himalayane (Ladakh, Sikkim, Spiti).
Nelle regioni Himalayane dell'India le condizioni di vita sono molto simili a quelle del Tibet, con il quale confinano. L'altitudine è di circa 3000 m., e nelle brevi estati si lavora fino a notte inoltrata per assicurarsi riserve di viveri sufficienti per i lunghi mesi invernali, in cui spesso la neve isola i villaggi dal resto del mondo.
Le durissime condizioni di vita, la mancanza di disponibilità finanziarie anche minime e le difficoltà di trasporto fanno sì che spesso i bambini non abbiano la possibilità di frequentare la scuola.
E' possibile anche 'adottare' una persona anziana, sola e priva di mezzi di sostentamento, disabile o ammalata e nell'impossibilità di curarsi.
In queste regioni sono stati inoltre ricostruiti alcuni piccoli monasteri tibetani, in cui vengono accolti molti bambini poveri che qui trovano la possibilità di studiare: ma i monasteri sono poverissimi, ed attraverso l'adozione di un piccolo monaco è possibile assicurare la loro sopravvivenza garantendo l'acquisto di cibo, abiti, scarpe, medicine, libri e materiale scolastico.
http://www.helpinaction.net/italian/modalita_adozioni.htm
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