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 NOTIZIE DAL GOVERNO 19 settembre 2006 °°°°°°

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
admin Inserito il - 19/09/2006 : 15:18:10
NOTIZIE DAL GOVERNO 19 settembre 2006 °°°°°°

La newsletter di http://www.governo.it
Il sito del Governo italiano con news, dossier,
banche dati e tutti i link alle Istituzioni



IN QUESTO NUMERO

- Intercettazioni telefoniche e ambientali e pubblicità atti di indagine
- La "scuola in ospedale"
- Semplificazioni per i medici di base
- Protezione dei lavoratori dai rischi dall'esposizione all'amianto
- Progetto "DiGi scuola"
- Workshop e guida su "finanziamento di Natura 2000"



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INTERCETTAZIONI TELEFONICHE E AMBIENTALI E PUBBLICITÀ ATTI DI INDAGINE
Il Governo ha presentato alla Camera dei deputati il disegno di legge recante: "Disposizioni in materia di intercettazioni telefoniche ed ambientali e di pubblicità degli atti di indagine", approvato in Consiglio dei Ministri nello scorso agosto.
Scopo del provvedimento è di contemperare le necessità investigative, le esigenze di informazione relative a vicende giudiziarie di pubblico interesse e il diritto dei cittadini alla tutela della propria riservatezza. Poiché la maggior parte delle intercettazioni è attuata nell'ambito di indagini di competenza delle Direzioni distrettuali antimafia, lo strumento delle intercettazioni telefoniche ed ambientali appare indispensabile sotto il profilo delle necessità investigative, per accertare e reprimere i reati di maggiore gravità, come quelli concernenti le organizzazioni mafiose o il terrorismo. Il Disegno di legge, tuttavia, si propone di rendere più tassativo l'obbligo di motivare il decreto di autorizzazione e di proroga delle intercettazioni, disciplinando più dettagliatamente la loro durata e le modalità di esecuzione, ed istituendo un funzionario responsabile delle intercettazioni, (nominato dal Procuratore della Repubblica), che periodicamente comunichi l'elenco delle
intercettazioni che superano la durata di tre mesi al capo dell'ufficio, così da consentire a questi di esercitare i compiti di vigilanza connessi alla sua funzione. Riguardo alla tutela della riservatezza il disegno di legge prevede che le operazioni di intercettazione avvengano presso Centri di intercettazione istituiti su base distrettuale, e che le operazioni di ascolto avvengano presso le competenti Procure della Repubblica o, previa autorizzazione del pubblico ministero, presso i servizi di polizia giudiziaria delegati per le indagini.
Le conversazioni intercettate, che, attraverso una progressiva "scrematura" ad opera prima del pubblico ministero e poi del GIP, siano giudicate irrilevanti ai fini delle indagini, saranno coperte da segreto e (custodite in apposito registro riservato) non devono avere ingresso fra gli atti conoscibili.
In tema di pubblicità degli atti di indagine, e delle intercettazioni telefoniche in particolare, il disegno di legge garantisce il diritto dei cittadini ad essere informati e della libera stampa ad informare, senza che ciò si traduca in un pregiudizio per le indagini o in una indebita divulgazione di notizie riservate, soprattutto se relative a terzi estranei al procedimento penale. È infine prevista una specifica sanzione amministrativa per la pubblicazione di dati in violazione del codice della privacy e di quelli deontologici, la cui applicazione è rimessa al Garante per la protezione dei dati personali.
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/intercettazioni/index.html


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LA "SCUOLA IN OSPEDALE"
Su richiesta del ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, è stato ripristinato in sede di assestamento di bilancio 2006 il finanziamento annuale di 1.029.000 euro, per interventi a favore degli alunni ricoverati in ospedale o in regime di day-hospital, la cosiddetta "scuola in ospedale". La "scuola in ospedale", proprio perché si rivolge ad alunni con una particolare sensibilità e fragilità, a causa del loro stato di salute, necessita di una spiccata professionalità da parte degli operatori scolastici, nonché di un forte coordinamento tra istituzioni e soggetti coinvolti. A tal proposito risulta rilevante il ruolo degli Uffici Scolastici Regionali, sia al fine di diffondere sul territorio un'opportuna informativa circa l'esistenza e l'organizzazione della "scuola in ospedale" e del servizio domiciliare, sia per promuovere la costituzione di una rete efficace ed integrata che si faccia carico di rispondere ai bisogni specifici dell'utenza. Il docente in ospedale esercita
una sorta di "funzione ponte" con la scuola di provenienza e con la famiglia. Quest'ultima, in particolare, svolge un ruolo importante nei confronti del bambino malato, e pertanto va presa in carico dalla scuola, come risorsa fondamentale per la crescita globale della persona. Occorre costruire "un'alleanza terapeutica", cioè una rete di strutture e servizi che affianchino la famiglia (operatori volontari e professionali, personale sanitario, docenti), ed agiscano in una logica unitaria al fine di soddisfare due dei principali diritti della persona: il diritto alla salute e il diritto all'istruzione.
Inoltre, sul sito Internet: www.istruzione.it, è presente un'area tematica dedicata al settore, contenente la normativa e la documentazione esistente sulla "scuola in ospedale".
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/scuola_in_ospedale/index.html

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SEMPLIFICAZIONI PER I MEDICI DI BASE
In collaborazione con i rappresentanti di categoria dei medici di medicina generale e dei pediatri, il Garante ha messo a punto un modello di informativa semplificata che faciliterà il rispetto delle norme sulla privacy da parte dei medici di base al momento di informare gli assistiti sull'uso che verrà fatto dei loro dati e sui diritti loro riconosciuti dalla legge. Il modello di informativa, elaborato dopo aver ascoltato le osservazioni formulate dalle categorie di medici consultate, intende valorizzare il rapporto personale tra medici di base ed assistititi, e riguarderà anche trattamenti effettuati da altre figure sanitarie correlate, come il sostituto del medico o del pediatra, lo specialista, il farmacista. Nel modello sono indicati gli elementi essenziali che devono essere forniti una tantum agli assistiti. I pazienti devono sapere, in particolare, che senza il loro specifico consenso il medico non può rendere noto a familiari o conoscenti le loro condizioni di salute, e che
devono essere specificamente informati di usi che presentino rischi particolari (sperimentazione controllata di medicinali, teleassistenza o telemedicina). In qualunque momento gli assistiti possono verificare come sono stati acquisiti i loro dati, se sono esatti e ben custoditi. I medici possono informare i pazienti a voce, per iscritto o affiggendo il testo dell'informativa nella sala d'attesa dell'ambulatorio. Il provvedimento del Garante rientra nel processo di semplificazione che l'Autorità sta portando avanti al fine di consentire una più agevole ed effettiva applicazione della normativa sulla privacy
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/semplificazione_medici/index.html


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PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DERIVANTI DALL'ESPOSIZIONE ALL'AMIANTO
Entra in vigore dal prossimo 26 settembre il decreto legislativo 25 luglio 2006, n. 257 recante: "Attuazione della direttiva 2003/18/CE relativa alla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il lavoro".
Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 211 dell'11 settembre 2006, stabilisce, tra l'altro, che il datore di lavoro debba adottare ogni misura necessaria per individuare la presenza di amianto nei materiali da usare. Prima dell'inizio dei lavori, il datore di lavoro deve presentare una notifica all'organo di vigilanza competente per territorio che dovrà comprendere una descrizione sintetica dei seguenti elementi: - ubicazione del cantiere; - tipi e quantitativi di amianto manipolati; - attività e procedimenti applicati; - numero di lavoratori interessati; - data di inizio dei lavori e relativa durata; - misure adottate per limitare l'esposizione dei lavoratori all'amianto.
Il decreto indica le procedure da seguire per ridurre al minimo l'esposizione dei lavoratori alla polvere proveniente dall'amianto o dai materiali contenenti amianto nel luogo di lavoro: il numero dei lavoratori che possono essere esposti alla polvere proveniente dall'amianto o da materiali contenenti amianto deve essere limitato al massimo possibile; i processi lavorativi devono essere concepiti in modo da evitare di produrre polvere di amianto o, se ciò non è possibile, da evitare emissione di polvere di amianto nell'aria; tutti i locali e le attrezzature per il trattamento dell'amianto devono essere sottoposti a regolare pulizia e manutenzione;i materiali che rilasciano polvere di amianto, o che contengono amianto, devono essere stoccati e trasportati in appositi imballaggi chiusi; i rifiuti devono essere rimossi dal luogo di lavoro il più presto possibile in appropriati imballaggi chiusi, sui quali deve essere apposta un'etichettatura indicante che contengono amianto.
Detti rifiuti devono essere successivamente trattati ai sensi della vigente normativa in materia di rifiuti pericolosi.
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/amianto_protezione_rischi/index.html


PROGETTO "DIGI SCUOLA" PER LO SVILUPPO NELLE SCUOLE DELLE NUOVE TECNOLOGIE
È stato firmato il 15 settembre 2006 l'accordo tra il Ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, e il Ministro per le Riforme e l'Innovazione nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, per lo sviluppo delle nuove tecnologie nel mondo della scuola. Il progetto, finanziato per 25,9 milioni di euro dal CIPE, ha la durata di 18 mesi (giugno 2006 - dicembre 2007) e coinvolge 550 scuole superiori, per un totale di 33.000 studenti e di 3.300 docenti, di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia. Obiettivi del progetto sono: a) l'introduzione di metodologie didattiche innovative al servizio dei docenti, con adeguata formazione degli insegnanti relativamente all'utilizzo delle nuove tecnologie; b) introduzione alla nuova didattica basata sui contenuti digitali (learning object); c) la creazione di un mercato elettronico dei contenuti digitali per la didattica; d) lo sviluppo dell'industria italiana di contenuti digitali di qualità, adottando
elevati standard tecnologici e linee guida pedagogico-didattiche; e) la diffusione dell'alfabetizzazione digitale nel nostro Paese; f) la riduzione della dispersione scolastica.
L'introduzione delle nuove tecnologie nella didattica riveste un'importanza strategica per lo sviluppo del "Sistema Paese", particolarmente in tre ambiti: sociale, perché le competenze tecnologiche sono un fattore indispensabile per la partecipazione alla vita della società, in campo lavorativo e per la tutela delle categorie più deboli; pedagogico, perché le nuove tecnologie hanno enormi potenzialità per migliorare il processo didattico e l'apprendimento da parte degli studenti; economico, perché l'utilizzazione delle nuove tecnologie può senz'altro favorire lo sviluppo del settore ICT. Sul portale www.digiscuola.it saranno disponibili contenuti didattici digitali, concepiti per integrare la tradizionale attività di insegnamento, dove i docenti potranno scegliere liberamente - nell'ambito dell'autonomia scolastica - il materiale più adatto alle esigenze della classe e dei singoli studenti. È possibile accedere al progetto anche dal portale del Ministero della Pubblica Istruzione,
www.istruzione.it.
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/digi_scuola_2006/index.html

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WORKSHOP E GUIDA SU "FINANZIAMENTO DI NATURA 2000"
Al fine di fornire un efficace supporto agli Stati Membri nell'individuazione ed utilizzo delle forme più opportune di co-finanziamento comunitario per l'implementazione di "Natura 2000", la Commissione Europea ha lanciato lo scorso anno il progetto "Financing Natura 2000: guidance and workshop", affidato al consorzio formato da WWF (World Wildlife und), NOVA (Institute for Ecological and Political Innovation) e IEEP (Institute for European and Environmental Policy). Nell'ambito di tale progetto è stato pubblicato il manuale: "Guida al finanziamento di Natura 2000", e sono stati programmati workshop nazionali nei diversi Stati membri. Scopo del manuale è di promuovere l'integrazione degli obiettivi di conservazione di habitat e specie, e la gestione di Natura 2000, negli strumenti di programmazione regionali e nazionali relativi al periodo 2007-2013. Esso si rivolge in primo luogo alle autorità nazionali e regionali responsabili della programmazione di tali strumenti, ma
costituisce anche un utile strumento per tutti i soggetti coinvolti nell'implementazione della Rete "Natura 2000". Vi sono segnalate, infatti, le opportunità di co-finanziamento con i diversi fondi comunitari per ogni tipologia di attività, e viene data una descrizione sintetica dei principali Fondi Comunitari.
In Italia si svolgeranno due Workshop, a Milano il 26 settembre 2006, a Palermo il 29 settembre 2006. Essi avranno, tra l'altro, l'obiettivo di: fare un resoconto sull'attuale stato della programmazione nazionale relativa agli strumenti di finanziamento comunitari, e sullo stato di implementazione della Rete "Natura 2000" a livello nazionale; creare opportunità per il confronto tra i soggetti consapevoli delle azioni necessarie a realizzare gli obiettivi di conservazione nei siti "Natura 2000" e soggetti coinvolti nella preparazione dei programmi a livello nazionale e regionale.
I workshop si rivolgono a tutte le autorità responsabili dei programmi di finanziamento nazionali e regionali relativi al periodo 2007-2013 e ai soggetti coinvolti nell'implementazione della Rete "Natura 2000", fra i quali: i Ministeri delle Politiche agricole, alimentari e forestali, dell'Ambiente e tutela del territorio e del mare, dello Sviluppo economico, dell'Università e della Ricerca, le Regioni, i rappresentanti delle aree protette, degli enti gestori dei siti "Natura 2000", delle associazioni ambientaliste e delle categorie interessate alla materia (agricoltura, pesca, proprietà terriera, turismo, caccia).
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/natura_2000/index.html







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