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Inserito il - 15/07/2022 : 09:40:47 Contrasto mentale per evitare l'ottimismo ingenuo
Il contrasto mentale è una strategia molto utile per favorire quella moderata dose di ottimismo di cui abbiamo bisogno per alimentare la nostra motivazione. Spieghiamo in cosa consiste questa tecnica e trarne il massimo vantaggio.
Il contrasto mentale è un esercizio e una prospettiva che aiuta a vedere le cose da un punto di vista più realistico. Diventa un ottimo strumento per raggiungere gli obiettivi e si oppone, in una certa misura, all’ingenuo ottimismo.
Molti testi parlano dei benefici dell’ottimismo senza specificare, tuttavia, che si verificano a determinate condizioni. A volte si crede che basti “pensare positivo” affinché tutto vada bene. Ciò non è solo ingenuo, ma in molti casi può anche essere controproducente per il raggiungimento degli obiettivi.
Così come un atteggiamento positivo e la speranza di buoni risultati aiutano a raggiungere qualsiasi obiettivo, non è meno importante vedere i limiti della realtà. Il contrasto mentale serve proprio ad adottare una prospettiva più aderente ai fatti, piuttosto che seguire il corso degli eventi per fortuna o per inerzia.
Un idealista è uno che, notando che una rosa odora meglio d’un cavolo, ne conclude che se ne possa cavare una minestra migliore. -Henry Louis Mencken-
Il contrasto tra desideri e fatti può aiutarci a individuare dove andare.
Ottimismo ingenuo
Essere ottimisti è salutare in quanto si tratta di un senso di speranza essenziale. Anche se le cose vanno male, la fede non si spegne. Questa è una prospettiva straordinariamente motivante.
Il problema si presenta quando la persona si aspetta che la rotta cambi e che il destino indirizzerà il timone verso quel luogo in cui le sue aspettative saranno soddisfatte. Questi percorsi mentali sono molto lontani dalla riflessione, necessaria per modificare l’inerzia degli eventi.
“Dato che la volta scorsa ho avuto sfortuna, questa volta avrò fortuna e il destino mi restituirà ciò che in passato non voleva concedermi”. Molte persone credono che buona e cattiva sorte debbano essere bilanciate, ma la verità è che non è detto che il destino sia disposto a pagarci tutto ciò che ci deve.
Attenzione, perché non stiamo dicendo che a volte lasciare scorrere gli eventi non sia importante. Diciamo che è importante essere preparati ad apportare correzioni di rotta quando necessario. Rispettiamo quel flusso naturale, ma interveniamo anche per riordinare o correggere il corso degli eventi.
Il contrasto mentale
Il contrasto mentale si riferisce all’esercizio di confrontare piani e desideri con i limiti oggettivi della realtà. Una cosa è ciò che vogliamo che accada, un’altra sono le possibilità effettive che ciò accada. Contrastare l’uno con l’altro aiuta a lavorare con una visione più obiettiva della realtà.
Ha senso abbassare i livelli di ottimismo? Il contrasto mentale serve a identificare meglio i punti deboli delle strategie adottate. Se visualizziamo un risultato negativo, chiediamoci perché potrebbe essersi verificato.
Rispondere a questa domanda darà spunti per interventi che aumentino le probabilità di ottenere il risultato che si desidera.
Il contrasto mentale serve a focalizzare maggiormente i fatti, ovvero la realtà.
I rischi dell’autosuggestione e dell’idealismo
Quando una persona dice a se stessa che tutto sarà eccellente, si impone anche una pressione che non solo può essere eccessiva, ma anche poco appagante. Pensare a una realtà e a un mondo in cui tutto è armonico, meraviglioso e idilliaco significa alzare troppo le aspettative, al punto da non raggiungerle mai.
L’ottimismo ingenuo porta spesso alla delusione. Ci si aspetta così tanto dalla realtà che alla fine nemmeno ciò che è positivo soddisfa le aspettative.
Per coloro i quali professano l’ottimismo come religione, si autosuggestionano. In casi estremi si ritiene che la forza della mente abbia il potere di trasformare gli aspetti negativi in positivi in un modo quasi magico.
È chiaro che una persona può immaginare un mondo roseo e decidere di viverci. Tuttavia, ciò priva delle preziose lezioni che sono implicite negli errori e nei fallimenti. In realtà, impariamo molto di più dalle volte in cui inciampiamo che dai successi.
Ovviamente, il contrasto mentale deve essere usato in modo sensato. C’è un vecchio adagio secondo cui è sempre bene “sperare nel meglio, ma prepararsi al peggio”. Ecco a cosa serve una prospettiva realistica.
Bibliografia
Batanero, C., & Díaz, C. (2015). Aproximación informal al contraste de hipótesis. Didáctica de la Estadística, Probabilidad y Combinatoria, 2, 207-214. Vera-Villarroel, P., Pávez, P., & Silva, J. (2012). El rol predisponente del optimismo: hacia un modelo etiológico del bienestar. Terapia psicológica, 30(2), 77-84.