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Inserito il - 11/03/2024 : 09:52:16 Differenze tra filosofia e psicologia
Mentre l'area psicologica studia il comportamento e la mente, l'area filosofica si interroga sui principi generali che regolano la nostra vita. Se volete saperne di più sulle loro distinzioni, continuate a leggere!
La psicologia e la filosofia hanno suscitato l’interesse delle persone nel corso della storia, nonostante le loro differenze. Entrambi analizzano e studiano aspetti essenziali della vita e dell’esperienza dell’essere umano, ma da punti di vista e approcci diversi.
In questo articolo illustreremo le differenze tra i due rami. Inoltre, impareremo, tra le altre cose, qual è l’oggetto di studio di ciascuno e i metodi che utilizzano per affrontarlo. Unisciti a noi!
Cos’è la psicologia e cos’è la filosofia?
La psicologia è lo studio della mente e della sua influenza sul comportamento. Attraverso di esso è possibile comprendere il funzionamento dei processi cognitivi, le disfunzioni mentali ed emotive, nonché migliorare il comportamento e aumentare il benessere in diversi ambiti e relazioni: scuola, clinica, azienda, tribunale, sport, famiglia, coppia, ecc..
Da parte sua, la filosofia è intesa, letteralmente, come «l’amore ( philo ) della saggezza (s ofía )». È lo studio delle questioni più elementari e fondamentali della vita umana: ragione, bellezza, conoscenza, moralità, linguaggio.
In altre parole, secondo la Reale Accademia Spagnola (RAE), quest’ultima “è l’insieme delle conoscenze che cercano di stabilire, in modo razionale, i principi più generali che organizzano e guidano la conoscenza della realtà, nonché il significato dell’azione umana.
Quali sono le principali differenze tra filosofia e psicologia
Sebbene all’inizio il rapporto tra filosofia e psicologia fosse molto stretto, con il passare dei decenni essi divennero sempre più differenziati. Vediamo in quali aspetti differiscono.
1. Oggetto di studio
Il filosofico è più interessato a rispondere a domande fondamentali sull’esistenza, la realtà, la moralità e la conoscenza. Il suo oggetto di studio si concentra, tra le altre cose, sulla messa in discussione dei principi che sono alla base dell’esperienza e della conoscenza umana.
Mentre la psicologia si concentra esclusivamente sullo studio della mente e del comportamento umano. L’analisi di questi fenomeni si basa, in misura maggiore, sul metodo scientifico.
2. Metodo
Per indagare il loro oggetto di studio, i filosofi utilizzano soprattutto la logica, l’analisi critica e il dibattito. Non dipendono tanto da metodi empirici o scientifici, ma dalla capacità del pensatore di ragionare e di costruire argomentazioni.
Da parte loro, gli psicologi, nella maggior parte dei casi, ricorrono a tali metodi. Tuttavia, utilizzano anche altre tecniche non empiriche o positiviste (fenomenologia, studi di casi, analisi ermeneutica, ricerca-azione) per analizzare la mente umana.
3. Approccio teorico di filosofia e psicologia
Ciò si basa sul consolidamento di argomenti logici. I filosofi partono da premesse fondamentali per esplorare gli aspetti che vogliono analizzare, come la verità, la realtà, la libertà, il senso della vita e del tempo.
Al contrario, gli psicologi generalmente tendono a supportare le loro teorie con dati empirici. Poiché si basano su una metodologia scientifica, le loro teorie partono dal particolare per formularne di più generali: il loro approccio è più induttivo.
4. Storia ed evoluzione
Un’altra differenza tra filosofia e psicologia è che la prima è molto più antica, infatti si dice che sia la madre di tutte le scienze. Le sue radici risalgono all’antica Grecia e si è evoluta nel corso dei secoli.
Sebbene all’inizio quella psicologica fosse un’area di studio più che quella filosofica, col tempo si separò fino a diventare una disciplina indipendente, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX. Questa rottura fu segnata dalla creazione del primo laboratorio di psicologia nel 1879, guidato da Wilhelm Wundt, presso l’Università di Lipsia.
5. Sottodiscipline
Li differenzia anche la suddivisione in aree di studio. La filosofia ha rami come la metafisica, l’etica, l’epistemologia, l’estetica, tra gli altri. D’altra parte, l’area psicologica è divisa in clinica, organizzativa, sociale, sportiva, educativa, forense…
6. Coscienza e mente
Il modo in cui ciascuna disciplina comprende la mente e la coscienza le distingue, anche se, a volte, possono esserci convergenze in cui si completano a vicenda. Da un lato, i filosofi si concentrano maggiormente sull’analisi della natura della coscienza, del libero arbitrio e della relazione tra mente e corpo da una prospettiva più concettuale.
Invece, gli psicologi si concentrano maggiormente sull’analisi empirica dei processi cognitivi e su come si evolvono durante il ciclo di vita. Allo stesso modo, indagano su come questi influenzano le emozioni e il comportamento e viceversa.
7. Filosofia e psicologia: applicazioni pratiche
Tra le differenze, si aggiunge che l’applicazione del filosofico non è pratica quanto quella psicologica, poiché è più focalizzata sull’argomentazione e sull’analisi logica e concettuale. Tuttavia, negli ultimi anni, hanno cominciato ad emergere nuove modalità di utilizzo nella vita quotidiana, come consulenze, laboratori specializzati e insegnamento della filosofia ai bambini.
Il campo psicologico, da parte sua, è più pragmatico, cerca cioè di applicare le sue conoscenze per risolvere problemi relazionali, comportamentali, cognitivi o emotivi che affliggono persone o gruppi. Ad esempio, può aiutare ad aumentare la produttività in un’azienda, fare una diagnosi clinica, migliorare i processi di apprendimento degli studenti, ecc.
8. Linguaggio teorico
Ci sono differenze anche tra il filosofico e lo psicologico perché nel primo viene utilizzato un linguaggio più personale. Invece di termini universali, è possibile che ogni formulazione concettuale fatta dai filosofi vari da uno all’altro, a seconda di come ciascuno li usa. Ciò genera diverse interpretazioni dello stesso argomento o concetto.
Nella seconda, invece, quando si ricerca la scientificità, si utilizza un linguaggio più standardizzato e consensuale. Questo linguaggio cerca di essere più chiaro, meno ambiguo e universale all’interno della comunità scientifica.
9. Prospettiva sulla conoscenza
La filosofia si interessa alle teorie della conoscenza (epistemologia) e si chiede come conosciamo la realtà e tutto ciò che ci circonda. Basandosi su logica, astrazione, concettualizzazione e problematizzazione, costruire teorie e argomenti.
Da parte sua, la psicologia si concentra sulla comprensione dei processi cognitivi utilizzati per conoscere e apprendere, e cerca di migliorarli se carenti. Può fare appello alle neuroscienze per comprendere il correlato biologico alla base dell’elaborazione dell’informazione e il suo successivo consolidamento come conoscenza del mondo.
Somiglianze tra i filosofia e psicologia
Ci sono fattori che uniscono la dimensione filosofica e quella psicologica e permettono loro, in un certo senso, di alimentarsi a vicenda. Esse nascono innanzitutto dall’interesse dell’uomo a comprendere la propria natura. Filosofi come Aristotele, Platone, Socrate, Epicuro, tra gli altri, riflettevano e studiavano la mente, la vita, la sofferenza e il comportamento umano.
Allo stesso modo, entrambi sono interessati a comprendere la mente e come funziona. I professionisti in questi campi esplorano il motivo per cui le persone si comportano in un certo modo. Un altro aspetto che li accomuna è l’indagine sulle percezioni, l’identità, l’interazione sociale e la coscienza.
Infine, hanno il potenziale per aiutare le persone a vivere e ad affrontare il disagio e le avversità; Psicologi e filosofi offrono modi per conoscere se stessi e godersi un’esistenza più piena.
Discipline che si sono evolute in direzioni diverse
In questo articolo abbiamo appreso che, nonostante l’origine comune di entrambe le discipline, sono diventate sempre più separate nel modo in cui comprendono e analizzano l’esistenza umana e i problemi che la affliggono.
Nonostante le loro differenze, la psicologia e la filosofia offrono prospettive molto interessanti su molteplici questioni esistenziali e sociali. Invece di continuare ad ampliare il divario tra loro, si dovrebbero creare spazi di dialogo in cui la conoscenza accumulata sugli esseri umani possa essere recuperata e arricchita.
Bibliografia
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