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Inserito il - 10/06/2024 : 08:58:00 Come funziona l'anestesia generale? Nuovi indizi su un enigma che dura da 180 anni
Uno studio svela qualcosa di più su come l'anestesia generale mette a dormire gruppi specifici di neuroni - meccanismo ancora non del tutto compreso. 10 giugno 2024 - Elisabetta Intini L'anestesia generale moderna ci fa dormire durante le operazioni chirurgiche da circa 180 anni. Tuttavia, anche se molti meccanismi del suo funzionamento sono ormai ben compresi, alcuni dettagli su come riesca a tenerci sedati a lungo senza farci risvegliare di soprassalto nel corso di un intervento rimangono ancora poco chiari. Uno studio sui moscerini della frutta pubblicato sul Journal of Neuroscience fornisce alcuni nuovi particolari sul meccanismo d'azione degli anestetici nel cervello.
INTERRUTTORE SU OFF. Lo studio, coordinato da Adam D. Hines, neuroscienziato dell'Università del Queensland, Australia, ha in parte confermato un fatto già noto, e cioè che l'anestesia agisca su specifici neuroni nel cervello - quelli eccitatori, normalmente responsabili di mantenerci in allerta e attivi durante la giornata. Di norma questi neuroni e quelli inibitori bilanciano le rispettive influenze regolando il nostro desiderio di riposare. Verso sera, l'attività dei neuroni inibitori sulle loro controparti diviene prevalente, e percepiamo la stanchezza. L'anestesia accelera il silenziamento dei neuroni eccitatori rapidamente e senza bisogno di coinvolgere quelli inibitori. Ecco perché l'anestesia ci mette letteralmente "a dormire".
STOP ALLE COMUNICAZIONI. Già, ma come mai restiamo - fortunatamente - addormentati nel corso dell'operazione? Come racconta Hines in un articolo divulgativo su The Conversation, negli ultimi vent'anni sono state proposte diverse possibili spiegazioni, ma tutte sembrano convergere sull'idea che i neuroni smettano di "parlarsi" quando il cervello è sotto anestesia generale. Il nuovo studio ha dimostrato che questa interruzione delle comunicazioni avviene solo per i neuroni eccitatori, e non per quelli inibitori.
Come mai? Hines ha cercato la risposta nel cervello dei moscerini della frutta (Drosophila melanogaster, un organismo usato come modello per gli studi di biologia), che ha osservato con un microscopio ottico a super risoluzione. A livello molecolare è parso chiaro che l'anestesia blocca l'abilità dei neuroni eccitatori di liberare neurotrasmettitori, messaggeri chimici come la dopamina, l'adrenalina e la serotonina che servono ai neuroni per comunicare. Ci riesce agendo su una proteina che neuroni eccitatori e inibitori esprimono in due versioni leggermente diverse.
SONNO GARANTITO. I risultati dello studio suggeriscono che i farmaci usati nell'anestesia generale causino una massiccia inibizione del cervello bloccando l'eccitabilità dei neuroni in due modi: non solo per metterci a dormire in prima battuta, ma anche per mantenerci dormienti a lungo.
https://www.jneurosci.org/content/early/2024/05/17/JNEUROSCI.0588-23.2024
da focus.it
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