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Inserito il - 02/10/2003 : 12:05:31
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Concepiti i qutrit
Université de Genève
Fisici dell'Università di Ginevra, hanno messo a punto un nuovo metodo per concepire “qubit”. Nei computer convenzionali l'elaborazione dei dati avviene con i criteri “zero” e “uno”. Ma nell'ambito della meccanica quantistica i processi mutano completamente: il valore zero e il valore uno in un bit quantico, o “qutrit”, può manifestarsi contemporaneamente. Con il nuovo metodo gli scienziati ginevrini sono riusciti a creare “qutrit” capaci di presentare i valori “zero”, “uno” e “due”, con la peculiarità inoltre di poterli inviare a distanze molto più rilevanti rispetto a quelle che si ottenevano in precedenza.
Quando ogni singolo “qubit” rispecchia il comportamento dell'altro anche se vi è fra loro una considerevole distanza, si considerano correlati o “entangled”. L'utilizzo dell'entanglement per inviare dati in modo sicuro rappresenta la principale prerogativa dei fisici. I “qutrit” infatti hanno la peculiarità di una correlazione molto più solida rispetto ai “qubit”. Ciò significa che i dati inviati con i “qutrit” sono molto meno soggetti a fenomeni di disturbo che solitamente incidono in maniera negativa sull'entanglement. Ne consegue una maggior potenzialità di trasmissione e a distanze nettamente maggiori.
Inoltre, Rob Thew, studente di dottorato facente parte del team scientifico dell'Università di Ginevra, ha concepito un innovativo metodo affinché i “qutrit” correlati possano essere generati, analizzati e controllati con maggior immediatezza e precisione. Il nuovo metodo prevede una possibile separazione, da dieci a più chilometri, delle coppie di fotoni. Un traguardo veramente entusiasmante se si pensa che, un anno fa circa, quando furono scoperti i “qutrit”, mediante l'impiego di cristallo di quarzo anziché fibre ottiche, la separazione era limitata a 1-2 metri, una limitazione rilevante che estrometteva il loro utilizzo dall'ambito delle comunicazioni.
Istituzione scientifica citata nell'articolo:
Université de Genève
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