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Inserito il - 14/10/2003 : 10:21:23
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Il gioco di Bonolis finisce in Tribunale. Il Codacons: «Telespettatori ingannati»
di red.
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=29652
13.10.2003
Il gioco di Bonolis finisce in Tribunale per iniziativa del Codacons, che chiede di «sequestrare e rendere pubblici i "basta" di "Domenica in" raccolti nell'ultima settimana attraverso telefonate ed e-mail del pubblico». L'associazione dei consumatori ha inviato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e all'Autorità delle comunicazioni, perchè la Rai «non poteva più cambiare le regole del gioco almeno fino alla comunicazione pubblica delle nuove procedure».
«Se la gente ha speso soldi per telefonare o inviare e-mail ha ora diritto - afferma il Codacons in una nota - di sapere l'esito del gioco. L'art. 640 del codice penale infatti prevede che ingannare un consumatore facendogli spendere soldi per un fine che poi viene annullato senza preavviso può costituire il reato di truffa, a parte l'obbligo di rispettare la buona fede degli utenti». E in questo modo viene «praticamente annullato il diritto dei teleutenti di dire basta a qualsiasi cosa essi vogliano».
Putroppo, per il Codacons Bonolis «ha ceduto al ricatto della politica».
Infatti l'"inversione di rotta" nel gioco (che prevede che ognuno possa mettersi in contatto con la trasmissione e dire a cosa farebbe volentieri a meno), è avvenuta dopo la prima puntata di Domenica In, durante la quale "I basta a Berlusconi" avevano stravinto sugli altri. Di qui la decisione di "filtrare" telefonate e e-mail, per non intaccare l'immagine (e la suscettibilità) del premier.
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