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Salute: Greenpeace, Troppi Veleni Nascosti In Case Italiane
Martedì 28 Ottobre 2003, 18:43
http://it.news.yahoo.com/031028/201/2i67w.html
Roma, 28 ott. (Adnkronos) - Veleni insospettabili nascosti nelle case degli italiani. L'allarme arriva da una ricerca di Greenpeace resa nota oggi, che ha analizzato la polvere delle case in Italia, Francia, Spagna, Germania e Slovacchia. Nelle particelle presenti all'interno delle abitazioni sono state riscontrate numerose sostanze tossiche, alcune anche cancerogene. Un analogo studio era stato compiuto sei mesi fa in Gran Bretagna e nei paesi scandinavi, ma quest'ultima ricerca ha evidenziato livelli ancora piu' allarmanti di ftalati e paraffine clorurate. In media, ogni grammo di polvere e' risultato contenere 1 milligrammo di cinque sostanze pericolose. Per questo l'associazione ambientalista chiede alla Commissione Europea, che domani presentera' la nuova normativa (REACH) sulla produzione e l'impiego di sostanze chimiche in Europa, di non perdere l'opportunita' di arrivare a una legislazione forte. Per le sostanze cancerogene, persistenti e bioaccumulanti e i distruttori endocrini, il REACH introduce la necessita' di un'autorizzazione, che dovrebbe essere rilasciata solo se il loro impiego venisse ritenuto indispensabile e non vi fossero alternative disponibili o se i rischi dovessero essere 'adeguatamente controllati'. Ma secondo Greenpeace per le sostanze altamente pericolose ''non esiste un controllo adeguato''.
E i veleni presenti in alcuni prodotti, si ritrovano poi nella polvere di casa. ''Per la prima volta - afferma Vittoria Polidori, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace - con la nuova legislazione le industrie dovranno fornire dati sulla sicurezza ambientale e sanitaria di 30.000 sostanze chimiche entro il 2016. Appena un terzo delle oltre 100.000 in commercio. E' il momento di pensare non solo a cosa respiriamo nell'ambiente esterno, ma anche in casa o in ufficio, dove passiamo il 90% della vita''. Le analisi di Greanpeace hanno rivelato sostanziali quantita' di alchilfenoli (composti alteranti il sistema ormonale, impiegati in cosmetici e prodotti per l'igiene personale) e ftalati (pericolosi per il sistema riproduttivo. Usati per rendere il Pvc soffice, sono risultati presenti in diversi beni di consumo quali giocattoli per bambini, ma anche interni delle macchine, cavi, vernici ed inchiostri). Ma anche di composti a base di bromo (usati come ritardanti di fiamma nei materiali infiammabili, con la proprieta' di alterare il sistema ormonale), paraffine clorurate (che possono essere cancerogene; usate nelle vernici, plastiche e gomme), composti organici dello stagno (immunotossici, usati per stabilizzare il PVC o per eliminare gli acri della polvere). ''Secondo i produttori, questi composti chimici, sono confinati nei beni di consumo e quindi non presentano rischi perche' non vengono rilasciati nell'ambiente, ma la ricerca - sostiene Greenpeace - mostra il contrario: se queste sostanze pericolose si ritrovano nella polvere, vuol dire che poi inevitabilmente le respiriamo, vi veniamo a contatto o magari le ingeriamo''.
(Mar/Adnkronos Salute)
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