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 Aria negli ambienti pubblici
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Inserito il - 16/11/2003 : 12:13:53  Mostra Profilo
Aria negli ambienti pubblici

di: Alberto Polli, pres. ASN e Sergio Gianolli, Dir. Standard Taurus SA


L’Associazione Svizzera Non-fumatori (ASN) in occasione della sua presenza a diverse fiere-esposizioni ha effettuato delle misurazioni del Particolato in collaborazione con la ditta Standard Taurus di Lugano, specializzata in misurazioni ambientali e filtraggio dell’aria. Il problema dell’aria che si respira all’interno in ambienti pubblici è di stretta attualità. Un Team dell’Università di Zurigo ha recentemente concluso un’indagine per conto dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) proprio sul tema del fumo passivo dove è emerso che la stragrande maggioranza della popolazione è infastidita dall’esposizione al fumo altrui. L’ASN ha promosso parallelamente delle misurazioni del carico di Particolato PM5 negli ambienti espositivi cantonali (Primexpo, Selezione Ambiente, Ti-Sana, Profumi e Sapori, Espoticino) rilevando il numero di polveri fini per litro presenti all’interno, in comparazione alle polveri fini che si trovavano all’esterno al momento della misurazione. Ne è scaturita una situazione che deve far riflettere. Sempre, all’interno, si è rilevato un particolato maggiore di quello esterno e a volte in misura allarmante: fino a 18 volte nell’ambiente espositivo ( 1 ) e fino a 25,6 volte nell’ambiente della ristorazione annessa alla fiera ( 2 ).

Se si considera il valore esterno giornaliero come base di ragionamento – che è poi l’aria che ognuno deve comunque respirare – con un valore uguale a 1, si è notato come l’aria interna (indoor) è carica di un certo numero di volte di particolato PM5 rispetto a quella esterna. Questo carico ambientale interno, dovuto principalmente al fumo di tabacco, infastidisce a livello fisico la maggior parte delle persone che si trovano in quell’ambiente. Fumare significa caricare l'aria di ulteriori sostanze inquinanti e se ciò avviene in un luogo chiuso questo atto è pregiudizievole alla salute non solo del fumatore ma anche del non-fumatore che per ragioni di lavoro o per altre ragioni deve condividere lo spazio comune. Infatti lo spazio espositivo è uno spazio, oltre che dedicato ai visitatori, anche un luogo di lavoro per tutti gli standisti, così come il ristorante è un luogo di lavoro per camerieri e gestori. Il problema del fumo passivo correlato alla protezione dei diritti di chi non fuma e non vuol fumare passivamente in un ambiente interno, è un argomento che viene sempre più spesso affrontato sul posto di lavoro e nel settore della ristorazione.

Recentemente i Medici per l’ambiente in collaborazione con la Società svizzera di pneumologia, con l’Associazione svizzera contro la Tbc e le malattie polmonari e con la Società svizzera di salute pubblica, hanno pubblicato “Inquinamento atmosferico e salute” dal quale abbiamo tratto lo spunto per sviluppare questo argomento. La Lega polmonare svizzera ha pubblicato un opuscolo “il fumo passivo, un rischio per la salute”. Le misurazioni sono state effettuate dalla ditta Standard Taurus SA di Lugano con il misuratore ParticleScan Pro che conta l'insieme delle polveri sottili sospese nell'aria fino ad un diametro di 5 micron, alcune abbastanza grosse da essere visibili ad occhio nudo, come fumo o fuliggine, altre individuabili solo per il tramite del microscopio elettronico. Si dice infatti PM5 quel particolato fino ad una dimensione di 5 micron, mentre il PM10 contempla le particelle fino a 10 micron. Profumi e Sapori è una di quelle poche fiere in cui il fumo all’interno è bandito e in questo ambito si è potuto verificare come un ambiente senza una netta separazione sia comunque saturo di fumo. Predisporre zone non-fumatori con una semplice segnalazione, senza una separazione fisica non serve a nulla. Lo si è potuto constatare nei due ristoranti: uno predisposto con una zona fumatori ben separata e l’altro senza nessuna separazione. Ebbene la quantità di particolato riscontrata nel ristorante protetto dal fumo era simile a quella esterna, mentre era ben 11 volte maggiore nel ristorante senza l’ambiente completamente separato.

Parallelamente l’ASN ha effettuato dei sondaggi tra i visitatori e gli standisti delle fiere cantonali a sapere se avessero apprezzato se all’interno dell’esposizione fosse stato limitato il fumo. Le risposte sono del tutto simili alle conclusioni evidenziate dallo studio dell’Università di Zurigo per conto dell’UFSP. La domanda è stata rivolta solo ai fumatori in occasione di Primexpo perché si dava per scontato che i non-fumatori avessero risposto affermativamente. Ebbene anche i fumatori hanno risposto nella misura del 61 % affermativamente. Solo 4 le risposte negative (1,5 %) mentre gli altri (36,9 %) sono rimasti indifferenti ma non si sono espressi negativamente. Un risultato interessante è stata la risposta affermativa di tutti i 271 fumatori intervistati (100 %) alla domanda: “se non si potesse fumare, frequenterebbe comunque una mostra-esposizione come questa ?”

Nell’ambito di Selezione Ambiente a Locarno è stata posta a più di 800 persone la domanda se ”apprezzerebbe se non si fumasse in un’area espositiva come questa mostra-mercato ?” ben l’81,2 % degli intervistati ha risposto di “sì, perché è una forma di rispetto verso gli altri” mentre il 49,6 % (le risposte possibili erano multiple) ha risposto “Sì perché l’aria sarebbe più salubre e si respirerebbe meglio”. Solo l’1,7 % (14 intervistati) ha risposto di “No, perché il divieto non sarebbe rispettato”. Risulta interessante segnalare come a Primexpo, grazie alla disponibilità degli organizzatori, si sia tentato con successo di limitare il fumo in un padiglione su 7 a disposizione semplicemente non installando i posacenere e con delle segnalazioni “grazie per non fumare”. L’aria è risultata migliore (meno Particolato che negli altri padiglioni) ed è stata percepita soggettivamente anche da un certo numero di fumatori che notoriamente sono poco sensibili alle variazioni di olfatto e di gusto. D’altra parte vi sono mostre-mercato dove gli organizzatori hanno bandito il fumo a soddisfazione sia dei visitatori, sia degli standisti e citiamo Espo-Professioni a Bellinzona, Espolama e Ti-Sana a Lugano, Blenio Bellissima e Profumi e Sapori a Dangio (ex-Cima Norma), Saperi e Sapori a Mendrisio (Mercato coperto). La sensibilizzazione promosso in questi anni ha portato a dei lievi risultati, purtroppo la soluzione sta solo nel rispetto di norme legislative di cui la Legge Sanitaria con l’art. 52 è stata precursore e ha contribuito pure ad un cambiamento di mentalità: “È considerato atto dannoso alla salute imporre l'aspirazione del fumo della combustione del tabacco o di altre sostanze a un non-fumatore in luogo chiuso di uso pubblico o collettivo”.

1 Selezione Ambiente 2002 a Locarno
2 Ti-Sana 2003 a Lugano

Per ulteriori informazioni:

Alberto Polli
Presidente Associazione Svizzera Nonfumatori - ASN
Casella postale n. 4
CH-6963 Pregassona
Phone: +4191 9404445
Fax: +4191 9404444
Mobil: +4179 2400101
E-mail: asnf@swissonline.ch

www.nonfumatori.ch

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