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Inserito il - 02/02/2009 : 15:32:07
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Lezioni: Come Progettare e Realizzare i nostri Sogni
Un percorso alla scoperta delle potenzialità del pensiero e del desiderio dell'essere umano attraverso gli insegnamenti della Psicologia dello Yoga
Relatore: Marco Ferrini (Ph.D. Psychology). Professore incaricato di Colleges e Universities Americani. International Affiliate of the American Psychological Association
Corso serale in 3 lezioni tenute presso l'Aula Magna Fondazione Studi Bhaktivedanta - via Gramsci 64, Ponsacco (PI).
Le lezioni saranno tenute dalle ore 20.30 alle ore 22.30 nelle seguenti date: 25 Febbraio, 4 - 11 Marzo 2009
10-12-18-21 Febbraio Presentazioni a Tema (per maggiori dettagli vedere il depliant)
depliant 1 http://www.c-s-b.org/n/ponsacco_25-02-2009a.jpg
depliant 2 http://www.c-s-b.org/n/ponsacco_25-02-2009b.jpg
Lettura consigliata:
Pensiero Azione Destino http://www.csbstore.com/it/index.php?main_page=product_info&products_id=15
Informazioni
Segreteria CSB
tel. 0587 733730 cell. 320 3264838 fax 0587-739898 secretary@c-s-b.org
www.c-s-b.org
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Inserito il - 02/03/2009 : 11:07:17
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Mercoledì 25 febbraio presso l'Aula Magna della Fondazione Studi Bhaktivedanta, si è svolta la prima lezione del Corso “Come Progettare e Realizzare i nostri Sogni”, tenuto da Marco Ferrini, Fondatore e Presidente del CSB.
L'uomo di oggi, tutto pragmatismo ed esteriorità, sembra non avere più tempo per sognare. Il sogno, la poesia, la creatività sottraggono tempo alle cose concrete, alle cose che contano. Non si comprende, però, che dietro alla concretezza che molti di noi rincorrono, si celano dinamiche più sottili e molto più importanti. Dovremmo dare il giusto peso alle nostre dinamiche interiori, in quanto desideri, idee, pensieri e sogni sono alla base degli eventi fisici che poi si manifestano nelle nostre vite.
Sebbene quando si parla di sogni, generalmente si pensa a qualcosa di astratto o addirittura evanescente, dovremmo invece riconsiderare la realtà del sogno da una prospettiva diversa, quella che porta poi a concretizzarlo. Portare il sogno da una dimensione sottile ad una dimensione empirica è una sorta di alchimia – ha spiegato Ferrini – un'alchimia possibile se impariamo a sognare progettualmente. Sogno e progettualità sono in contrasto tra loro? Niente affatto, anzi, sono inscindibilmente collegati se vogliamo che i nostri sogni scendano dal mondo platonico delle idee e diventino parte della nostra realtà. Il sogno è perseguitato da un killer che può assumere differenti volti: la paura. Sebbene la paura sia solo un fantasma della mente, riesce in maniera concreta a rovinare la vita di molti facendoli retrocedere, desistere dall'attualizzazione dei propri progetti, prospettando conseguenze spaventose quali, ad esempio, la critica, l'abbandono, la solitudine, la malattia o altro ancora. Inibito dalla paura il soggetto diventa mediocre, insicuro e inconcludente, e non riesce a realizzare i propri desideri. Per evitare che la paura saboti i nostri sogni dobbiamo intensificare il nostro desiderio, renderlo acceso, intenso, vibrante, ed accompagnarlo al nostro sentire. In questo modo è possibile attivare energie in grado di manifestare esteriormente ciò che desideriamo. E' possibile, ed è molto efficace, sognare ad occhi aperti, aiutandosi con una visualizzazione attiva, visualizzando come vorremmo vivere, con chi e facendo che cosa. Meditare in maniera vibrante sul nostro modello ideale ci consentirà, in tempi variabili, di trovarci dove vogliamo essere.
La lezione, dal risvolto quantomai pratico e coinvolgente, è sfociata naturalmente in uno stimolante scambio di domande e risposte, nel corso del quale sono stati approfonditi temi quali il sogno illusorio e il sogno realizzabile, come poter sognare in due e condividere lo stesso stile di vita, come vincere la paura, attraverso quale processo si trasforma la realtà. Le immagini proiettate, le spiegazioni fornite, gli scambi tra il relatore e il pubblico e il dessert finale hanno offerto a tutti i presenti una serata utile e piacevole, ricca di insegnamenti che, a cavallo tra la tradizione millenaria dei Veda e la moderna psicologia, possono costituire una prima, solida base di lavoro per cominciare a dare sostanza ai nostri desideri più forti e alle nostre istanze più profonde.
Ulteriori dettagli e susseguenti spiegazioni nella seconda lezione, prevista per mercoledì 4 marzo presso la stessa Sede, alle 20.30.
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Inserito il - 13/03/2009 : 15:03:35
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Mercoledì 11 marzo, presso l'Aula Magna della Fondazione Studi Bhaktivedanta è proseguito, con la seconda lezione, il Corso tenuto da Marco Ferrini “Come Progettare e Realizzare i nostri Sogni”. Riprendendo brevemente gli argomenti trattati nella lezione precedente, il relatore ha continuato sviluppando ulteriormente il tema, complesso e determinante per la vita di ciascun individuo.
E' essenziale comprendere che, come affermano le Upanishad, noi diventiamo così come desideriamo. La mente e il cuore delle persone – ha spiegato Ferrini – sono pieni di immagini che lavorano contro di loro e che realizzano le loro profezie negative. La struttura psichica, infatti, non distingue se la persona sogna, pensa, teme ad occhi aperti o ad occhi chiusi, ma elabora le immagini che le vengono passate e “pianifica” tenendo conto di quelle. I pensieri automatici, rigidi e ripetitivi tarpano le ali alla creatività, alla progettualità, alla capacità di sognare e di realizzare i sogni. La fiducia, la fede e, che dire, l'ardente devozione, infondono al contrario serenità, coraggio e Amore per il creato e le creature. Le nostre paure possono essere giustificate (avere una causa oggettiva), oppure ingiustificate. In quest'ultimo caso spesso sono dovute ad indecisioni, dubbi ed abitudini che ormai si sono innescate nel comportamento individuale. Queste paure inducono il soggetto a crearsi degli alibi ai quali aggrapparsi strenuamente, favorendo lo sviluppo di malattie psicofisiche e soprattutto impedendo la realizzazione dei sogni.
Come già spiegato nella prima lezione, anche per sognare in modo costruttivo occorre progettualità. Ma non basta: un altro ingrediente fondamentale è la priorità. Non si possono mettere in cantiere troppi sogni tutti insieme, magari tra loro contraddittori: così facendo ci sentiremo soltanto privati di energie e non riusciremo ad ottenere ciò che desideriamo. Un sogno che ha buone probabilità di diventare realtà dovrebbe quindi essere ben definito, avere un orientamento evolutivo e avere un piano di realizzazione, che può essere integrato strada facendo. La forza motrice, comunque, rimane il desiderio intenso; se il desiderio è debole, tiepido, anche ostacoli tutto sommato poco rilevanti avranno la meglio.
In questa occasione, come in quella precedente, lo scambio avvenuto durante la parte dedicata a domande e risposte è stato intenso ed ha consentito approfondimenti rilevanti. Tra gli argomenti sollevati e sviluppati quello degli insuccessi utilizzati per rimettersi in viaggio con più lucidità e vigore, le paure inconsce, i sogni, il karma e la volontà divina, sogni da realizzare e pessimismo, stati coscienziali e piani di realtà e, infine, l'influsso variabile dei pianeti sugli individui.
La serata si è lietamente conclusa con il consueto dessert e con l'appuntamento per mercoledì 18 marzo presso la stessa Sede, alle 20.30, per la terza ed ultima lezione del Corso.
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