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 Evento: Seminari: Psicologia del Ciclo della Vita
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Inserito il - 17/05/2010 : 10:37:09  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Seminari: Psicologia del Ciclo della Vita

Come trasformare un momento di crisi in un'occasione di crescita ed evoluzione

Napoli, Sabato 5 Giugno 2010 ore 9.30-13.00; 15.30-19.00
Sala Biblioteca ABC (Associazione Benessere e Cultura) - via Donizzetti 2a Vomero, Palazzo Funicolare Centrale

Relatore: Marco Ferrini, Fondatore e Presidente del Centro Studi Bhaktivedanta

Seminario Esperienziale

Lettura consigliata:
Psicologia del Ciclo della Vita
http://www.csbstore.com/it/index.php?main_page=product_info&products_id=13

locandina



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Inserito il - 11/06/2010 : 17:13:49  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Care Amiche e cari Amici,

Sabato 5 giugno 2010 si è svolto a Napoli il Seminario di Marco Ferrini sul tema: “Psicologia del Ciclo della Vita”.

Così ha esordito Ferrini: “Per riuscire a comprendere la psicologia del ciclo della vita, occorre in primo luogo liberarsi da quei pregiudizi che inducono a considerare di valore o esistente solo ciò che è visibile con i limitati strumenti psicofisici. Non attacchiamoci a ciò che vediamo come se fosse tutto. Il mondo visibile è una proiezione del mondo invisibile, che costituisce l’origine e il fondamento di ciò che percepiamo con i sensi. Ciò è spiegato dai rishi vedici, dai grandi profeti, ed anche da scienziati moderni come David Bohme che hanno dimostrato l’esistenza di un ordine implicito che è la struttura di base dell'ordine esplicito”.

Ferrini ha proseguito spiegando che nei Veda vengono descritti tre livelli di realtà: satyam è la realtà o verità relativa, che ha valore nel contingente ; ritam è la realtà sul piano cosmico e tattva è la realtà più elevata che attiene al piano spirituale. Per conoscere profondamente noi stessi e la natura del mondo in cui viviamo, è importante giungere fino alla realizzazione di quest'ultimo più elevato livello di realtà che include e trascende i precedenti e dà senso ad ogni manifestazione sensibile nel micro e nel macrocosmo.
Secondo gli insegnamenti della tradizione indovedica, la natura originaria di ogni essere è spirituale, immutabile ed eterna. La morte non implica l’estinzione della coscienza individuale, ma il disgregarsi della struttura fisica nella quale l’essere si trova durante l’esistenza incarnata.
Nella Bhagavad-gita II.13 Krishna spiega ad Arjuna:

"Come l'essere incarnato passa, in questo corpo, dall'infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia, così nel momento della morte passa in un altro corpo. Il saggio non si turba per questo cambiamento.”
Attraverso un percorso spirituale, ha spiegato Ferrini, possiamo sperimentare in questo mondo, qui ed ora, di appartenere ad una dimensione trascendente rispetto a quella psicofisica. Questa esperienza libera dalla paura della morte, ci fa sperimentare una gioia ineffabile e un gusto superiore, l’originario gusto della Vita.

Impariamo a chiederci: quali sono i benefici che apporta il morire? Questa domanda sottende una visione della morte ribaltata rispetto a quella imperante, ma solo se ci poniamo in questa prospettiva possiamo scoprire l'utilità della morte quale passaggio da una dimensione di esistenza ad un'altra che ci permette di continuare il nostro viaggio evolutivo. In questo senso, se sviluppiamo la giusta consapevolezza, la morte può trasformarsi in un’occasione straordinaria per fare un salto di qualità, per varcare quella soglia che ci proietta in nuove e più elevate visioni e verità.
Per acquisire tale consapevolezza, occorre imparare ogni giorno a morire, realizzando che solo ciò ci permette di rinascere. Ogni giorno, infatti, possiamo morire a cattive abitudini, a difetti della personalità per rinascere ad un bene più grande, sempre più elevato, fino a riscoprire quell'Amore universale rivolto verso tutti e verso ogni cosa e che tutto collega alla sua origine divina.
Dopo la sessione del mattino, in cui Ferrini ha approfondito gli argomenti suddetti ed altri rispondendo ad alcune domande dei partecipanti, il Seminario è proseguito nel pomeriggio con un'intensa esperienza di Visualizzazione meditativa. Le persone presenti hanno espresso le loro paure collegate alla morte e Ferrini ha indicato soluzioni e prospettive per superarle.
Con le seguenti parole egli ha concluso la Visualizzazione e il Seminario: “Meditando sull'impermanenza di questo mondo, potete aprirvi alla realizzazione di ciò che non muta, che è eterno e che è l'essenza stessa del nostro essere e della nostra vita. Tale realizzazione dissipa ogni paura, così come le tenebre si dileguano in presenza della luce.”
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