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Inserito il - 13/09/2003 : 18:36:03
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Microsoft: Windows è ancora a rischio di virus
Il consiglio per fronteggiare l'emergenza: scaricare l'«antidoto»
11 settembre 2003 - Corriere.it
I vertici del colosso informatico annunciano di aver scoperto un nuovo buco nel sistema operativo che mette a rischio gli utenti WASHINGTON - L'annuncio è di poche ore fa: «Attenzione», hanno avvertito i vertici della Microsoft, «abbiamo rilevato un nuovo buco critico nel sistema operativo di Windows che potrebbe consentire eventuali intrusioni». Malintenzionati, insomma, potrebbero entrare nel computer, guadagnarne il controllo, cancellare dati e installare programmi indesiderati.
COME DIFENDERSI - Per fronteggiare la nuova crisi Microsoft chiede ai propri utenti di correre ai ripari installando «l'antidoto» che si può scaricare gratis su http://www.microsoft.com/security/protect/default.asp . «Chiediamo ai nostri clienti di scaricare assolutamente il "patch" per evitare qualsiasi problema» dice Jeff Jones, uno dei responsabili Microsoft.
L'AVVISO - L'annuncio del nuovo buco nel sistema operativo e del consenguente rischio virus è stato dato poco prima della testimonianza al Congresso di un manager di Microsoft sulle nuove misure per migliorare la sicurezza dei suoi prodotti. Phil Reitinger, senior security strategist di Microsoft, ha testimoniato alla Commissione Riforme Tecnologiche della Camera dei Deputati Usa: «Microsoft - ha spiegato - è impegnata nel rafforzare il software e renderlo meno vulnerabile a possibili attacchi informatici. Per definizione non esiste alcun software completamente sicuro».
COME PUO' ACCADERE L'ATTACCO - L’errore di programmazione permette agli hackers di ottenere il pieno controllo del computer della vittima. Gli esperti sostengono che il problema è molto simile a quello che lo scorso mese ha provocato la diffusione del virus W32.Blaster, il quale era riuscito a infettare milioni di computer in tutto il mondo - portando alla chiusura temporanea di alcuni enti governativi americani - nel giro di pochi giorni.
11 settembre 2003 - Corriere.it
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