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Inserito il - 11/05/2011 : 11:41:47
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Seminari: La Ricerca di Armonia nelle Relazioni
Come gestire Pensieri, Emozioni e Sentimenti per sperimentare la Gioia e l'Amore.
Arco (TN), Sabato 18 Giugno 2011 ore 16.30-19.30 e Domenica 19 Giugno 2011 ore 6.30-18.00 Centro di Meditazione Kushi Ling - Alle Fontane, Laghel di Sopra, 19, Arco (TN)
Relatore: Marco Ferrini, Fondatore e Presidente del Centro Studi Bhaktivedanta
depliant 1 http://www.c-s-b.org/n2/trento_18-06-2011a.jpg
depliant 2 http://www.c-s-b.org/n2/trento_18-06-2011b.jpg
Sconto del 10% per iscrizioni effettuate prima del 30 aprile 2011
Informazioni e Prenotazioni
Claudio Ravagni 393 2461973
Segreteria CSB tel. 0587 733730 cell. 320 3264838 secretary@c-s-b.org
www.c-s-b.org
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Inserito il - 18/05/2011 : 10:39:20
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“Se comprendiamo il significato di questa preghiera che rievoca le qualità dei sei Gosvami, realizziamo che questa lode contiene la struttura di sapere fondamentale per portare armonia nelle relazioni. Il seminario di oggi dovremmo farlo condurre ai sei Gosvami di Vrindavana, e così faremo. Mi ispirerò alla loro saggezza; invoco le loro benedizioni affinché ci aiutino a svelare il segreto dei segreti, la chiave per entrare in armonia con noi stessi e con gli altri: amare Dio e in Dio amare ogni creatura; farsi umili servitori per favorire il bene di tutti. Senza questo impegno costante, le relazioni non durano, si rovinano; tutto si disperde e si confonde in una tristezza senza fine.” Siamo arrivati a Torino. Inizia il seminario. Ci sono una cinquantina di persone. Sin da subito entriamo in un clima di sintonia, di genuina cordialità, quasi di confidenza. Diverse tra queste persone hanno già partecipato ad alcune video-conferenze introduttive al seminario. Si percepisce una buona predisposizione. Ferrini comincia a parlare e tutti noi entriamo in un laboratorio: cominciamo a lavorare profondamente su noi stessi, sulle nostre relazioni. L'energia spirituale che percepiamo ci infonde coraggio, forza, fiducia; gli insegnamenti che ascoltiamo ci aiutano a far luce nel nostro mondo interiore, ci suggeriscono come fare per realizzarci nel nostro sé, nell'incontro con gli altri e con Dio. “Come superare le amarezze e le delusioni nelle relazioni? Come non rimanere agganciati dai processi mentali distruttivi nostri e altrui? Come possiamo assumerci responsabilità nelle relazioni senza cadere nella trappola delle aspettative/pretese? Per assumersi delle responsabilità dobbiamo fare progetti, ma per avere successo è fondamentale che si abbiano aspettative aperte, non rigide. Le incognite all'interno delle relazioni sono infinite, dunque fissarsi nevroticamente sulla realizzazione di un progetto nella forma in cui lo avevamo inizialmente concepito non può che produrre blocchi e sofferenza. Occorre che immaginazione e desideri non siano condizionati dalla rigidità”. “L'universo è regolato non solo da forze fisiche ma anche da leggi etiche, tra cui quella della remunerazione di ogni azione. La nostra coscienza è dunque il giudice più severo ed ineludibile”. “Quando aiutiamo gli altri ad evolvere, sperimentiamo naturalmente una profonda soddisfazione, ben superiore rispetto all'eccitazione effimera dei sensi, perché quella soddisfazione ci fa intravedere la realtà oltre i condizionamenti”. Marco Ferrini prosegue spiegando in che modo è possibile portare armonia nelle relazioni: in primo luogo attraverso la pratica delle virtù (sattva-guna). Descrive dunque le caratteristiche fondamentali di tamas, rajas e sattva. “Tamas paralizza le relazioni, rajas le fa scintillare ma come fuochi di paglia, mentre sattva le costruisce su basi armoniose e solide, che durano nel tempo. La consapevolezza spirituale si rafforza se incrementiamo nella nostra personalità la componente sattvica, che affina le facoltà superiori e rende accessibili anche i mondi invisibili, quelli che sono oltre la percezione sensoriale ma che costituiscono il fondamento anche del mondo in cui viviamo. Se chiedessimo ad un saggio: “Qual è la disgrazia più grande?”, questi ci risponderebbe: “Essere inconsapevoli”. Nella consapevolezza non c'è disgrazia, qualsiasi cosa accada. La persona consapevole, infatti, coglie il senso di ogni cosa, di ogni evento, perché nella vita tutto ha senso, nell'universo tutto ha uno scopo evolutivo. Sta a noi coglierlo”. “Nelle relazioni è importante imparare l'arte di “comportarsi come se io fossi te”, perché ci aiuta a capire l'altro, ad entrare dentro la sua solitudine, la sua paura, nella sua riflessione esistenziale, nelle sue più intime e profonde aspirazioni. E' fondamentale entrare in empatia, immedesimarsi con la persona senza però fondersi in essa, perché solo in questo modo possiamo offrirle il nostro contributo, valorizzando i suoi pregi e aiutandola così a superare le sue debolezze. Nelle relazioni dobbiamo ricercare l'anima, il collegamento tra il nostro sé e il sé dell'altro, liberandoci dalle zavorre. Quali sono le più gravose? Gli attaccamenti egoistici, a causa dei quali la psiche entra in distorsione. La nostra è una sfida continua alle tendenze distruttive”. “Quando pensiamo di migliorare la nostra posizione a danno di altri, stiamo danneggiando noi stessi. Quando pensiamo di qualificarci squalificando altri, in realtà squalifichiamo noi stessi. Quando incolpiamo altri dei nostri insuccessi, abbiamo già incolpato noi stessi”. “Se impariamo a correggerci comprendendo che il bene altrui non è differente dal nostro e se coltiviamo l'umiltà, quella autentica, superando arroganza e orgoglio, possiamo gradualmente entrare in contatto con la nostra originaria matrice divina, sentire che la bellezza ci pervade e che noi non ne siamo proprietari ma beneficiari. Siamo strumenti di quella forza divina che crea la bellezza dentro e fuori di noi e che è l'unica vera gioia che possiamo sperimentare in questo mondo e condividere con gli altri. Lungo questa via, ardua e in salita, ma che ci conduce alla meta, possiamo realizzare il vero diamante della vita: l'Amore che si esprime attraverso il servizio e la devozione a Dio e a tutte le creature (Bhakti). Nel picco della sua evoluzione Dante dice: “Mi sento come una ruota che gira senza sforzo”, ed è l'Amore che fa girare quella ruota! La Bhakti è la regina che regna incontrastata sulle titaniche forze della natura e la devozione e il servizio sono gli strumenti migliori per realizzare questo divino supremo Amore. Prosperano quelle relazioni che si riferiscono ad un principio superiore, che si consolidano nel servizio alle creature e a Dio, perché ciò le salva dalle limitazioni, ambivalenze e conflittualità intrinseche alla natura umana. La Bhakti non è un'astrazione, non è il portato di un movimento religioso; è una forza che attraversa l'universo e che ogni essere può riscoprire in sé come la sua reale essenza”.
La nostra salvezza e felicità non sono possibili senza il rapporto con gli altri; senza gli altri non possiamo nemmeno misurare il nostro pensiero e il valore delle nostre azioni. Ogni forma di individualismo selvaggio, esasperato, è causa di dolorosi conflitti. Allo stesso tempo occorre stare attenti a non dipendere passivamente dagli altri creando legami che ostacolano la nostra ed altrui evoluzione. Tale equilibrio nei rapporti con gli altri è insegnato dalla scienza dello Yoga. Individualità e libertà sono due componenti fondamentali del patrimonio umano che debbono essere coltivate come il nostro bene supremo; senza di esse anche una vita materialmente opulenta si risolverebbe in un fallimento. Sviluppando la nostra individualità e la nostra libertà possiamo realizzare quei principi ideali di giustizia e di amore cui noi tutti aspiriamo.
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