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Inserito il - 15/11/2024 : 09:58:57
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Funzione espressiva del linguaggio: definizione ed esempi
Questa funzione del linguaggio è un potente catalizzatore per generare empatia e comprensione nelle nostre interazioni quotidiane, permettendoci di esprimere liberamente ciò che sentiamo.
Quando parliamo, non solo diamo informazioni, ma condividiamo anche ciò che sentiamo. Ogni giorno, quando parliamo con amici, familiari o colleghi, esprimiamo le nostre emozioni senza rendercene conto. Questa è la funzione espressiva o emotiva del linguaggio, utilizzata per mostrare gioia, tristezza o rabbia…
Condividiamo con voi a cosa serve, quali sono le sue caratteristiche e come si riflette nelle interazioni quotidiane. In questo modo capirai perché è così importante migliorare le nostre relazioni e la comunicazione con gli altri.
Qual è la funzione espressiva del linguaggio?
Questo tipo di funzione nella comunicazione si concentra sulla visualizzazione delle emozioni e dei sentimenti di chi parla. Attraverso esso è possibile condividere ciò che pensiamo e come ci sentiamo in un dato momento.
Ad esempio, esprimere “sono molto emozionato” o “mi sento triste” utilizza il linguaggio per esprimere un’esperienza interna piuttosto che trasmettere un fatto oggettivo. Questo aspetto è vitale per stabilire connessioni emotive con gli altri. Quando qualcuno si lamenta o festeggia qualcosa, applica la funzione espressiva del linguaggio, che permette ad altre persone di comprendere il proprio stato emotivo.
L’eminente psicologo e linguista Karl Bühler fu uno dei primi a sottolineare l’importanza di questa funzione nella sua teoria del linguaggio. Secondo Bühler la lingua adempie a tre funzioni: la funzione espressiva, che rivela lo stato interno di chi parla; il ricorso, che mira a influenzare il destinatario; e il rappresentante, che descrive la realtà.
Ciò servì come base al filologo e linguista russo Roman Jakobson per ampliare successivamente la teoria, aggiungendo altre tre funzioni e perfezionandone l’analisi, creando il modello oggi più conosciuto; Anche loro sono fondamentali per comprendere come usiamo la lingua in diversi contesti:
Funzione espressiva o emotiva: serve ad esprimere i sentimenti, le emozioni o lo stato interno del mittente. Esempio: “Sono molto emozionato!” Funzione appellativa o conativa: influenza il comportamento del destinatario, dando ordini o facendo richieste. Esempio: “Chiudi la porta”. Funzione referenziale o rappresentativa: comporta la trasmissione di informazioni oggettive sul mondo o la descrizione di fatti. Esempio: “Oggi è lunedì”. Funzione poetica: si concentra sulla forma del messaggio, spesso per scopi estetici. Esempio: “Il cielo è azzurro come il mare”. Funzione metalinguistica: è quella di spiegare o chiarire aspetti della lingua stessa. Esempio: “Con ‘ipotetico’ intendo qualcosa che è un presupposto.” Funzione fatica: si tratta di stabilire, prolungare o interrompere la comunicazione, oppure verificare che ci stiamo esprimendo chiaramente: “Mi senti?” “Ciao, va tutto bene?”
Caratteristiche principali
La funzione espressiva del linguaggio utilizza parole, scrittura e gesti. Ciò non solo arricchisce le interazioni personali, ma aiuta anche a costruire connessioni più profonde e autentiche. Queste sono le principali caratteristiche che lo definiscono.
1. Concentrati sulla prima persona singolare
Le espressioni di solito si concentrano su ciò che sente o pensa chi parla, quindi l’uso di “io” è comune per trasmettere esperienze, emozioni e pensieri, il che rende la comunicazione più personale e intima.
2. Funzione espressiva del linguaggio: tono soggettivo ed emotivo
La comunicazione assume un carattere soggettivo, dove chi parla riflette la propria prospettiva, rendendo il messaggio unico e legato alle proprie esperienze.
Invece di trasmettere fatti oggettivi, l’attenzione si concentra su come il mittente vive una situazione, da cui nasce una comunicazione carica di emozioni e percezioni individuali.
3. Uso frequente di interiezioni, esclamazioni e aggettivi valutativi
La funzione espressiva si avvale di risorse linguistiche come aggettivi espressivi, intensificatori e vocativi per evidenziare ciò che dice l’oratore.
Questi elementi, in frasi del tipo “che gioia!” o “Sono esausto”, aggiungi intensità al messaggio, il che aiuta a comunicare lo stato interno del mittente in modo più chiaro e forte.
4. Rilevanza dello stato emotivo di chi parla
Le parole, al di là del loro significato letterale, acquisiscono una sfumatura speciale a seconda delle emozioni vissute da chi parla. Ad esempio, la stessa frase può essere detta con entusiasmo, tristezza o rabbia, il che cambia completamente il suo impatto sulla comunicazione.
Questo contesto emotivo è essenziale affinché gli altri possano comprendere non solo ciò che viene detto, ma anche come e perché viene detto.
Esempi della funzione espressiva del linguaggio in diversi contesti quotidiani Questa funzione del linguaggio si manifesta frequentemente in situazioni di comunicazione quotidiana, arricchendo le nostre interazioni. Presentiamo alcuni esempi:
Conversazioni tra amici
«Non posso credere quanto fosse fantastico il film! “Mi ha fatto ridere così tanto.” «Sono molto grato per il vostro sostegno in questo momento difficile. “Significa molto per me.” «Quanto mi emoziona sapere che stai per diventare papà! “Non vedo l’ora di incontrare il bambino.”
Messaggi di testo
“Oggi mi sento un po’ triste, volevo solo condividerlo con voi.” «Non ho parole per descrivere quanto mi è piaciuta la festa di ieri sera. È stato fantastico! «Sono così felice del risultato del mio esame! “Mi sento molto sollevato dopo tanti sforzi.”
Riunioni familiari
“Sono orgoglioso di tutti i risultati di ciascuno.” «Vedere i bambini giocare mi riempie di gioia. “Quei momenti sono quelli che contano davvero.” “Mi sento un po’ distante da tutti ultimamente, vorrei che potessimo passare più tempo insieme.”
Risoluzione dei conflitti
“Voglio che tu sappia che il tuo commento mi ha ferito, non mi aspettavo che tu lo dicessi.” “Ho la sensazione che tu non mi ascolti e questo mi fa sentire sottovalutato nella nostra relazione.” “Mi sento frustrato quando le mie opinioni non vengono prese in considerazione nelle decisioni della squadra.” Funzione espressiva del linguaggio:
Reti sociali
«Oggi è stata una giornata estenuante. “Ho bisogno di ricaricare le mie energie per andare avanti.” “A volte ho solo bisogno di un momento per piangere e liberare tutto ciò che ho immagazzinato.” «Mi sento così fortunato ad avere amici così incredibili nella mia vita. Ti amo tanto!
Rilevanza della funzione espressiva del linguaggio nelle interazioni sociali
La funzione espressiva è essenziale per connettersi emotivamente con gli altri e generare empatia. Quando condividiamo ciò che sentiamo, permettiamo agli altri di capirci meglio , il che rafforza i legami e crea un ambiente di fiducia.
Esprimerci in questo modo ci aiuta a sfogarci e facilita una comunicazione più fluida e autentica, contribuendo al nostro benessere emotivo. In tempi di conflitto, questa funzionalità diventa uno strumento potente. Dire qualcosa di semplice come “Mi sento ferito quando mi ignori” rivela lo stato emotivo di chi parla e invita l’altro a riflettere sulle proprie azioni, semplificando il percorso verso una risoluzione più comprensiva.
Inoltre, comunicare onestamente i nostri sentimenti è fondamentale per chiarire le incomprensioni e costruire relazioni sane e rispettose. Quando siamo aperti su ciò che proviamo, creiamo uno spazio in cui gli altri si sentono sicuri di fare lo stesso.
Una grande risorsa per comunicare
Le emozioni sono una parte essenziale della nostra esperienza umana e la funzione espressiva del linguaggio ci dà l’opportunità di condividerle. Attraverso esso, ci liberiamo dai fardelli emotivi e creiamo ponti che ci collegano con coloro che ci circondano.
Riconoscendo e valorizzando l’importanza di esprimere i sentimenti, non solo arricchiamo le relazioni, ma promuoviamo anche un ambiente più aperto e solidale. Ricorda che abbracciare questa dimensione quando comunichiamo ci permette di vivere in modo più autentico e più vicino agli altri.
Bibliografia
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