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 Inserito il - 25/11/2024 : 10:16:26
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Iniziativa di lavoro: 7 strategie per svilupparla
Le persone proattive, decise e flessibili sono molto apprezzate dalle aziende. Ma come sviluppare l'iniziativa lavorativa? Te lo diciamo.
Quali qualità pensi che una persona debba svolgere in un lavoro? Tutto dipende dal lavoro specifico, ma probabilmente pensi che debba essere responsabile, flessibile e meticolosa. Questo è vero, tuttavia, il panorama della società e delle aziende è cambiato e non è più sufficiente essere un dipendente efficiente. C’è una caratteristica che può portarci a distinguerci ed è l’iniziativa lavorativa.
Questa competenza professionale è una delle più richieste dalle organizzazioni per i vantaggi che comporta. Una persona con iniziativa lavorativa, a parità di altri fattori, di solito si sente più motivata e impegnata nel proprio lavoro, motivo per cui è una grande risorsa quando si tratta di innovare e proporre miglioramenti nei processi interni.
Ma cos’è esattamente l’iniziativa lavorativa? Cosa possiamo fare per svilupparlo? Ne parliamo qui sotto.
L’iniziativa lavorativa è un punto preso in considerazione nei colloqui di selezione.
Iniziativa di lavoro: una competizione del 21° secolo
Per comprendere l’importanza dell’iniziativa lavorativa dobbiamo dare uno sguardo all’attuale mercato del lavoro. Durante l’era industriale, i compiti erano più monotoni e ripetitivi, richiedevano rigore e precisione, ma non tanta curiosità e creatività. Oggi la globalizzazione e i progressi tecnologici ci collocano in un panorama molto diverso in cui le competenze trasversali sono fondamentali.
Ai lavoratori viene richiesto di apportare ciò che non è meccanizzabile, come la resilienza, il lavoro di squadra, l’empatia o la capacità di adattamento. E, naturalmente, l’iniziativa lavorativa. Questa qualità è intesa come la volontà di proporre e sviluppare cambiamenti, miglioramenti o adattamenti che abbiano un impatto positivo sui processi, sulle dinamiche o sui risultati dell’organizzazione.
È la capacità di osservare l’ambiente e segnalare cosa si può fare per differenziarsi dalla concorrenza, ottimizzare i processi lavorativi o migliorare la motivazione e l’ambiente di lavoro. E avere iniziativa non significa solo proporre nuovi prodotti o servizi, ma avere una visione globale che ci permetta di individuare dove e come possiamo intervenire per ottenere progressi.
Chiavi per sviluppare l’iniziativa di lavoro
L’iniziativa lavorativa dei dipendenti avvantaggia le organizzazioni perché consente loro di reinventarsi, avanzare e ottenere risultati migliori; ma è positivo anche per la persona, poiché si sentirà più utile, preziosa, motivata e soddisfatta nel lavoro quotidiano. Tuttavia, vale la pena ricordare che è qualcosa per il quale non ci preparano.
La scuola tradizionale ci spinge ad essere soggetti passivi, destinatari di informazioni e di ordini. Fin da piccoli abbiamo imparato a fare ciò che era giusto e necessario, ma il pensiero critico, la curiosità o l’iniziativa non sono stati incoraggiati in noi. Pertanto, da adulti, può essere difficile per noi implementare queste competenze nell’ambiente di lavoro. Possiamo però migliorare in questo senso adottando alcuni accorgimenti:
Non accontentarti di obbedire
Sappiamo che in un lavoro siamo pagati per svolgere una serie di compiti prestabiliti, ma questo non significa che dobbiamo accontentarci di “coprire la quota”. Trova un modo per garantire che i risultati siano di qualità superiore e che il processo sia più semplice e piacevole per te.
Piccoli cambiamenti volti a migliorare l’ambiente di lavoro o a rendere il modo di lavorare più semplice ed efficiente possono fare la differenza. Pertanto, non ristagnare e adottare una disposizione di osservazione per individuare ciò che può essere migliorato.
Avere un atteggiamento proattivo
L’iniziativa lavorativa diventa molto importante nei momenti difficili. E invece di lamentarci, lamentarci o demotivarci, ci porta a essere resilienti e flessibili, a collaborare e cercare soluzioni.
Questo atteggiamento è molto apprezzato da capi e colleghi, poiché contribuisce al bene comune e promuove un buon ambiente all’interno dell’organizzazione. Inoltre, se anticipi possibili problemi e suggerisci modi per prevenirli, il tuo successo sarà ancora maggiore.
Cerca di rimanere motivato
I risultati sono significativamente migliori quando la persona è realmente coinvolta nel compito e si diverte in ciò che fa. Per questo motivo è importante prendersi cura del proprio umore e sapere come regolare le proprie emozioni per rimanere motivati.
Non tutti i giorni ci sentiamo ugualmente ispirati, ma possiamo cercare il modo in cui questo compito che diventa già ripetitivo e monotono abbia uno stimolo e ci arricchisca a livello personale. Alzare il livello di difficoltà o attuare determinati cambiamenti può essere la sfida di cui abbiamo bisogno per rimanere attivi e coinvolti nel nostro lavoro.
Perdere la paura del rifiuto
L’iniziativa lavorativa richiede il coraggio di proporre, suggerire e partecipare. Avere la propria voce e farla sentire non è sempre così semplice, poiché alla maggior parte di noi è stato insegnato a seguire gli ordini e a stare attenti quando si intraprende qualsiasi iniziativa. Tuttavia, perdere la paura del rifiuto ti consentirà di offrire quel feedback di cui l’azienda potrebbe aver bisogno per migliorare. Abbiamo tutti commenti e opinioni interessanti con cui contribuire.
Osserva il tuo atteggiamento
Quando facciamo parte di un’organizzazione non solo contribuiamo con il nostro lavoro fisico, creativo o intellettuale; contribuiscono anche a noi (positivamente o negativamente) con la nostra energia e il nostro atteggiamento.
Una persona positiva, gentile, empatica e collaborativa ha un grande valore in un gruppo di lavoro, poiché diffonde entusiasmo e crea un ambiente di lavoro piacevole. Pertanto, lavorare su questi punti di forza personali può essere una buona decisione.
Mostra una buona disposizione
Ci sono molte opportunità che si presentano in cui possiamo mostrare iniziativa. Ad esempio, quando sono richiesti volontari per un progetto, o semplicemente offrendo il nostro aiuto o sottolineando che siamo disponibili a collaborare su compiti che non fanno necessariamente parte del nostro normale lavoro. Questo può aprire le porte alla promozione, aiutarci a migliorare i rapporti con i colleghi e permetterci anche di sviluppare nuove competenze e ampliare le conoscenze.
Dai valore al tuo lavoro
Infine, come vedete, l’iniziativa lavorativa richiede di dare qualcosa in più a quanto comunemente ci si aspetta da noi. Una quantità extra di energia, tempo o sforzo. Ciò non avviene necessariamente cercando una ricompensa specifica, ma è importante sapere come valorizzare il nostro lavoro e tutto ciò che contribuiamo e possiamo contribuire all’organizzazione.
Se non diamo valore a questo sforzo, se non lo facciamo notare, possiamo cadere nella frustrazione e nell’insoddisfazione. Pertanto anche l’ottenimento del riconoscimento fa parte del processo.
L’iniziativa lavorativa significa anche valorizzare ciò che facciamo al lavoro, il nostro contributo e il nostro impegno.
Anche le aziende e le organizzazioni influenzano l’iniziativa di lavoro
Le linee guida di cui sopra sono rivolte a persone di un livello particolare, in modo che possano, con i loro comportamenti e atteggiamenti, mostrare maggiore iniziativa. È importante però ricordare che non tutti gli ambienti sono favorevoli alla coltivazione di questa qualità. Le aziende devono essere aperte alle opinioni dei propri lavoratori, devono ascoltare le loro voci e dare spazio alle loro idee e suggerimenti.
Inoltre, è importante che riescano a incentivare e motivare i propri team, offrendo opportunità di promozione e piani di ricompensa. Altrimenti, se la buona disposizione è unilaterale, non si andrà lontano. Fare uno sforzo in più in un ambiente che non lo apprezza o non lo valorizza non è piacevole per nessuno. Tuttavia, sviluppare la tua iniziativa lavorativa ti consentirà di aumentare la fiducia in te stesso e, magari, cercare o crearti nuove opportunità in cui continuare a crescere professionalmente.
Bibliografia
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