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Inserito il - 29/03/2025 : 12:15:12
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I fasci ultrasonici manderanno in pensione cuffie e auricolari?
Un team di scienziati ha studiato un modo per ascoltare qualsiasi suono senza cuffie, grazie ai fasci ultrasonici che promettono di eliminare dispositivi da indossare. 24 marzo 2025 - Simone Valtieri
Immagina di ascoltare la tua musica preferita senza cuffie, con il suono che sembra materializzarsi nell'aria, ascoltandolo solo tu e da nessun altro intorno. Sembra fantascienza, ma non lo è: un team di ricercatori della Pennsylvania State University, infatti, ha sviluppato una tecnologia che crea delle "enclavi sonore", ossia zone circoscritte in cui fasci ultrasonici si incrociano, producendo suoni udibili solo in punti specifici dello spazio.
Questa innovazione è stata su Proceedings of the National Academy of Sciences USA e promette di rivoluzionare l'esperienza audio, eliminando la necessità di indossare dispositivi scomodi o ingombranti e offrendo un'alternativa invisibile alle soluzioni tradizionali.
ONDE CHE SI PIEGANO. Questa futuristica tecnologia si basa sul funzionamento calibrato di due fasci ultrasonici, normalmente impercettibili all'orecchio umano, che vengono fatti piegare attorno agli ostacoli presenti nell'aria fino a incontrarsi in un punto preciso. Solo in quel punto verrà riprodotto il suono udibile, e per sostituirsi agli attuali dispositivi, dovrà essere indirizzato quanto più precisamente possibile ai nostri padiglioni auricolari.
Gli ultrasuoni operano a frequenze superiori ai 20 kilohertz, soglia massima dell'udito umano, e vengono già usati in ambito medico. La vera novità introdotta dal team del professor Yun Jing, esperto di acustica, è stata combinare fasci ultrasonici con materiali stampati in 3D capaci di modellare le onde sonore, permettendo loro di congiungersi nel punto d'incrocio e di generare così le enclavi sonore, senza bisogno di cuffie o altoparlanti tradizionali.
TEST RIUSCITO. Per dimostrare il funzionamento della loro invenzione, i ricercatori hanno posizionato due emettitori di ultrasuoni, larghi poco più di quindici centimetri e rivestiti con speciali metamateriali, e li hanno fatti convergere dietro la testa di un manichino. Quando un fascio piegato a destra si incrociava con uno piegato a sinistra, le onde ultrasoniche interferivano tra loro, lasciando alle loro spalle una traccia sonora udibile di 500 hertz.
Come test, i ricercatori hanno trasmesso il celebre coro Hallelujah tratto dal Messiah di Friedrich Händel, creando una zona d'ascolto invisibile e perfettamente localizzata. Nonostante la qualità audio sia ancora migliorabile, il tasso di pressione generato dalle onde è risultato ben al di sotto dei limiti di sicurezza stabiliti dalla Fda (la Food and Drug Administration statunitense), rendendo la tecnologia promettente per un futuro utilizzo.
FUTURO WIRELESS. Le potenziali applicazioni di questa geniale intuizione sono numerose: dall'intrattenimento domestico, dove ogni spettatore potrebbe godere del proprio audio senza disturbare gli altri, fino alle auto, creando zone di ascolto separate per guidatore e passeggeri.
Jing prevede di affinare la tecnologia con algoritmi di machine learning per perfezionarne la qualità del suono e ampliarne le possibilità d'uso.
Sebbene la strada verso una diffusione su larga scala sia ancora lunga, un'innovazione del genere apre le porte a un futuro in cui il suono verrà percepito quasi per magia, liberando le nostre orecchie da oggetti e accessori oggi imprescindibili, ma già pronti a essere etichettati come vintage dalle nuove generazioni.
https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.2408975122
https://www.youtube.com/watch?v=BEFlHdP6CJ4
da focus.it
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