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 Evento: Stage di Psicomotricità relazionale di Conoscenza
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manuela
Membro liv.0


Regione: Emilia Romagna
Prov.: Bologna
Città: bologna


2 Messaggi

Inserito il - 30/10/2006 : 20:27:10  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
ASSOCIAZIONE OLOS - BOLOGNA
PSICOMOTRICITA’ RELAZIONALE DI CONOSCENZA I° livello

Un'esperienza che vi porterà ad incontrare le parti di voi stessi che ancora non conoscete.

Il corso in week-end di tre giorni – 24-25-26 Novembre 2006
Venerdì : ore 18.00 alle 22.00
Sabato : ore 14.00 alle 20.00
Domenica : ore 10.00/13.00 - 15.00 / 18.00.
C/o La fattoria la Quercia di Fagnano – Monteveglio (BO) Colline Bolognesi.
Costo del corso 180 euro.
Conduttore : Ki Romj.

I partecipanti devono portare block notes- penna, indossare indumenti comodi e non sintetici, felpa, calzini antiscivolo.

Il corso verrà programmato al raggiungimento di almeno 10 iscrizione con un massimo di 20 partecipanti.

Per info inscrizioni e prenotazione Agriturismo telefonare a :
Manuela 335 6685031 – Simona 328 8636231 o scrivere ass-olos.bo@libero.it



Cos'è: qualche definizione
L'attività psicomotoria è una disciplina educativa, rieducativa e terapeutica che considera la globalità della persona ed utilizza il movimento per interagire con essa. È una modalità di approccio e di attività a mediazione corporea, che tende a facilitare o a ricostituire gli aspetti mancanti, interrotti o compromessi della comunicazione della persona con se stessa, con l'altro e con il mondo circostante.
La "globalità" dell'esperienza psicomotoria durante le prime tappe dello sviluppo esprime l'unione inscindibile tra il movimento, il pensiero e la vita affettiva per i quali l'unico luogo possibile è il proprio corpo. Il corpo diventa dunque la via attraverso cui vengono sollecitate ed impartite le informazioni che il soggetto è stimolato a sentire, elaborare e trasformare in idee, esperienze e vissuti. I movimenti compiuti, le posture, i ritmi adottati, il tono muscolare, raccontano di emozioni, blocchi, frustrazioni, inibizioni.
Nella seduta di psicomotricità ci si propone di stimolare la persona ad agire e provare piacere nel far ciò che gli interessa, favorendo uno sviluppo più armonico della persona. Viene presa in considerazione la globalità dell'essere umano, unione della struttura somatica, affettiva e cognitiva; e preferita la modalità tonico-emozionale di essere al mondo, dove, nell'espressione di se stessi, il gesto anticipa ed integra il linguaggio.
Durante la seduta psicomotoria, al fine di creare una situazione di benessere, fiducia e sicurezza per i partecipanti, lo psicomotricista propone attività motorie basate su giochi da vivere insieme.
Cosa accade durante una seduta?
Durante la seduta il conduttore psicomotricista struttura gradatamente gli spazi, definisce una sequenza di attività ed una logica temporale. La persona che partecipa alla seduta si sente rassicurato nel ritrovare spazi, luoghi, tempi e materiali a lui noti, da dove ripartire nel percorso di gioco ed apprendimento, evolvendo anche da un punto di vista cognitivo. Attraverso lo spazio della seduta lo psicomotricista si propone quindi di accogliere e rispondere adeguatamente alle richieste profonde di favorirne gli aspetti creativi e la formazione del pensiero.
Tenendo conto che l'attività psicomotoria è qualcosa di unico e diverso per ogni incontro, si possono comunque distinguere rituali, regole e tempi definiti:
- un momento iniziale in cui i partecipanti sono raccolti in cerchio, viene loro annunciato il materiale a disposizione e ricordate le regole del gioco (legate soprattutto al rispetto degli altri, di se stessi e del luogo);
- la seduta psicomotoria vera e propria in cui i partecipanti scelgono il materiale a disposizione per giochi di tipo sensomotorio e simbolico;
- un momento finale di dialogo su quanto avvenuto durante il gioco, di rappresentazione grafica e manipolativa, al fine di tradurre la propria emotività in linguaggi diversi e più accessibili.
La sala di psicomotricità
Solitamente si tratta di una palestra. Prima di accedere alla sala ci si prepara, indossando un abbigliamento comodo e togliendosi le scarpe. Tale abitudine consente di separare, anche attraverso i gesti, il "fuori" (la vita all'esterno, regolata da tempi e leggi proprie) ed il "dentro", lo spazio cioè in cui il piacere dell'individuo viene riconosciuto e trova la sua massima espressione nello sperimentare, creare, agire, comunicare.
La sala di psicomotricità si presenta ordinata, con gli oggetti presenti ben distribuiti: cuscini di stoffa colorata dalle varie forme e grandezze, magari impilati in alte torri; materassi capienti e morbidi, dagli spessori variabili; tessuti di svariate tonalità, raccolti, disposti in una cesta oppure aperti sul pavimento; cerchi di differenti grandezze; palloni, palline di spugna o plastica, maxi palloni ideali per il dondolio; spalliere o plance adatte per compiere salti e per stimolare la ricerca della verticalità, bastoni, moduli in legno per costruire torri, case ed altro ancora, un grande specchio dove incontrare la propria immagine e quella degli altri partecipanti; carta, colori, plastilina, argilla… tutto ciò che consente di esprimere le emozioni vissute durante l'attività, con un linguaggio anche non verbale. È dunque il luogo in cui esprimersi attraverso proprie modalità, da quelle più inibite a quelle meno controllate, accettando e canalizzando la pulsionalità.
La seduta psicomotoria si svolge in uno spazio e in un tempo costanti, è cadenzata da un rito iniziale, da uno finale e dalla presenza costante dei materiali proposti e delle persone che conducono il percorso; è il luogo della spontaneità e della libertà d'azione.



antonelli manuela
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