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Inserito il - 16/11/2006 : 12:37:06
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Sedici anni di Web; registrare da Youtube; scanner "musicali";galateo postale
__Sedici anni di World Wide Web__
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "davide" e "pgolfari".
13 novembre 1990, ore 15:17:00 GMT. Sedici anni fa. Questa è la data di ultima modifica della più vecchia pagina Web di Internet ancora esistente, che vedete in tutto il suo spartano splendore nella versione blog di questo articolo e potete visitare qui:
http://www.w3.org/History/19921103-hypertext/hypertext/WWW/Link.html
L'indirizzo non è più quello originale, ma il contenuto è invariato.
La pagina in questione fa parte di quelle realizzate sul primissimo server Web, nxoc01.cern.ch, successivamente ribattezzato info.cern.ch, che ospitò anche la prima pagina Web in assoluto, il cui indirizzo originale era http://nxoc01.cern.ch/hypertext/WWW/TheProject.html. Oggi la potete contemplare qui in una versione leggermente modificata:
http://www.w3.org/History/19921103-hypertext/hypertext/WWW/Link.html
E a proposito di primissimo server Web, nella versione blog ne trovate una foto: un computer NeXTcube, 8 mega di RAM, 256 mega di disco magneto-ottico, processore a 25 MHz. No, non sono errori di battitura. Confrontate queste specifiche con quelle del vostro attuale computer e chiedetevi perché diavolo continua ad essere lento.
Fra l'altro, la foto non mostra _un_ computer NeXTcube, ma proprio l'esemplare sul quale girarono quelle prime pagine Web: è il computer appartenuto a Tim Berners-Lee e Robert Caillau, i due padri del Web. Quella macchina è la madre. E il papà di NeXTcube è un certo Steve Jobs. Il sistema operativo delle macchine NeXT gettò le basi per Mac OS X.
Il fatto che quell'antica pagina web sia ancora leggibile dai browser e dai computer di oggi nonostante siano passati sedici anni (un'eternità in informatica: nel 1990, se ricordate, furono introdotti i telefonini ETACS in Italia e fu presentato Windows 3.0) è un tributo eccezionale a due concetti spesso trascurati della tecnologia.
Il primo è che gli standard aperti e gratuiti generano ricchezza: fu la scelta di Berners-Lee e Caillau di pubblicare le specifiche, non chiedere royalty e concedere a tutti il libero uso dei loro standard di definizione delle pagine HTML a permettere la rapidissima adozione e diffusione del Web. Chi aveva tentato altre strade "chiuse" per le reti telematiche aveva creato tanti giardini cintati fra loro incompatibili, come Prodigy, Genie, Compuserve e tanti altri nomi che ormai sono stati dimenticati. Internet, invece, resta, e si è dimostrata un volano economico infinitamente più potente di tutti quei costosi giocattoli basati su "standard" inventati a capocchia da ciascuna azienda apposta per non essere compatibili con la concorrenza e fidelizzare a forza il cliente.
Il secondo è che i formati aperti e gratuiti restano leggibili; quelli proprietari no. Provate ad aprire, con i programmi di oggi, un documento scritto sedici anni fa con un programma di grafica o di elaborazione testi: potreste avere seri problemi, se avete usato per quel documento un formato che (come è probabile) non è più supportato dal software attualmente in circolazione. Quella pagina web di sedici anni fa, invece, è perfettamente leggibile. Come faranno gli storici del futuro a capirci, se tutto quello che lasciamo loro in eredità è un'accozzaglia indecifrabile di bit?
__Lo scanner che suona Beethoven, come registrare da Youtube, e un po' di Netiquette__
Versione blog: http://attivissimo.blogspot.com/2006/11/radio-scanner-musicali-registrare.html
La puntata di martedì scorso (15/11) del Disinformatico (RSI, Rete Tre, alle 11) si occupa dell'indagine antibufala su un curioso filmato che mostra uno scanner "musicale", delle tecniche per salvare i filmati pubblicati da Youtube e siti analoghi prima che passi la scure della censura o del diritto d'autore, e di un po' di regole di base per l'uso della posta.
_Registrare i videoclip di Youtube e altri siti di video_
Da quando è stato comperato da Google, Youtube è nel mirino dei titolari dei diritti sui video musicali e spezzoni di film e telefilm che hanno fatto la fortuna del sito. Prima erano tutti contenti di ricevere pubblicità gratuita ai propri programmi; ora che Youtube ha il portafogli bello grasso, si svegliano e reclamano di essere "compensati" persino quando qualcuno usa una canzone di sottofondo in un proprio video personale.
Così spariscono molti video musicali introvabili, i filmati scomodi con le bugie dei politici di tutti i paesi, gli spezzoni di televisione che nessuno osa più trasmettere, e anche (e in questo caso forse è meglio) i video dei dementi che commettono atti vandalici o molestano chi è in realtà molto più intelligente di loro. Ci sono insomma molte ragioni per voler salvare un videoclip prima che sparisca o semplicemente per vederlo quando non si è collegati a Internet.
Una tecnica semplice per registrarli è quella di immettere l'indirizzo del videoclip in siti come Keepvid.com, che restituiscono un link che consente di salvare sul proprio computer il file video in formato Flash Video (FLV). Se usate Firefox, potete ottenere lo stesso risultato usando estensioni per Firefox come OOk. Questo file si può poi leggere con programmi gratuiti come FLV Player (per Windows) o VLC (multipiattaforma) e convertire in altri formati con programmi come Replay Converter (Windows), iSquint (Mac) o mplayer/ffmpeg (Linux).
Trovate tutti i link a questi programmi nella versione blog di questo articolo.
_Antibufala: il video di uno scanner che "suona" Per Elisa di Beethoven__
Molti hanno pensato che si trattasse di una burla ben confezionata, ma il videoclip è autentico: si tratta di una funzione presente negli scanner HP Scanjet e descritta qui:
http://www.ganjatron.net/misc/scanjet/scanjet.html http://www.eggheaven2000.com/detailed/718.html
Qui ci sono le istruzioni per l'Inno alla Gioia (a qualcuno, in HP, piace Beethoven):
http://winterwolf.co.uk/hpsj5p
Non è l'unico caso di funzioni nascoste negli apparecchi di ogni genere, tant'è che queste chicche hanno un nome (easter egg) e ci sono siti appositi per condividerle, come Eeggs.com.
__Netiquette (galateo) per l'e-mail: ecco in sintesi i consigli dati durante il programma__
-- sicurezza: ricordate che il mittente di un messaggio può essere falsificato molto facilmente, per cui non fidatevi dell'indicazione apparente del mittente prima di aprire un allegato o dare per buono del contenuto di un messaggio.
-- allegati: evitate quelli inutili. Se dovete mandare un testo non impaginato, copiatelo e incollatelo nel corpo del messaggio: non allegatelo sotto forma di documento separato (tipicamente Word), perché diventa molto più pesante e obbliga il destinatario ad avere il programma corrispondente e a lanciarlo soltanto per leggere il vostro messaggio. Se ripetete quest'operazione decine di volte al giorno, diventa rapidamente una grande scocciatura.
-- ancora allegati: chiedete il permesso prima di inviarli. Chi riceve può essere collegato a Internet a bassa velocità (magari col cellulare) e magari paga per ogni bit che riceve.
-- allegati adulti: se l'allegato è magari di natura un po' adulta, avvisate il destinatario, in modo che non lo apra in situazioni potenzialmente imbarazzanti. Se gli fate gemere di piacere il computer portatile intanto che è sull'autobus o in ufficio, non credo vi ringrazierà.
-- evitate la posta in formato HTML: usate il testo semplice. I messaggi diventano molto più leggeri e sicuri, perché nel testo semplice non si possono annidare virus e altri comandi ostili. E' una funzione prevista da tutti i programmi di posta.
-- copia carbone nascosta: non è cortese disseminare gli indirizzi di posta degli amici e dei colleghi. Più un indirizzo gira in Rete, più è facile che diventi bersaglio di pubblicità indesiderata (spam). Se dovete mandare lo stesso messaggio a tante persone e non volete rivelare gli indirizzi, usate la funzione CCN o BCC (copia carbone nascosta o Blind Carbon Copy), presente in tutti i programmi per la gestione della posta, anche quelli via Web.
-- questioni di stile: ricordate che è molto più faticoso leggere un messaggio a video che su carta, per cui usate paragrafi brevi, lasciate una riga vuota fra i paragrafi, NON SCRIVETE TUTTO IN MAIUSCOLO, siate concisi ("la mail deve essere come una minigonna, corta quanto basta per essere interessante ma lunga abbastanza da coprire l'argomento", dice un antico proverbio della Rete), usate le "righe antispoiler" (un blocco di righe vuote) in modo da non mostrare subito sul video eventuali informazioni, come il finale di un film, che non sapete se il destinatario vuol farsi rivelare; imparate il quoting, ossia come si citano i messaggi degli altri per facilitare la comunicazione e non perdere il filo del discorso (qui trovate un'ottima guida in italiano).
Il podcast della puntata, senza musica, è già disponibile nell'apposita pagina della RSI:
http://www.rtsi.ch/podcast/
-- --------------------- Paolo Attivissimo topone@pobox.com www.attivissimo.net ---------------------
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