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Inserito il - 23/07/2003 : 16:06:45
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I furbi dell'inchiostro
Dall'Inghilterra partono pesanti accuse contro i produttori di stampanti che "usano tattiche scorrette per incrementare i costi per copia".
[ZEUS News - www.zeusnews.it - Prima Pagina, 23-07-2003]
Articolo tratto da Noema - Tecnologie e società
Nel particolare, è il giornale "Which?", edito da un'associazione di consumatori, a presentare un elenco di rimostranze pungenti che partono dal costo dell'inchiostro. Secondo un calcolo svolto dal giornale, esso avrebbe un costo sette volte maggiore rispetto al miglior champagne di migliore annata sul mercato inglese: 2.47 euro al millilitro contro i 32 centesimi di euro al millilitro di un Dom Perignon del 1985. L'inchiesta si è rivolta anche ai chip utilizzati da alcuni produttori per le cartucce al fine di segnalare la fine dell'inchiostro. Se Epson dichiara che tali sistemi servono a proteggere le stampanti e a produrre di continuo stampe ad alta qualità, "Which?" dimostra che bypassando il chip si producono mediamente il 17% in più di stampe con picchi del 38% in più in alcuni casi.
Gli stessi produttori si sono accorti di queste accuse da parte dei loro clienti. Kyocera Mita, ad esempio, ha reso noto i dati di un'inchiesta secondo cui il 45% dei clienti business ritiene che i costi di gestione delle stampanti sono poco chiari, mentre l'11% pensa che i produttori nascondano opportunamente questi costi. "Poiché i costi di gestione di una stampante possono variare anche del 60%, la scelta di una rete di stampanti sbagliate in campo aziendale può essere un serissimo problema economico".
Dal canto suo FTO (Fair Trade Office), l'organismo che regola la concorrenza e le trasparenza nei commerci in Gran Bretagna, ha dichiarato che i costi di gestione di una stampante dovranno essere noti in maniera più chiara e che dovrà essere sviluppato un benchmark per la misura della durata delle cartucce.
Azzurra Pici
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