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 Chi è Bin Laden?
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Inserito il - 12/10/2002 : 10:43:29  Mostra Profilo
da Guerra e Pace
di: Alessandra Molteni D'Altavilla - almodal@email.it

Chi è Bin Laden?

Osama Bin Laden è uno dei cinquantaquattro figli dello sceicco Mohammed Bin Laden che, nel 1931, fondò il Saudi Binladen Group: una delle società più importanti dell'Arabia Saudita con attività nell'edilizia, nella distribuzione, nelle telecomunicazioni e nell'editoria. La Binladen Group controlla la SICO (Saudi Investments Company), una societa svizzera di investimenti, che ha importanti partecipazioni in: General Electric, Nortel Networks, Cadbury Sweppes.

Negli Stati Uniti è rappresentata da Adnan Khashoggi (ex cognato di Mohammed al-Fayed), mentre i suoi beni finanziari sono amministrati dalla Carlyle Group.

Osama Bin Laden nasce nel 1957, si laurea in Economia e Management alla Università King Abdul Aziz e si conquista subito la fama di abile uomo d'affari. Nell'ottobre 1979 la CIA (attraverso il suo tutore, principe Turki al-Feisal al-Saud) gli propone di gestire le operazioni finanziarie segrete in Afghanistan dove, in dieci anni, la stessa CIA investe due miliardi di dollari per combattere l'URSS.

Osama Bin Laden, dunque, è l'uomo della CIA in Afghanistan nella guerra contro L'URSS.

Sconfitti i sovietici, la CIA si disinteressa completamente della sorte dell'Afghanistan e lo lascia completamente in balia dei signori della guerra locali e dei mujaeddin, ingaggiati in tutto il mondo arabo-musulmano, per la lotta contro l'armata rossa.

A questo punto, inizia l'operazione: "Osama Bin Laden nemico pubblico numero uno degli Stati Uniti."

Si comincia con il dire che, Osama, ha reclutato i mujaeddin (con cui aveva sconfitto i sovietici) e ne fa il suo esercito privato; nel 1990, offre questo esercito alla monarchia saudita, per cacciare Saddam Hussein fuori dal Kuwait.

I sauditi preferiscono gli americani e Osama Bin Laden (dicono) ci rimane male.

Nel 1992, gli americani sbarcano in Somalia (su mandato dell'Onu) e, alcuni vecchi mujaeddin dell'Afghanistan, sparano contro i GI; muoiono 18 soldati americani e l'esercito americano lascia la Somalia.

Nell'immaginario collettivo, si costruisce il mito di Osama Bin Laden che, dopo aver sconfitto i sovietici, costringe gli americani a fuggire dalla Somalia.

L'Arabia Saudita gli toglie la nazionalità e Osama si trasferisce in Sudan; rompe con la famiglia e riceve la sua parte di eredità (trecento milioni di dollari) che investe nella creazione di diverse banche e società agro-alimentari.

In Sudan, costruisce un aeroporto, diverse strade, una pipe-line e assume il controllo della maggior parte della produzione di gomma arabica.

Nonostante ciò, il Sudan lo espelle sotto pressione dell'Egitto, che lo accusa di organizzare un complotto per assassinare il presidente Hosni Mubarak.

Scacciato da tutti, Osama Bin Laden, torna in Afghanistan.

Nel giugno 1996, diciannove soldati americani muiono in un attentato a Khobar (Arabia Saudita): gli Stati Uniti accusano subito Osama Bin Laden.

Il 7 agosto 1998, due attentati devastano le ambasciate americane a Daar-es-Salam (Tanzania) e Nairobi (Kenya) provocando quasi trecento morti e poco meno di cinquemila feriti; inutile dire che Osama viene considerato il mandante degli attentati e il presidente Bill Clinton prende le seguenti contromisure:

Congelamento di tutti i beni di Bin Laden;
Taglia di 5 milioni di dollari sulla sua testa;
75 missili da crociera lanciati sui presunti campi militari e i laboratori di Osama in Afghanistan e in Sudan.
Nonostante ciò, il 12 ottobre 2000, un gommone esplosivo danneggia la portaerei USS Cole in rada a Aden (Yemen) uccidendo 17 marines e ferendone 9. Osama, ancora una volta, è accusato di essere il mandante.

L'8 maggio 2001, Donald Rumsfeld (uno dei falchi dell'amministrazione Bush) dichiara che: Osama Bin Laden è il nemico pubblico numero uno degli Stati Uniti; gli attribuisce, inoltre, la proprietà di armi batteriologiche e chimiche e, anche, l'imminente capacità di assemblare bombe nucleari e di riuscire a lanciare in orbita un satellite.

Fin qui la propaganda e la creazione del mito.

Interviene Milton Bearden (ex capo della CIA in Sudan e in Afghanistan): ....stabilire un legame tra Osama Bin Laden e tutti gli atti terroristici del decennio passato, è un insulto all'intelligenza dell maggior parte degli americani. C'è molta finzione in tutto questo e tutta la mitologia riguardo a Osama Bin Laden fa parte dello spettacolo.

Nonostante questo intervento autorevole (di uno che di terrorismo se ne intende), l'11 settembre 2001, Osama Bin Laden è subito accusato degli attentati alla Twin Towers.

Il mondo, però, è scettico e, quindi, scende in campo il generale Colin Powell (segretario di Stato): "...in un futuro prossimo potremo pubblicare un documento che mostrerà chiaramente le prove contro Osama Bin Laden"

Quel documento non è mai pubblicato.

Il 4 ottobre Tony Blair presenta ai Comuni le prove contro Bin Laden, in un documento intitolato "Responsabilità delle atrocità terroristiche commesse negli Stati Uniti"; ecco le prove: "......nessun'altra organizzazione al mondo ha le motivazioni e la capacità di realizzare degli attacchi come quelli dell'11 settembre se non la rete Al Quaeda guidata da Osama Bin Laden...!!??.

In qualsiasi tribunale del mondo quella "prova" verrebbe, giustamente, derisa e depennata dagli atti del processo.

Lo stesso giorno, il ministro pachistano Riaz Muhammad Khan, dichiara: ".....le prove americane trasmesse al nostro governo, forniscono una base sufficiente per consegnare Bin Laden alla giustizia."

Quelle "prove" vengono subito catalogate segreto militare e non vengono rese pubbliche.

Il 7 ottobre gli ambasciatori americani e inglesi informano l'ONU dell'azione militare in Afghanistan e John Negroponte (USA) scrive: ".......il mio governo ha avuto informazioni chiare e indiscutibili che Al Quaeda, sostenuta dal regime talebano, ha avuto un ruolo centrale negli attacchi".

Queste informazioni "chiare e indiscutibili", non sono mai trasmesse al consiglio di sicurezza dell'ONU.

Finalmente, il 10 novembre, il Sunday Telegraph rivela l'esistenza di una videocassetta nella quale, Bin Laden, rivendica gli attentati e, il 9 dicembre, il Washington Post annuncia l'esistenza di un'altra videocassetta in cui Osama conferma, definitivamente, la sua responsabilità.

Ottimo lavoro: l'imputato ha confessato (persino reati inesistenti, come quello dell'aereo sul Pentagono, che è un clamoroso falso).

Ma Bin Laden ha davvero rotto con la CIA?

Dal 1987 al 1998 (mentre Bin Laden viene additato come nemico pubblico numero uno) il controllo di Al Quaeda è affidato a Alì Mohammed, ufficiale egiziano integrato nell'esercito degli Stati Uniti.

Mohammed insegna, in quello stesso periodo, alla John Kennedy Special Warfare Center and School (dove addestra i membri dell'organizzazione segreta Stay behind, che in Italia ha costituito Gladio) e, inoltre insegna agli ufficiali delle forze speciali statunitensi.

E' ragionevole pensare che Mohammed possa "istruire" anche Al Quaeda senza il consenso dei suoi capi americani?

Fa il doppio gioco e la CIA non se n'accorge?

Infatti: qualcuno comincia a capire che, questa storia di Mohammed, può inficiare il "mito" di Bin Laden nemico pubblico numero uno; così nel 1998, con grande risalto di stampa, Mohammed viene arrestato.

Resta, però, il fatto che Stay behind ha formato i combattenti di Al Quaeda e, dunque, presumibilmente, Osama Bin Laden ha continuato a lavorare per la Cia.

Come non sospettare che la leggenda di Osama Bin Laden sia una costruzione della CIA?

Come credere che sarebbe riuscito a cacciare, con solo trenta mujaeddin, il più grande esercito della storia, dalla Somalia?

E che dire degli attentati alle ambasciate in Tanzania e in Kenia? Sono stati presentati come atti terroristici anti-americani ma, nessuno dei morti del primo è americano e solo 12 su 213 del secondo lo sono.

Ben strano questo Osama: ce l'ha contro gli americani e, però, ammazza gli altri.

In realtà, la CIA continua ad usare i servizi di Bin Laden: nel 1999 la "legione araba" di Al Quaeda è usata per sostenere i ribelli kosovari contro Milosevic.

La stessa "legione araba" è presente in Cecenia (a combattere contri i russi) almeno fino a novembre 2001 (notizia del New York Times).

La presunta ostilità di Bin Laden, consente agli Stati Uniti di negare la loro responsabilità in questi "colpi bassi".

Gravemente ammalato, dal 4 al 14 luglio 2001, Bin Laden è curato presso l'ospedale americano di Dubai (Emirati arabi uniti); durante la degenza, il rappresentante locale della CIA, molto conosciuto a Dubai, è visto prendere l'ascensore principale per raggiungere la stanza di Osama Bin Laden (notizia data da Le Figaro).

La notte precedente all'attentato dell'11 settembre 2001, Osama Bin Laden si trova in Pakistan (alleato degli Stati Uniti), in un ospedale militare a Rawalpindi, per essere sottoposto a dialisi (notizia data dalla CBS).

L'uomo che è il nemico numero uno dell'America e che organizza il più feroce attentato terroristico della storia, si fa curare, due mesi prima dell'11 settembre, in un ospedale americano a Dubai dove chiacchiera con il capo locale della CIA e, la notte precedente all'attentato, è sottoposto a dialisi sotto protezione dell'esercito pachistano.

Un autentico insulto all'intelligenza degli umani.

E non è tutto: abbiamo visto che, nel 1998, Bill Clinton fa bombardare, tra gli altri, il "presunto" laboratorio di al-Shifa (si dice che Bin Laden produca armi di distruzione di massa); gli osservatori internazionali che vengono a constatare i danni, scoprono che quella fabbrica produce....Aspirina.

E qual'è, dunque, il risultato di quei bombardamenti (75 missili Cruise dal costo di 10 milioni di dollari ciascuno)?

Oltre a distruggere una fabbrica di Aspirina, vengono uccisi ventuno combattenti islamici: si è impiegato un potenziale di fuoco sovrumano per ottenere un risultato quasi insignificante.

Per finire, voglio riportare le parole del professore Michel Chossudovsky dell'università di Ottawa (Canada): "....Washinghton ha lucidamente sostenuto Osama Bin Laden pur includendolo nella lista delle persone più ricercate dall'FBI. Mentre i mujaeddin sono impegnati, per conto degli Stati Uniti, nelle insurrezioni armate dei Balcani e dell'ex URSS, l'FBI ha il mandato di portarlo negli Stati Uniti e di fare la guerra al terrorismo. E' evidente che si tratta non solo di azioni contraddittorie, ma anche di una politica menzognera nei confronti dei cittadini, perchè la CIA, fin dalla guerra URSS-Afghanistan appoggia il terrorismo internazionale tramite operazioni segrete."

Secondo voi, è Bin Laden il mandante degli attentati dell'11 settembre 2001 ?
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