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Regione: Italy
Prov.: Pisa
Città: Capannoli
24690 Messaggi |
Inserito il - 14/10/2011 : 09:53:49
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Il seme del desiderio
di Osho
Il testo completo puo' essere letto nel libro: Il Mal d'Amore - di Osho - edito da: News
Devi averlo già detto un'infinità di volte, ma ancora non l'ho capito: qual è il seme del desiderio? Esiste solo nella mente? Inoltre, in che modo il desiderio del corpo per il sesso è connesso alla mente?
L'energia definita 'desiderio' è stata condannata per secoli. In pratica, tutti i cosiddetti santi le si sono opposti, perché il desiderio è vita ed essi erano tutti contro la vita. Il desiderio è la fonte di tutto ciò che vedete, ed essi erano contro tutto ciò che è visibile. Essi vollero sacrificare il visibile ai piedi dell'invisibile; vollero tagliare le radici del desiderio in modo che non ci fosse più alcuna possibilità di vita.
Nei secoli l'umanità è stata pressata da un'incredibile pulsione a commettere un suicidio globale.
Io ho un concetto del desiderio del tutto diverso.
Innanzitutto: il desiderio stesso è Dio. Desiderio privo di un oggetto, desiderio senza essere orientati verso una meta, desiderio privo di motivazione, desiderio puro, questo desiderio è Dio. L'energia definita desiderio è la stessa energia intesa come Dio.
Il desiderio non deve essere distrutto, dev'essere purificato. Il desiderio non dev'essere lasciato cadere, dev'essere trasformato. La tua stessa energia è desiderio; essergli contro, significa essere contro se stessi e contro ogni cosa. Essere contro il desiderio significa essere contro i fiori e gli uccelli e il Sole e la Luna. Essergli contro significa essere contro ogni creatività. Il desiderio è creatività.
Le scritture orientali hanno perfettamente ragione quando dicono che Dio ha creato il mondo perché un desiderio intenso scaturì in lui - un desiderio di creare, un desiderio di rendersi manifesto, un desiderio di far nascere il molteplice dall'uno, un desiderio di espandersi. Ma queste sono solo metafore: Dio non è separato dal desiderio. Desiderio significa aspirazione, un'intensa aspirazione a espandersi, a diventare immensi, a essere vasti vasti quanto il cielo.
Osserva semplicemente le persone, osserva i desideri, e capirai cosa intendo. Perfino nei tuoi comuni desideri questa sostanza essenziale è presente. Infatti, l'uomo che desidera avere una quantità di denaro sempre maggiore, in verità ciò che vuole veramente non è il denaro ma un'espansione, e di fatto il denaro può aiutarti a espanderti. Puoi avere una casa più grande, puoi avere un giardino più grande, puoi avere questo e quello - i tuoi terreni saranno più grandi, e più grande sarà la tua libertà. Con più denaro avrai a disposizione una gamma più vasta di alternative tra cui scegliere.
L'uomo che insegue il denaro potrebbe non sapere perché lo insegue tanto. Potrebbe pensare e credere di amare il denaro, ma quella è solo la superficie della sua consapevolezza. Scava in profondità nel suo inconscio, aiutalo a meditare, e rimarrai sorpreso, come lo sarà lui, di scoprire che il desiderio di avere tanto denaro di fatto non è un desiderio relativo al denaro, è il desiderio di espandersi.
E la stessa cosa vale per tutti gli altri desideri. Gli uomini vogliono più potere, più fama, una vita più lunga, più salute - ma cosa desiderano in tutte queste cose? La stessa e identica cosa: essi vogliono essere di più. Non vogliono restare confinati, non vogliono essere limitati. Ferisce sentire di essere definiti, perché se si è definibili vuol dire che si è solo un oggetto, una cosa, un bene. Ferisce avere limitazioni, perché avere limitazioni significa essere imprigionati.
Ma tutti questi oggetti di desiderio, prima o poi, deludono. Un giorno si realizza tutto il denaro desiderato, eppure non si verifica alcuna espansione; si può arrivare ad avere una maggior libertà di scelta, ma questo non soddisfa. Si desiderava l'infinito, e il denaro non può acquistare l'infinito. Certo, si ha più potere, si è più famosi, ma tutto questo di fatto non ha alcuna importanza sulle lunghe distanze. Milioni di persone hanno vissuto su questa Terra ed erano famose, ed ora nessuno ricorda più neppure i loro nomi. Tutto è scomparso nella polvere - polvere nella polvere. Non è rimasta neppure una traccia.
Dov'è Alessandro Magno? Cos'è mai? Vorresti essere un Alessandro morto o un mendicante vivo? Chieditelo, e il tuo essere ti dirà: "È meglio essere vivi, ed essere un mendicante, che morti ed essere un Alessandro." Se osservi con attenzione denaro, potere, prestigio - niente soddisfa; al contrario, essi ti rendono ancor più scontento. Come mai? Perché quando si è poveri si ha una speranza: un giorno sarai ricco, e tutto andrà a posto e si sarà tranquilli per sempre, allora ti potrai rilassare e divertire. Ma quando ciò accade, e sembra non esserci alcun segnale di rilassamento in verità, sei più teso di prima, sei più ansioso di un tempo!
Il denaro ha portato con sé alcune benedizioni, ma ha anche portato con sé molte maledizioni. Puoi avere una casa più grande, ma con quella avrai meno pace. Puoi avere un conto in banca più grande, ma con esso avrai anche maggior follia, più ansia, più nevrosi, più psicosi. Il denaro ha portato alcune cose buone; ma sulla loro scia sono arrivate molte altre cose che non sono affatto buone. E se guardi l'insieme, tutto quello sforzo è stato un puro e semplice spreco. E ora non puoi più neppure avere la speranza che poteva avere il povero.
Il ricco diventa senza speranza. Adesso sa che il denaro continuerà ad aumentare ma che non accadrà nulla - solo la morte, null'altro che la morte. Ha assaporato ogni sorta di cose; ora sente unicamente insipidezza. Una sorta di morte si è già verificata, poiché egli non riesce a concepire come si possa appagare quel desiderio di espansione.
Tuttavia il desiderio in sé non è sbagliato. Il desiderio di denaro, il desiderio di potere, il desiderio di prestigio, sono oggetti di desiderio sbagliati - lascia che questo sia chiaro. Ma non è perché si hanno oggetti di desiderio sbagliati che il desiderio diventa qualcosa di sbagliato. Puoi avere una spada e uccidere qualcuno - questo non rende la spada qualcosa di cattivo. Con quella stessa spada potresti anche salvare qualcuno. Il veleno può uccidere e il veleno può anche diventare una medicina. Nelle giuste mani, il veleno è un nettare; nelle mani sbagliate, il nettare è un veleno.
Questa è la saggezza essenziale di tutti i Buddha di tutte le epoche. Ciò che i preti dicono è una cosa; ciò che i Buddha hanno introdotto nel mondo è qualcosa ti totalmente diverso, di diametralmente opposto.
Il desiderio dev'essere purificato e trasformato, poiché si tratta della tua energia - non ne possiedi un'altra. Come trasformare il desiderio? Un modo, il modo comune, mediocre, è cambiare l'oggetto. Non inseguire il denaro, inizia a inseguire Dio. Sei frustato dal denaro: diventa religioso. Vai in chiesa, al tempio, alla moschea. Fa' in modo che il tuo desiderio abbia un nuovo oggetto chiamato Dio - qualcosa di altrettanto illusorio dell'oggetto chiamato denaro, ancor più illusorio infatti, cosa potrai mai sapere di Dio? Perlomeno il denaro è qualcosa di visibile, di oggettivo; lo hai conosciuto, lo hai visto. Cosa potrai mai sapere di Dio? Ne hai solo sentito il nome. Dio resta una parola, se non è sperimentato. Dio resta una parola vuota, se non riversi in essa un contenuto frutto della tua esperienza personale.
Quando sono frustrate dai desideri mondani, le persone iniziano a cambiare l'oggetto; iniziano a creare oggetti di desiderio ultraterreni: il paradiso, il Cielo, e tutte le gioie ivi connesse. Ma si tratta dello stesso trucco, di nuovo la mente ti sta ingannando. Questa non è la strada che una persona intelligente percorre, questa è la via dello stupido. Cos'è l'intelligenza? L'intelligenza è l'intuizione che nessun oggetto potrà mai appagare il tuo desiderio. Nessun oggetto, insisto, e lo dichiaro categoricamente: nessun oggetto potrà mai appagare il tuo desiderio. Il tuo desiderio è divino. Il tuo desiderio è vasto quanto il cielo - perfino il cielo non lo limita. Nessun oggetto lo può appagare.
Allora cosa si deve fare? La persona intelligente smette di desiderare oggetti. Essa rende il suo desiderio puro da qualsiasi oggetto - terreni, ultraterreni. Inizia a vivere il suo desiderio nella propria purezza, momento per momento. È colma di desiderio, colma di un'energia straripante. La sua vita quotidiana diventa così intensa, così appassionata, che qualsiasi cosa tocchi verrà trasformata: il metallo vile diventerà oro, e l'albero morto tornerà a fiorire.
Del Buddha si narra che ovunque andasse, alberi morti iniziavano a fiorire, e gli alberi fiorivano comunque fuori stagione. Si tratta di splendide espressioni poetiche che esprimono una precisa verità metafisica. Buddha è desiderio puro, non semplice desiderio. Non è un desiderio di qualcosa; egli ha abbandonato tutti gli oggetti..
Lasciatemelo ricordare: prima rinunciò al mondo. Era un principe, era nato per essere un re. Vedendo la futilità del denaro, vedendo la futilità di ogni tipo di relazione, vedendo la futilità di tutto ciò che il mondo può dare - aveva solo ventinove anni - fuggì. Fece bene, perché dopo i trent'anni diventa più difficile, diventa sempre più difficile.
Gli hippies hanno ragione. Dicono: "Non credere a un uomo che ha più di trent'anni." Buddha fuggì al momento giusto - aveva esattamente ventinove anni - e questo perché più si diventa abili nelle trame del mondo, più si diventa codardi. La religione si addice ai coraggiosi, la religione è per gli audaci, la religione è per i giovani, coloro che ancora sono in grado di rischiare, che ancora sono capaci di giocare d'azzardo.
Buddha fuggì. Vedendo la futilità, fuggì alla ricerca di Dio, in cerca della verità. Sostituì il suo desiderio per il mondo col desiderio di Dio, della verità, del nirvana. Per sei anni lavorò aspramente. Raggiunti i trentacinque anni era totalmente consumato. Aveva fatto tutto il possibile, tutto ciò che era umanamente possibile fare. Digiunò per mesi, meditò, praticò lo yoga. E a quell'epoca esisteva ogni sorta di scuole. Andò da un insegnante all'altro, da una scuola all'altra, praticò tutti i metodi possibili.
E all'improvviso ebbe un lampo. Stava attraversando il fiume Naranjana. È un fiume piccolissimo - quando sono andato a vederlo, non potei credere a questo racconto. Secondo questo racconto, egli non riuscì ad attraversare il fiume Naranjana, non riuscì ad attraversarlo a nuoto, perché era debolissimo. Il fiume è così stretto, ed è così piccolo di certo Buddha era estremamente indebolito da anni di digiuno. Si dice che digiunò al punto che si potevano contare le sue ossa e le sue costole. Era diventato solo ossa, era uno scheletro; lo stomaco era totalmente scomparso, si era appiattito nella schiena. Doveva essere estremamente debole, non riuscì ad attraversare il fiume, rimase aggrappato alle radici di un albero, privo di qualsiasi forza, incapace di uscire dall'acqua. In quel momento ebbe un'incredibile intuizione. Le intuizioni si hanno solo in momenti simili. Quando la frustrazione è assoluta, quando lo sconforto è totale, quando il disincanto è privo di qualsiasi velo, quando non resta più nulla da sperare in quel momento vide l'assoluta futilità di tutto ciò.
Gli oggetti del mondo erano privi di significato; aveva avuto tutto ciò che il mondo può dare e non aveva ottenuto alcun appagamento. E questi desideri ultraterreni erano altrettanto futili. In quel momento, in quell'intuizione, egli divenne privo di qualsiasi oggetto. Lasciamelo ripetere, perché le scritture dicono qualcosa di assolutamente falso - in esse è detto che in quel momento egli divenne privo di qualsiasi desiderio. Cerca invece di capire ciò che sto cercando di trasmetterti: egli divenne privo di qualsiasi oggetto, non privo di desiderio. Non si può diventare privi di desiderio. Il desiderio è la tua stessa vita, il tuo respiro, il battito del tuo cuore; il desiderio è il tuo essere.
Di certo accadde una trasformazione: egli divenne privo di oggetto. Di questo mondo, dell'altro mondo, tutti i desideri scomparvero totalmente, in quanto oggetti - non il desiderio in quanto energia. Non c'era alcun oggetto; percepì l'energia pura e semplice, un desiderare nulla, un puro desiderio che non si muoveva verso alcuna meta, un puro desiderio quieora. Quella stessa notte conseguì l'illuminazione. Non avendo nulla da desiderare, si riposò sotto un albero e si addormentò. Per la prima volta dormì veramente. Quando non c'è alcunché da desiderare, non c'è nulla neppure da sognare, perché i sogni sono i riflessi dei tuoi desideri. I sogni sono i riflessi delle tue frustrazioni, i sogni sono i riflessi delle tue repressioni, i sogni sono i riflessi della tua vita quotidiana. Quella notte non ci fu alcun sogno, fu un sonno del tutto privo di sogni. Patanjali afferma che il sonno profondo privo di sogni è il più vicino al samadhi: un semplice passo in più, e si è arrivati a casa. E quell'ultimo passo accade nel primo mattino. Riposato, Buddha aprì gli occhi. Per la prima volta nella sua vita non c'era un luogo da raggiungere, nulla da fare. Per la prima volta nella sua vita dev'essersi sentito completamente disarmato, perso, svuotato.
E ora? Non c'era più nulla cui aggrapparsi, nulla cui far riferimento. Dev'essersi trovato in un vuoto assoluto. Il tempo doveva essersi fermato. Non aveva più alcun programma. Ogni mattina era solito svegliarsi con un'infinità di idee da sviluppare, un'infinità di metodi da praticare, un'infinità di rituali da compiere, e via dicendo quel giorno non c'era assolutamente nulla! Un vuoto assoluto. Pensate che morì? No, nacque! Gli oggetti non c'erano più. Ora il desiderio era puro - un semplice palpito, una pulsazione, una semplice passione per alcunché in particolare. Mentre si riposava sotto un albero, con gli occhi aperti, deve aver visto il cielo arrossarsi a oriente, seguito dal Sole che sorgeva. E col sorger del Sole e con l'arrossarsi del cielo, mentre l'ultima stella della notte scompariva, si illuminò.
Cosa significa questa parola: 'illuminazione'? Vuol semplicemente dire che il desiderio fu liberato da tutti gli oggetti. Egli divenne amore puro, compassione, pura vita. E questa pura vita possiede un'incredibile bellezza e un'estasi; con questa pura vita si consegue l'infinito. Il desiderio resta piccolo perché lo si confina a piccoli oggetti, il desiderio resta piccolo perché tu desideri piccole cose. Vedendo questo, la gente inizia a desiderare cose grandi - ma anche le cose grandi sono inezie; per quanto possano essere grandi, hanno tutte delle limitazioni.
Prova solo a pensare al tuo Dio: quanto è grande? Gli egiziani ritenevano che fosse alto sette piedi - nulla! Qui presenti ci sono molti sannyasin olandesi: ogni volta che ne vedo uno, mi vengono in mente gli egiziani e i loro déi. Gli indiani affermano che ha tre facce. E allora? I nostri uomini politici hanno mille e una faccia, tutti hanno più di una faccia. Solo tre? Quando tu parli con tua moglie hai una faccia, quando parli alla tua ragazza ne hai un'altra, quando parli al tuo servo ne hai un'altra ancora, quando parli al tuo padrone ne hai ancora un'altra. Prova a osservare tutta la tua giornata: quante facce hai! Dio sembra essere poverissimo - solo tre facce? Come fa a far tutto con tre sole facce?
Tutti i concetti di Dio saranno inevitabilmente limitati. I concetti in quanto tali saranno inevitabilmente limitati. Anche se dici che Dio è infinito, cosa significa? Cosa intendi per 'infinito'? Cerca di comprendere il significato del termine 'infinito' e ti troverai in difficoltà. Perfino la tua parola 'infinito' si rivelerà finita.
Puoi dire che è sconfinato, ma prova a pensarci: cosa intendi dire? Di certo da qualche parte esiste un confine; come può essere che qualcuno si espanda continuamente? Deve esistere un confine - forse è estremamente remoto, lontanissimo, forse non lo raggiungerai mai, ma cosa intendi con 'sconfinato'? Vuoi semplicemente dire 'immisurabile', nient'altro. Cosa intendi dire, dicendo che l'oceano è insondabile? Pensi che non esista un fondo? Il fondo c'è, sebbene non sia mai stato toccato. I nostri strumenti di misura sono piccoli, i nostri metri sono poca cosa Qualsiasi parola usiamo, rimarrà inevitabilmente limitata. Ecco perché, coloro che hanno conosciuto Dio, affermano che su di lui nulla può essere detto. Buddha non disse neppure questo - cioè che nulla si può dire su di lui - perché disse: "Dicendo che su Dio non si può dire nulla, hai già detto qualcosa. Lo hai già definito! 'Nulla può essere detto su di lui' è un'affermazione, e tutte le affermazioni definiscono."
Ci si può spostare da oggetti piccoli a oggetti più grandi, ad altri più grandi ancora, tuttavia anche così il tuo desiderio, la tua vita, non verrà percepita come realizzata. Non puoi sentire alcun appagamento se non sei veramente infinito, non in base a dei concetti, ma in base alla tua esperienza, e accade solo se assapori l'infinità dell'esistenza. Il desiderio è bellissimo, in esso non c'è nulla di male - liberalo solo dagli oggetti. Liberato dagli oggetti, il desiderio è divino.
Tu dici: Qual è il seme del desiderio?
Non esiste alcun seme del desiderio. Il desiderio è il seme di ogni cosa. Il desiderio è il seme supremo. Dio ha desiderato essere uomo, Dio ha desiderato espandersi, Dio ha desiderato creare. Il desiderio è il seme di ogni cosa! Se lo chiedi a me, dirò che Dio è desiderio - ecco perché poté desiderare. Solo il desiderio può desiderare.
Tutti i poeti non sono sempre poeti, tutte le poesie non sono sempre poesie. Ecco perché forse non riuscirete a comprendere ciò che sto cercando di trasmettervi; ma ogni volta che un poeta è tale, vive in celibato. La sessualità semplicemente scompare, svapora. E ogni volta che in un poeta nasce una poesia, egli è parte di Dio, è un creatore. In quel momento è impossibile dare un qualsiasi oggetto al desiderio. Il sesso fornisce un oggetto al tuo desiderio. Il sesso non è puro, non può esserlo, perché l'oggetto è sempre presente.
Nel momento in cui il sesso diventa puro, è samadhi.
Sia il corpo che la mente sono sessuali. Il corpo è un frutto del sesso, e la mente è sempre alla ricerca spasmodica di oggetti, pertanto è sessuale. Ma entrambi possono essere purificati attraverso la creatività.
Il mio messaggio, la mia chiave, la mia chiave aurea per trasformare le vostre energie è la creatività. Siate sempre più creativi, e pian piano vedrete accadere una trasformazione spontanea. La vostra mente scomparirà, il vostro corpo avrà una vibrazione totalmente diversa, e voi conserverete la costante e continua sensazione di essere separati, di essere un puro testimone. E quel puro testimone è desiderio puro, null'altro che questo. Io non sono contro il desiderio, io sono assolutamente a favore del desiderio, ma non sostengo affatto il desiderio di oggetti. Lascia che gli oggetti scompaiano, allora avrai un desiderio simile a una fiamma, priva di qualsiasi fumo. E questo ti darà una grande liberazione.
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