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 Salute: uso allucinogeni altera personalità
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24644 Messaggi

Inserito il - 21/10/2011 : 10:42:43  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Salute: uso allucinogeni, anche un sola volta altera personalità

Una sola dose di psilobicina, il principio attivo contenuto nei cosiddetti «funghetti allucinogeni», è in grado di modificare la personalità di chi ne fa uso: è quanto emerge da uno studio pubblicato sul Journal of Psychopharmacology dai ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, negli Stati Uniti, guidati da Roland Griffiths.

Lo studio - finanziato in parte dal National Institute on Drug Abuse - ha determinato, in particolare, che un cambiamento della personalità duraturo - ovvero di almeno un anno - è stato riscontrato nel 60% dei 51 partecipanti sottoposti a sessioni controllate - e approvate dal comitato etico dell'università - di somministrazione della sostanza allucinogena. I cambiamenti rilevati nella personalità hanno incluso, spiega Griffiths, modifiche relative all'immaginazione, alla percezione dell'estetica, dei sentimenti, delle idee astratte e, in generale, all'apertura mentale. Cambiamenti che, secondo i ricercatori, sembrerebbero maggiori di quelli osservati in adulti sani in decenni di esperienze di vita.

Secondo Griffiths la psilocibina - su cui dovranno essere condotti ulteriori studi - potrebbe in futuro essere utilizzata per scopi terapeutici: il gruppo di ricerca è infatti attualmente impegnato a studiare se la sostanza possa aiutare i malati di cancro a gestire la depressione o l'ansia che spesso accompagnano una diagnosi, o se possa aiutare i fumatori a superare la dipendenza.

(19/10/2011) salute24.ilsole24ore.com

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Funghi allucinogeni, una volta sola e cambia la personalità

Basta una dose di psilocibina per modificare a lungo il comportamento, fino a un anno dopo l'esperienza

MILANO - Chissà se all'università Johns Hopkins di Baltimora avranno avuto difficoltà a trovare volontari per il loro insolito esperimento con i “funghi allucinogeni”, e chissà qual è stato il metodo di reclutamento. Cinquantuno persone però si sono presentate per prendere una dose di psilocibina, l'ingrediente principale dei cosiddetti “funghetti magici”, e si sono poi fatte seguire e valutare nel loro comportamento durante tutto l'anno successivo. Consentendo così ai ricercatori di scoprire che basta prendere un allucinogeno una sola volta per veder cambiare la propria personalità, a lungo o forse addirittura per sempre.

STUDIO – I dati, pubblicati sul Journal of Psychopharmacology, dimostrano infatti che il 60 per cento dei partecipanti allo studio ha manifestato cambiamenti di personalità a livello delle caratteristiche di apertura mentale, immaginazione e capacità di astrazione. Per la ricerca, che per quanto possa sembrare “rischiosa” (l'uso di allucinogeni è illegale) ha ricevuto il benestare del comitato etico dell'università statunitense, i 51 partecipanti sono stati sottoposti a due-cinque “sessioni di droga” della durata di otto ore, come le hanno chiamate i ricercatori; durante una sola di queste sessioni è stata data loro, anziché un placebo, una dose media o elevata di psilocibina, un allucinogeno contenuto in alcune specie di funghi. I partecipanti facevano il loro “viaggio” sdraiati su un divano, con una maschera sugli occhi per evitare distrazioni visive esterne e cuffiette da cui ascoltare musica; ognuno doveva concentrarsi sulle proprie esperienze interiori, proprio come fa chi assume gli allucinogeni. Poi, la personalità di ciascuno è stata valutata uno-due mesi dopo ogni “sessione di droga” (quindi sia quando il volontario era al “naturale”, sia dopo aver assunto effettivamente l'allucinogeno) e dopo circa 14 mesi dall'ultima volta.

PERSONALITA' – Sei persone su dieci si sono ritrovate più “aperte” mentalmente, stando ai dati raccolti da Roland Griffiths, lo psichiatra che ha condotto la ricerca: «Questi cambiamenti sono risultati maggiori rispetto a quelli che è lecito attendersi in persone adulte: dopo i 30 anni la personalità non cambia più in maniera significativa – dice Griffiths –. Inoltre, il grado di apertura mentale in genere diminuisce con l'età, a confermare che queste modifiche sono state indotte dagli allucinogeni. Ed è probabile che si tratti di modifiche permanenti, visto che le abbiamo trovate anche dopo più di un anno dall'esperimento». I volontari non erano molti, perciò lo psichiatra mette le mani avanti dicendo che non per forza questi dati possono valere per la popolazione generale. «I cambiamenti sono avvenuti soprattutto in chi ha avuto un'esperienza “mistica” dopo l'assunzione dell'allucinogeno, ovvero in chi si è sentito più “connesso” agli altri provando allo stesso tempo un senso di sacralità e reverenza nei confronti di tutto ciò», ha spiegato lo psichiatra.

CAUTELA – Chi a questo punto per superare timidezza e introversione voglia buttarsi sui funghetti allucinogeni faccia però un passo indietro: Griffiths ha infatti spiegato a chiare lettere che «alcuni partecipanti hanno manifestato paura e ansia durante il periodo di effetto della psilocibina. Nessuno si è fatto male o è mai stato in reale pericolo, ma in un contesto di assunzione di allucinogeni meno controllato il rischio di comportamenti pericolosi, anche nei confronti di se stessi, non è da sottovalutare – avverte lo psichiatra –. Detto ciò, questi dati indicano che la psilocibina potrebbe trovare utili indicazioni terapeutiche, ad esempio per aiutare i pazienti con tumore a fronteggiare meglio la depressione di fronte alla malattia o per sostenere i fumatori che decidono di smettere. Potrebbero esistere numerose applicazioni per gli allucinogeni, ma queste devono essere studiate seriamente e in contesti sicuri». Niente “funghetti per tutti”, insomma: la faccenda è seria, i pericoli ci sono ed è assai meglio lasciar fare gli esperimenti agli scienziati che azzardarsi a provare da soli un allucinogeno come “terapia”.

Elena Meli corriere.it

19 ottobre 2011 10:39

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Funghi allucinogeni, psilocibina cambia carattere

BATIMORA / L’esperimento condotto dall’università Johns Hopkins di Baltimora, ha consentito di sperimentare gli effetti della psilocibina sulla personalità dei volontari, che hanno accettato di assumere funghi “allucinogeni”, una specie che contiene la sostanza.

Lo studio è stato condotto su 51 persone, alle quali sono state somministrate a distanza di tempo, dosi dell’ingrediente principale dei funghetti magici, appunto la psilocibina in questione, permettendo agli studiosi di dimostrare che l’assunzione della sostanza anche per una sola volta, è in grado di modificare la personalità, forse in maniera definitiva.

I partecipanti che avevano assunto dosi di allucinogeno contenuto nei funghi, facevano il loro viaggio sdraiati su un lettino, con mascherina e cuffie per l’ascolto di musica.
Ognuno doveva raccontare le proprie esperienze interiori, dopo le “sessioni di droga” e a distanza di oltre un anno.

Il risultato è che 6 su 10 persone si sono trovate più “aperte” mentalmente, più “disinibite”, stando ai dati raccolti da Roland Griffiths, lo psichiatra che ha condotto la ricerca.
“Dopo i 30 anni”, ha spiegato Griffiths, “la personalità non cambia più in maniera significativa, inoltre il grado di apertura mentale in genere diminuisce con l’età”, per questo è stato classificato il mutemento comportamentale, come effetto dell’assunzione della psilocibina.

Roland Griffiths avverte anche però che è prematuro estendere i risultati dell’esperimento a tutta la popolazione e che alcuni pazienti al momento della somministrazione della sostanza allucinogena, hanno mostrato ansia e paura.
Inoltre il cambiamento di personalità è stato riscontrato maggiormente nelle persone che hanno attribuito un’aura di sacralità all’esperienza, in coloro che l’hanno cioè vissuta attribuendole un significato “mistico”.
Griffiths spiega che “potrebbero esistere numerose applicazioni per gli allucinogeni, ma queste devono essere studiate seriamente e in contesti sicuri”, meglio evitare esperimenti “fai da te”.

cronacalive.it



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