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Inserito il - 23/08/2003 : 10:30:44
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ASTRONOMIA: MARTE, MAI COSI' VICINO DA QUASI 60.000 ANNI
(ANSA) - ROMA, 30 LUG - Da quasi 60.000 anni Marte non era cosi' vicino alla Terra. Tra poco meno di un mese, nella notte fra il 27 e il 28 agosto, il pianeta rosso che per decenni ha acceso la fantasia di astronomi e appassionati di fantascienza sara' visibile a partire dalle 22,00 verso Est, facilmente riconoscibile per il colore rossastro e la luminosita' particolarmente intensa, maggiore di quella di Giove. Sara' infatti a fine agosto che Marte raggiungera' la distanza minima dalla Terra, pari a 55.758 chilometri, la piu' breve mai raggiunta da decine di migliaia di anni. Vale a dire che gli ultimi uomini che hanno potuto osservare Marte cosi' da vicino sono stati i gruppi di Neanderthaliani o di Homo Sapiens vissuti nell'ultimo scorcio del Paleolitico medio. Perche' Marte torni ad essere cosi' vicino alla Terra, dopo il prossimo 28 agosto bisognera' attendere, secondo i calcoli, oltre 20.000 anni. Per spiegare questi lunghissimi intervalli bisogna ricorrere alle leggi della meccanica celeste e alle regole che controllano i movimenti delle orbite della Terra e di Marte. Mentre la prima compie una rotazione attorno al Sole in 365 giorni, a Marte occorre un periodo quasi doppio, pari a 686 giorni. Di conseguenza, perche' i due pianeti siano allineati tra i loro e con il Sole (ossia, perche' siano in opposizione) occorrono in media poco piu' di due anni (780 giorni). Questi incontri frequenti corrispondono alle piccole opposizioni, in cui Marte si trova alla massima distanza dal Sole (afelio). Se invece Marte si trova allineato con la Terra quando e' alla minima distanza dal Sole (perielio) si ha una grande opposizione, che si verificano a intervalli compresi fra 15 e 17 anni e soltanto una volta ogni 79 anni Marte e la Terra si ritrovano ad assumere una posizione quasi identica. I calcoli si complicano ulteriormente considerando che i due pianeti si muovono lungo orbite che hanno piani e orientamenti diversi, ed e' cosi' facile arrivare a intervalli di tempo di migliaia di anni prima che Terra e Marte raggiungano una distanza minima come quella prevista a fine agosto.(ANSA).
http://www.ansa.it/notiziari/scienza/20030730003432645433.html
Plinio, nella sua Storia Naturale, parlando della presunta influenza dei pianeti sul clima, defini' Marte come «portatore di calura»; mai come in questi giorni tali parole sono sembrate piu' appropriate: spariti alla vista Giove e Saturno, e' ora Marte a dominare le notti afose di questa estate.
Lo possiamo veder sorgere a est dopo le ore 22, e la sua vivida luce rossastra lo rende l'astro piu' luminoso attualmente visibile, anche attraverso la foschia causatadall'umidita' notturna; verso la fine di agosto tale luminosita' aumentera' ancora.
Leggi tutto l'articolo qui: http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=SCIENZA&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=27980
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