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Inserito il - 05/09/2003 : 11:11:34
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Evian e G8
di: Donata Allegri per Ecplanet
Da un‘intervista a Nicoletta Dentico di Medici senza Frontiere risulta che ogni giorno 19.000 persone muoiono di Aids, tubercolosi, malaria e altre malattie infettive “tropicali”. Nonostante le ripetute promesse e gli impegni annunciati nel corso degli anni durante i G8 anche quest’anno 14 milioni di persone moriranno per le stesse malattie.
La salute è un argomento importante e come tale è stato trattato nel G8 per molti anni. In particolare è stata al centro dell’attenzione nel summit di Okinawa nel 2000 quando venne lanciata un’imponente iniziativa per combattere le malattie infettive. Lo scorso gennaio la Francia, come Paese ospitante del G8, aveva proposto una prima bozza di “Piano d’azione per la salute”che conteneva spunti importanti come ad esempio la piena accettazione della dichiarazione di Doha. Il concetto alla base di questa dichiarazione era che il diritto alla salute era superiore a quello della proprietà intellettuale e quindi garantiva in qualche modo l’accesso ai farmaci per tutti. “I brevetti farmaceutici vanno rispettati, altrimenti verranno violati anche per malattie non contagiose come l'asma, il diabete, il cancro e persino per i prodotti contro la calvizie“.
Con argomenti di questo tenore la delegata degli Stati Uniti al Wto «giustifica» il siluramento della dichiarazione di Doha sulla vendita ai paesi poveri di farmaci salvavita a prezzo contenuto. Nel piano di azione stilato ad Evian ogni riferimento a Doha è stato eliminato e sostituito con il concetto di incremento delle cosiddette ‘infrastrutture’. La Glaxo Smith Kline ha ulteriormente ridotto del 47% il prezzo di un farmaco essenziale nel trattamento dell'Hiv, portandolo a meno di un dollaro al giorno. "Risultati di questo genere - dice ancora Nicoletta Dentico - sono frutto delle campagne di sensibilizzazione, ma soprattutto della concorrenza dei generici prodotti in alcuni Paesi come il Brasile, l'India e la Thailandia.
Romano Prodi, presidente della Commissione europea, nel corso di una tavola rotonda, tenutasi a Roma il 28/04/ 2003 sull'accesso ai farmaci per i Paesi in via di sviluppo, ha richiamato l'intera comunità internazionale alle proprie responsabilità di fronte ai milioni di persone che nei Paesi poveri muoiono per colpa di malattie per cui esistono trattamenti efficaci. Nonostante questo con l’ultimo G8 si è fatto un notevole passo indietro; più che di un piano di azione è di un piano di "non azione" il testo finale presentato dal G8 è stato sostanzialmente riscritto in risposta alle pressioni statunitensi; il documento è totalmente incentrato sulla protezione degli interessi occidentali piuttosto che di quelli dei Paesi in via di sviluppo. E tutto in nome di una Pax Atlantica.
Gli impegni del G8 di Evian si concretizzano solo in sussidi alle grandi industrie private coperti dall’alibi della filantropia. L’accesso ai farmaci per tutti è garantito solo dall’impegno volontario di lungo periodo delle case farmaceutiche a donare medicinali a un prezzo sostanzialmente scontato. Senza contare il fatto che in cambio di questa travestita filantropia, le case farmaceutiche possono ottenere una riduzione delle tariffe ed agevolazioni fiscali. A parte i 500 milioni di dollari promessi per condurre a termine la campagna di eradicazione della poliomielite, gli USA sono arrivati a Evian con in tasca 15 miliardi di dollari in cinque anni destinati alla lotta contro l’HIV, solo uno dei quali, però, destinato al Fondo globale, l'elargizione degli altri dollari è subordinata all'accettazione, da parte dei Paesi in via di sviluppo, di prodotti geneticamente modificati. E questo mi sembra molto lontano dalla comprensione dei diritti umani.
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