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Inserito il - 25/10/2003 : 13:02:10
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Episodi santi della vita di Madre Teresa di Calcutta
tratto da:
Madre Teresa di Calcutta Per amore di Gesù Introduzione di S.E. Angelo Comastri
Antologia a cura di Saverio Gaeta
Edizioni S. Paolo
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Madre Teresa è una persona "scomoda"!
Come è scomodo un limpido raggio di luce quando illumina una parete ammuffita; come è scomoda una persona onesta dentro una compagnia di ladroni; come è scomodo un cuore umile e povero in un raduno di arroganti e di boriosi pieni di sé.
Bastano alcuni episodi per fotografare lo stile di questa suora.
Nel 1979 Madre Teresa ricevette il premio Nobel per la pace: un riconoscimento - sia detto chiaramente - che lei non ha mai desiderato e mai cercato.
Il premio, comunque, le fece piovere addosso tanta fatica e tanti inviti: fra questi, ci fu quello del Segretario generale delle Nazioni Unite.
Madre Teresa non voleva andare all'ONU, perché ella sta male quando deve sottrarre anche una sola ora alla preghiera e al servizio dei poveri: ma non poteva dire di no!
Si presentò nell'assemblea dell'ONU con il vestito dimesso, con il golfetto rammendato, con i sandali logori, con la borsa di pezza, con il volto pieno di rughe: si presentò così come è sempre e, evidentemente, apparve "scomoda" in mezzo a tanta eleganza e a tanta diplomazia.
Pérez de Cuellar, Segretario generale dell'organismo, la introdusse così: "Ecco la donna più potente della Terra. Ecco la donna che è accolta dovunque con rispetto e ammirazione. Costei è veramente le "Nazioni Unite", perché, nel suo cuore e nella sua carità, ella ha accolto i poveri di tutte le latitudini della Terra!".
Madre Teresa non gradì questo saluto altisonante e, con un po' d'imbarazzo, prese la parola e disse: "Io sono soltanto una povera donna che prega. Pregando, il Signore Gesù mi ha riempito il cuore d'amore e così ho potuto amare i poveri con l'amore di Dio". Poi si fermò un istante, alzò la corona del Rosario e aggiunse: "Pregate anche voi, e Dio vi riempirà il cuore di amore e così potrete vedere bene i poveri che avete attorno e potrete amarli con il cuore di Dio!". Il discorso fu breve, ma l'assemblea cadde in un silenzio carico di emozione e, forse, qualcuno abbassò la testa per la vergogna.
Un'altra volta ho assistito a questa scena di squisito sapore evangelico. Avevo invitato Madre Teresa a Porto Santo Stefano (Grosseto), dove ero parroco, per dare una testimonianza durante una veglia di preghiera. Si radunò una folla immensa: lungo il mare, con un cielo limpido e sorridente.
Prima che iniziasse la preghiera, mi si accostò un ricco industriale e mi disse: "Ho una splendida villa: la dono a Madre Teresa, affinché ci accolga i malati di Aids". E mi mostrò la chiave. Risposi: "Non posso decidere io. Ne parlimo con la Madre e lasciamo decidere a lei".
Terminata la veglia di preghiera, esposi a Madre Teresa il progetto del generoso signore. La Madre si fece pensosa e disse: "Debbo pensarci. Debbo pregare. Non mi sembra una cosa buona portare i malati di Aids in un luogo di grande turismo: sarebbero rifiutati e così si sentirebbero due volte condannati". Un illustre personaggio, che assisteva alla scena, pensò di dare un consiglio a Madre Teresa e suggerì: "Intanto prenda la chiave!". E accompagnò il consiglio con il movimento della mano. Vidi, allora, Madre Teresa diventare forte come un leone; si voltò di scatto e disse: "No, signore! Perché quel che non mi serve, mi pesa!".
Questa risposta è un capolavoro di fedeltà al Vangelo: ed è "scomoda" come il Vangelo. Ma l'umile suora di Calcutta è fatta così: è tutta d'un pezzo!
Ecco, infine, un'ultima briciola di Vangelo vissuto.
Un giorno, mentre la accompagnavo all'isola d'Elba, un uomo del servizio d' ordine mi si accostò e, visibilmente commosso, mi disse: "Padre, io non so che cosa mi stia succedendo. Sono profondamente turbato, perché mi sembra che Dio mi stia guardando attraverso gli occhi di quella donna". E indicò Madre Teresa che, con il Rosario in mano, stava pregando in atteggiamento di completo abbandono nelle mani di Dio.
Riferii subito alla Madre le parole del poliziotto. Ella, con tranquillità disarmante, commentò: "Gli dica che Dio lo sta guardando da tanto tempo: era lui che non se ne accorgeva...". E, rivolta all'uomo, gli strinse la mano con affetto e gli consegnò alcune medagliette della Madonna: con semplicità, così come una mamma fa con un figlio.
Madre Teresa non si atteggia a personaggio, perché sa di essere una piccola matita che Dio usa per scrivere messaggi d'amore. E, paradossalmente, diventa così un vero personaggio!
Questo libro curato da Saverio Gaeta documenta mirabilmente lo "stile" evangelico di Madre Teresa attraverso un'opportuna raccolta di frasi, che vanno meditate una per una. Il carattere antologico del volume consente che, aprendolo a qualsiasi pagina, si possa immediatamente leggere e meditare il testo: è un pregio non piccolo. Le frasi sono dense e semplici, assomigliano a piccoli bocconi di pane, che possono essere mangiati in qualsiasi momento della giornata, senza appesantirsi.
Ne volete una prova? Lasciamo parlare lei. Ecco una sua affermazione chiara, ma tanto scomoda: "Se nel vostro Paese permettete l'aborto, allora diventate un Paese molto povero. Tanto povero da aver paura dei bambini".
Ecco un altro pensiero luminoso, ma controcorrente: "Ogni volta che Dio guarda il palmo della sua mano, mi ci vede disegnata. E vede anche te". Ecco una presentazione di Maria che è, nello stesso tempo, originalissima e fedelissima: "La Madonna fu la prima "dama della carità". Ma, prima di esserlo, si svuotò completamente di se stessa e si offrì come serva del Signore".
Ecco, ancora, una norma di vita che, nell'attuale società violenta e prepotente, può aver il sapore dell'ingenuità e invece è una perla di autentica sapienza: "Preferirei commettere degli errori con gentilezza e compassione, piuttosto che operare miracoli con scortesia e durezza".
Prima di consegnare il libro al lettore, vorrei tentare di cogliere il filo d'oro che unisce le varie riflessioni e che, in fin dei conti, è il filo conduttore di tutta la vita di Madre Teresa.
Chi è questa donna? E' un grande apostolo della carità? E' una coraggiosa madre dei poveri? E' una mirabile organizzatrice di soccorsi? E' una spontanea e felice comunicatrice di nobili sentimenti?
No, non sta qui il segreto di Madre Teresa: ella è una "innamorata di Cristo", è una donna "folgorata dal Crocifisso", nel quale ha visto il Volto di Dio come "Volto di Amore" e ha sentito la sete di Dio come "sete di Amore".
E ha risposto all'amore!
E così ha cercato i poveri per amarli con l'Amore di Dio e per consolarli con l'unica vera buona notizia: "Dio ti ama". A tutti ella ripete instancabilmente: "God il Love", Dio è Amore!
Il segreto di Madre Teresa sta tutto qui: ed è - vale la pena ricordarlo - il segreto del cristianesimo.
Non voglio continuare oltre: lascio al lettore la gioia di entrare nei sentieri luminosi di questo libro e gli auguro di arrivare a stupirsi e rifocillarsi interiormente percorrendo queste pagine, che non raccolgono belle parole, ma frammenti belli di una vita bella: la vita di un'autentica cristiana!
ANGELO COMASTRI
Arcivescovo-Prelato di Loreto
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