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Ipertensione: Microcircolo 'Spia' Di Rischi Infarto e Ictus
http://it.news.yahoo.com/031104/201/2iikb.html
Martedì 4 Novembre 2003, 18:12
Brescia, 4 nov. (Adnkronos) - Prevedere l'ipertensione e anticiparne le conseguenze come infarto del miocardio, ictus, scompenso ma anche insufficienza renale. Un'opportunita' resa possibile dall'identificazione delle alterazioni del microcircolo. Modificazioni molto precoci e presenti anche nelle forme lievi di ipertensione, un disturbo che affligge in Italia 12 milioni di persone. La valutazione dei 'segnali' di pericolo puo' avvenire indipendentemente dagli altri fattori di rischio. E' questo il risultato ottenuto, per la prima volta al mondo, grazie a uno studio realizzato dall'universita' degli studi di Brescia, pubblicato oggi sulla rivista Circulation. Il microcircolo e' quella parte del sistema circolatorio ''composta da vasi di piccolissime dimensioni (inferiori a 300 micron). E' il responsabile non solo della distribuzione del sangue negli organi piu' importanti, ma anche delle sue resistenze al flusso'', cioe' della velocita' e della pressione con cui circola nei vasi. A parlare e' Enrico Agabiti Rosei, autore della ricerca con il collega Damiano Tizzoni, e direttore del Centro dell'Ipertensione e dei fattori di rischio cardiovascolare e professore di Medicina interna all'universita' di Brescia.
''Il microcircolo, dunque - spiega Agabiti Rosei - rappresenta la sede di alterazione principale, e causa dell'ipertensione nella maggior parte dei casi. Il problema nasce - prosegue - quando si ha un aumento dello spessore della parete di questi piccoli vasi, con la riduzione del diametro. E studiare i piccoli vasi e' molto difficile. Solo in pochi laboratori e' possibile farlo''.
Lo studio italiano ha coinvolto oltre 150 persone, ipertese o diabetiche, con alterazioni della struttura di queste piccole arterie, che sono state seguite per cinque anni. ''E i pazienti con un'alterazione piu' marcata - prosegue Agabiti Rosei - avevano un maggior numero di eventi cardiovascolari''. Analizzando i dati i ricercatori hanno scoperto che le modificazioni del microcircolo rappresentano il fattore predittivo piu' importante dei problemi cardiovascolari: infarto al miocardio, ictus, scompenso, insufficienza renale. ''Eventi comparsi in numero di gran lunga maggiore tra chi aveva una maggiore compromissione al microcircolo''. Solo un altro fattore e' risultato in grado di predire gli eventi con uguale precisione: la pressione arteriosa differenziale. Tutti gli altri indici di rischio potenziale, tra cui colesterolo, eta', ipertrofia ventricolare sinistra, non si sono verificati altrettanto efficaci. ''L'alterazione del microcircolo quindi - conclude l'autore dello studio - non soltanto e' precoce e misurabile. Ma e' anche curabile. Alcuni farmaci possono infatti farla regredire e addirittura normalizzarla se presa in tempo. E' necessaria e sufficiente una piccola biopsia, poco invasiva ma importante per isolare queste piccole arterie dal tessuto sottocutaneo''.
(Red-Chs/Adnkronos Salute)
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