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Inserito il - 11/01/2010 : 16:49:02
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Conferenze: Il Viaggio di Dante e la Bhagavad-gita
Esperienza psicologica di Inferno, Purgatorio e Paradiso per l'uomo contemporaneo
Perugia, Domenica 31 Gennaio 2010 ore 16.00 Sala dei Notari Palazzo dei Priori - Piazza IV Novembre 16, Perugia
Relatore: Marco Ferrini, Fondatore e Presidente del Centro Studi Bhaktivedanta
Ingresso gratuito. Si consiglia la prenotazione.
Seguirà Seminario di approfondimento il 20-21 Febbraio 2010.
locandina
Informazioni e prenotazioni
Luciano Besi cell 339 8073648
Segreteria CSB tel 0587 733730 secretary@c-s-b.org
www.c-s-b.org
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Inserito il - 26/01/2010 : 10:47:59
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Sia nella Commedia che nella Gita non è possibile arrivare fino all'empireo ciel o alla dimensione di Vaikuntha senza la trasformazione o, come dicono gli alchimisti, la purificatio della coscienza. Negli inferi dominano gli attaccamenti, le conflittualità, le chiusure, l'assenza di perdono e di compassione, la mancata assunzione di responsabilità per gli errori commessi. I pianeti inferiori sono caratterizzati dal buio, da un cielo senza stelle, da un'atmosfera sorda, cupa, dove la parola è rumore, dove il suono stride, dove manca ogni armonia. Le dimensioni infernali descritte nella Commedia e nella Gita non sono mitiche: le due opere ci aiutano a riconoscerle dentro e fuori di noi, primo indispensabile passo per poterle trasformare e superare. Inferno, Purgatorio e Paradiso non sono infatti luoghi fisici ma dimensioni interiori del vivere: se la coscienza si trasforma, si modifica di conseguenza anche la propria collocazione esistenziale. Se ci si dedica a pratiche evolutive, alla coltivazione di sapienza e virtù, si può rinascere a miglior vita nel qui ed ora, mentre si muore senza aver mai conosciuto la vita se si lasciano imperare le tendenze più degradanti della personalità. Alcune di queste sono state prese in esame attraverso suggestive letture e commenti di passi scelti dalla Commedia e dalla Gita. La lotta tra gli angeli di Michele e gli angeli ribelli capeggiati da Lucifero richiama la lotta tra i deva guidati da Indra e gli asura capeggiati da Vrita. Le tre belve che ostacolano il cammino di Dante allorché desidera salire al “bel colle” sono state paragonate alle tre porte dell'inferno descritte nella Gita: la cupidigia (kama: la lonza dalla “gaietta pelle”), la collera (krodha: il leone “con la testa alta” e “con rabbiosa fame”) e l'avidità (lobha: la lupa che “dopo 'l pasto ha più fame che pria”). Qui di seguito alcuni dei personaggi della Commedia che sono stati analizzati in una prospettiva di dialogo tra la Gita e l'opera dantesca. Paolo e Francesca: l'amore corrotto degli amanti che hanno tradito l'essenza dell'amore. La figura grottesca di Ciacco nel girone dei golosi. L'incontro con Filippo Argenti nei pressi della città di Dite: uno dei passaggi più violenti e drammatici dell'Inferno. Ulisse e il suo viaggio folle e disperato, perché senza una guida, che conduce i suoi compagni a tragica morte. La prossima lezione del Corso, che si svolgerà questa sera alle ore 20.30 presso la sede del Centro Studi Bhaktivedanta a Ponsacco, proseguirà il lavoro iniziato approfondendo la figura di altri personaggi ed emblematici stati di coscienza descritti nell'Inferno dantesco e nella Bhagavad-gita per risalire - assieme a Dante ed Ajuna- dalle tenebre del condizionamento alla luce della consapevolezza.
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