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Inserito il - 02/02/2007 : 15:52:44
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Intossicazioni: in Italia 1 su 3 colpa dei farmaci
Sono 400 gli italiani che finiscono ogni giorno in ospedale per effetti collaterali
Intossicazioni, in Italia una su tre colpa dei farmaci
Società italiana di farmacologia (Sif): ''La bimba morta per antibiotico? Casi rari che non sorprendono''
Roma, 31 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Servono per curare ma sono anche i principali responsabili delle intossicazioni nel nostro Paese. I farmaci rappresentano, infatti, il 34% delle 67.000 richieste di consulenza ricevute ogni anno nei centri antiveleno. E i bambini sono particolarmente a rischio: fra tutti i tipi di intossicazione, non solo legate ai medicinali, il 44% dei casi riguarda proprio i piccoli sotto i 5 anni, secondo dati pubblicati sul Bollettino epidemiologico nazionale dell' Istituto superiore di sanita'. Dunque, il caso della bimba di cinque anni di Benevento morta probabilmente per shock anafilattico da antibiotico è un evento raro che però non sorprende gli esperti. ''I farmaci - spiega all'ADNKRONOS SALUTE, Giovanni Biggio, presidente della Società italiana di farmacologia (Sif) - sono strumenti formidabili per la nostra salute, ma vanno utilizzati con cura perche' possono essere anche molto pericolosi. Che ci siano effetti collaterali anche gravi non sorprende. Importante, pero', e' prevenire potenziando la formazione degli operatori e la farmacovigilanza che deve tenere conto anche dell'età dei pazienti. Oggi la segnalazione degli effetti avversi, purtroppo, è generica, e non prevede una raccolta dati per fasce d'età. Sarebbe invece necessaria una particolare attenzione per i bambini e gli anziani''. Un progetto per il quale la Sif si sta già attrezzando sul suo sito Internet (www.farmacologiasif.unito.it), su cui è attivo un sistema per la segnalazione di effetti avversi che ha raccolto circa unmilione di segnalazioni in un anno, tutti dati messi a disposizione delle istituzioni.
Per quanto riguarda invece le intossicazioni, dai dati raccolti al Centro antiveleni di Milano - centro di riferimento nazionale a cui arriva circa il 60% delle richieste di consulenza tossicologica inoltrate a tutti i centri, presso cui è attivo un sistema informatizzato di rilevazione dei casi e che collabora con l'Iss - nel 2004 su 19.539 richieste di consulenza legate ai farmaci, risulta accidentale circa la metà dei casi (49%). E, tra questi, il 69% riguarda proprio i bambini di eta' inferiore a 5 anni, mentre le intossicazioni legate a errori terapeutici sono risultate pari al 14%. Sotto accusa, per quanto riguarda i medicinali, soprattutto analgesici e anti-infiammatori (13%) ma anche: sedativi, ipnotici, antipsicotici e antidepressivi (10%); antistaminici (8%); ormoni (7%); antibiotici (6%); prodotti per la profilassi della carie dentaria (fluoro) (3%); antisettici (3%) e perfino i disinfettanti, classificati come prodotti parafarmaceutici, associati al 6% dei casi di intossicazione accidentale.
In generale gli effetti collaterali dei farmaci - come improvvisi sanguinamenti, macchie, rossori o altri danni cutanei, ipotensione o ipoglicemia che sono i piu' comuni - spingono circa 400 italiani al giorno al ricovero in ospedale, come ha recentemente ricordato Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano. ''Tanti sono, secondo dati del ministero della Salute, i ricoveri legati all'uso dei medicinali nel nostro Paese. Problemi, però, che il semplice buon uso dei farmaci non può evitare'', ha detto l'esperto. Il problema, sottolinea il farmacologo, è che i farmaci da ''strumento di salute'' stanno diventando ''beni di consumo''. Basta guardare i numeri. In Italia, ha ricordato Garattini, ogni giorno il Servizio sanitario nazionale spende in farmaci circa 32 milioni di euro e gli italiani ne tirano fuori direttamente altri 17 milioni. E, sempre ogni giorno, circa 30 mila informatori farmaceutici visitano dagli 8 ai 10 medici ciascuno. Per non parlare dei mass-media, cui quasi ogni giorno viene annunciata qualche nuova scoperta: giornali e tv creano una grande attesa fra malati e familiari, ''la quale purtroppo - ha detto Garattini - si traduce spesso in una delusione''.
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Cronaca&loid=1.0.676027445
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