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Inserito il - 27/08/2010 : 11:32:53  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
IL NOSTRO AMICO SCONOSCIUTO

Egli ci guida senza obbligarci, si nasconde a noi senza abbandonarci,
ci osserva senza interferire e ci ama senza controllarci.

di Gopinatha Candra dasa

Il Paramatma, la forma del Signore nel cuore, è una diretta espansione del Signore Visnu, l’espansione a quattro braccia del Signore Krishna.

Da ragazzo, una delle mie passioni principali era andare in bicicletta. I miei genitori mi comprarono la prima bicicletta in una città distante quindici chilometri dal luogo dove vivevo e nonostante la loro affettuosa sollecitudine e il desiderio da loro espresso, io fui irremovibile sul fatto di tornare a casa in bicicletta. Era divertente andare in bicicletta da soli sull’asfalto lucido delle strade ed essere sorpassato ogni pochi minuti da qualche veloce automobile. All’improvviso però il viaggio mi apparve più lungo di quanto mi aspettassi. Quando poi la strada cominciò a salire, il percorso mi apparve senza fine. I miei piedi si rifiutavano di continuare a pedalare preferendo camminare ed io li accontentai. Dentro di me desideravo che mio padre mi fosse accanto. In quel momento uno sconosciuto che mi aveva seguito in bicicletta per tutto il tempo senza che io lo notassi, si fece avanti e si offrì per aiutarmi. Mi fece piacere capire che mio padre lo aveva incaricato di seguirmi a distanza. Mio padre aveva previsto la mia situazione precaria.

IL SIGNORE NEL CUORE

Alcuni anni dopo venni in contatto con gli insegnamenti della Bhagavad-gita. La Gita afferma che il Signore nella Sua forma di Paramatma si trova nel nostro cuore, testimone delle nostre azioni. Gli scettici spesso chiedono: “Perché non siamo coscienti della Sua presenza e del Suo occhio vigile? Perché non siamo consapevoli del Suo piacere o dispiacere per tutto quello che facciamo?” Il Signore si rende invisibile alla nostra coscienza affinché possiamo esercitare il nostro libero arbitrio. Senza libero arbitrio non ci può essere amore. Avevo sfidato la volontà di mio padre e lui per amore verso di me aveva reso invisibile il suo occhio attento nella prima fase del mio viaggio. Allo stesso modo, se di nuovo e di nuovo continuiamo a sfidare le indicazioni e la volontà del Signore che è nei nostri cuori, Egli rimane invisibile in omaggio al nostro libero arbitrio. Le persone impegnate in attività empie non desiderano che il Signore le guardi, perciò Egli si cela. Avevo voluto che mio padre mi lasciasse solo durante il viaggio e lui l’aveva fatto, ma poiché mi amava non mi aveva mai abbandonato. Nello stesso modo il Paramatma è personale ed intimo e non ci abbandona mai.

Anche se offendiamo gravemente Lui e i Suoi devoti e compiamo le azioni più nefande che Gli fanno dispiacere, Egli è sempre lì, nel nostro cuore, per proteggerci. Nessuno c’è più vicino di Lui — ad ogni livello. Senza riguardo a quanto noi ci allontaniamo da Lui, Egli rimane sempre la persona più vicina a noi. Innumerevoli esseri viventi provano invidia per Lui. Tuttavia, per amore, Egli non abbandona mai nessuno neanche per un istante. Nella mia stupidità non sapevo quello che era bene per me e perciò andai contro la volontà di mio padre. Noi abbiamo la tendenza ad andare contro la volontà di Krishna, anche se amarLo e servirLo — arrendersi con piacere e spontaneamente alla Sua volontà — è la nostra natura costituzionale, l’essenza della nostra esistenza. In questa posizione proviamo una felicità senza limiti. Quando dimentichiamo la nostra posizione costituzionale, cadiamo sotto il potere delle leggi del karma. Krishna ha progettato queste leggi in modo tale che noi alla fine dobbiamo fare la giusta scelta di tornare da Lui. E allora Egli ci dà la più elevata delle estasi. Lui sa che cosa è meglio per noi.

Quando cercavo protezione, fui piacevolmente sorpreso di vedere che mio padre mi stava aspettando. Anche se veniamo mandati all’inferno, anche se siamo in qualche tipo di batterio, il nostro amorevole padre, il Signore Supremo, è sempre lì ad aspettare che torniamo da Lui. Egli si rende visibile nella misura in cui accettiamo la Sua protezione. Man mano che progrediamo spiritualmente siamo sempre più consapevoli del suo occhio attento. Mio padre aveva organizzato che una persona mi aiutasse. Allo stesso modo il Signore Supremo predispone molti accorgimenti per liberarci. Egli parla attraverso guru, sadhu e sastra. Tutto quello che dobbiamo fare è cooperare con Lui.

Gopinatha Candra Dasa laureato all’India Institute of Technology (IIT) di Mumbai in ingegneria civile, al momento attuale presta servizio a tempo pieno all’ISKCON di Mumbai ed insegna la coscienza di Krishna a studenti di vari college.

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